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Questo articolo esplora le diverse epoche della storia del New Jersey, dai primi abitanti nativi americani fino all'era moderna, passando per l'epoca coloniale, la rivoluzione americana, la guerra civile e le guerre mondiali. Analizzeremo gli eventi chiave e le influenze che hanno plasmato il New Jersey, rendendolo lo stato che conosciamo oggi.
Secondo i resti archeologici, i primi abitanti del New Jersey furono gli indiani Delaware, che occuparono gli altipiani dei fiumi Hudson e Delaware già dal 4.000 a.C. Questi nativi americani vivevano in villaggi e praticavano un'economia di sussistenza basata sulla caccia, la pesca e l'agricoltura.
I Delaware erano conosciuti per la loro organizzazione sociale avanzata e per le loro pratiche culturali e spirituali. Vivevano in lungo case di legno e svilupparono una profonda conoscenza delle risorse naturali della regione, che sfruttavano in modo sostenibile.
Il primo europeo a esplorare la costa del New Jersey fu l'italiano Giovanni da Verrazzano, che navigò sotto la bandiera francese nel 1524. Successivamente, nel 1609, l'inglese Henry Hudson, al servizio della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, si addentrò nella baia di Sandy Hook e reclamò il territorio per gli olandesi.
Nel 1614, l'olandese Cornelius Mey esplorò il fiume Delaware e stabilì un insediamento a Cape May, così chiamato in suo onore. Nel 1638, i coloni svedesi fondarono la colonia della Nuova Svezia nel Delaware, che si estendeva fino al New Jersey. Tuttavia, questa colonia fu conquistata dagli olandesi nel 1655.
Nel 1664, il re Carlo II d'Inghilterra concesse a suo fratello, il duca di York, la regione tra i fiumi Connecticut e Delaware. Il duca di York, a sua volta, cedette il territorio che oggi è il New Jersey a lord John Berkeley e sir George Carteret. I nuovi proprietari presero possesso del territorio costringendo gli olandesi a cedere Nuova Amsterdam, che divenne New York.
Nel 1674, Edward Byllynge e un gruppo di quaccheri acquistarono i diritti su una porzione del territorio da Berkeley. Due anni dopo, il New Jersey fu diviso in due colonie: Jersey Orientale, amministrato da sir George Carteret, e Jersey Occidentale, sotto il controllo dei quaccheri. Questa divisione durò fino al 1702, quando la regina Anna riunì le due colonie.
Durante la guerra d'Indipendenza degli Stati Uniti, il New Jersey giocò un ruolo chiave dal punto di vista strategico, essendo situato tra New York e Philadelphia. Fu il teatro di numerose battaglie tra le truppe lealiste e quelle indipendentiste, tra cui la famosa Battaglia di Trenton nel 1776, in cui George Washington attraversò il fiume Delaware.
Nel 1776, il New Jersey si dichiarò stato indipendente e nel 1778 si unì alla Confederazione delle Tredici Colonie. Nel 1787, i cittadini del New Jersey votarono a favore della Costituzione degli Stati Uniti, diventando il terzo stato dell'Unione.
Nei primi anni dell'indipendenza, l'industria del New Jersey prosperò grazie alla sua fiorente industria tessile, della seta e della fabbricazione di macchinari, specialmente locomotive. La costruzione di canali, come il canale Morris e i canali Delaware e Raritan, migliorò notevolmente le vie di comunicazione e facilitò lo sviluppo economico.
Durante la Guerra Civile (1861-1865), il New Jersey era diviso tra chi sosteneva l'Unione e chi temeva le conseguenze economiche della guerra. Nonostante questa ambiguità, lo stato partecipò attivamente alla guerra fornendo truppe e materiali prodotti dalle sue industrie.
Alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX secolo, il New Jersey divenne un importante punto di ingresso per gli immigrati europei. La baia di Hudson e Ellis Island divennero simboli dell'immigrazione di massa. Nel 1910, circa la metà dei residenti del New Jersey erano nati in Europa, contribuendo a una ricca diversità culturale.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l'economia del New Jersey prosperò grazie alla sua industria navale, la più importante degli Stati Uniti. La Seconda Guerra Mondiale vide un ulteriore rafforzamento dell'economia dello stato, grazie all'innovazione nei settori chimici ed elettronici. Le industrie del New Jersey giocarono un ruolo cruciale nella produzione bellica.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, alcune città del New Jersey, come Atlantic City, cercarono di rilanciare l'economia attraverso lo sviluppo del turismo. Atlantic City, in particolare, puntò sul gioco d'azzardo e sul modello di Las Vegas, trasformandosi in una popolare destinazione turistica.