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Il New Mexico, uno degli stati più affascinanti e culturalmente ricchi degli Stati Uniti, ha una storia che risale a migliaia di anni fa. Questo articolo esplorerà in dettaglio le principali tappe della storia del New Mexico, dall'antichità fino ai tempi moderni, mettendo in evidenza gli eventi chiave che hanno plasmato il destino di questo territorio unico.
Prima dell'arrivo degli europei, il territorio del New Mexico era abitato da varie tribù di nativi americani, tra cui gli Anasazi, gli Apache, e i Pueblo. Gli Anasazi, noti anche come Ancestral Puebloans, costruirono intricate abitazioni in scogliera e villaggi in adobe, molti dei quali sono ancora visibili oggi nei siti archeologici di Chaco Canyon e Mesa Verde.
Le tribù Pueblo sono famose per le loro abitazioni in adobe, le tecniche di agricoltura avanzate e una ricca tradizione artistica. Ogni Pueblo ha una cultura e una storia distintiva, ma condividono molte caratteristiche comuni, come le cerimonie religiose e le danze tradizionali.
Il primo interesse degli europei per il New Mexico fu suscitato dalle leggende delle Sette Città di Cibola, mitici luoghi ricchi d'oro. Nel 1535, Alvar Núñez Cabeza de Vaca, sopravvissuto a un naufragio, esplorò queste terre e riportò notizie sulle ricchezze del luogo, suscitando l'interesse della corona spagnola.
Nel 1539, il viceré Antonio de Mendoza inviò Frate Marcos de Niza a esplorare il territorio, accompagnato dallo schiavo Esteban. Sebbene non trovassero le ricchezze sperate, la spedizione aprì la strada a ulteriori esplorazioni.
Nel 1540, Francisco Vásquez de Coronado, governatore della Nuova Galizia, iniziò una grande spedizione per colonizzare il territorio. Anche se Coronado non trovò l'oro, la sua spedizione mappò gran parte del sud-ovest americano e stabilì contatti con molte tribù native.
Nel 1598, Juan de Oñate fondò San Juan de los Caballeros, il primo insediamento permanente spagnolo nel New Mexico. Questo insediamento divenne il centro amministrativo della regione.
Nel 1610, la capitale fu trasferita a Santa Fe, che è tuttora la capitale dello stato. Santa Fe divenne un importante centro culturale e amministrativo, con numerosi edifici in stile coloniale spagnolo che oggi sono attrazioni turistiche.
Le relazioni tra i coloni spagnoli e i nativi americani furono spesso difficili. Gli spagnoli cercarono di convertire i nativi al cristianesimo, investendo ingenti somme di denaro in missioni religiose. Tra il 1609 e il 1680, furono spesi oltre un milione di pesos per questo scopo, una somma considerevole per l'epoca.
Quando il Messico ottenne l'indipendenza dalla Spagna nel 1821, il New Mexico divenne una provincia del nuovo paese. Questo cambiamento portò a nuove dinamiche politiche ed economiche nella regione.
Durante il periodo messicano, le relazioni commerciali tra il Missouri e il New Mexico si intensificarono attraverso il Santa Fe Trail, una rotta commerciale che collegava St. Louis con Santa Fe. Questo commercio favorì l'insediamento di coloni americani nella regione.
Durante la guerra messicano-americana (1846-1848), il territorio del New Mexico fu occupato dalle truppe americane guidate dal generale Stephen Watts Kearny. Nel 1848, con il Trattato di Guadalupe-Hidalgo, il New Mexico passò ufficialmente sotto il controllo degli Stati Uniti.
Nel 1853, il territorio del New Mexico si ampliò ulteriormente con l'Acquisto di Gadsden, una striscia di terra a sud del fiume Gila comprata dal Messico per dieci milioni di dollari. Questo acquisto contribuì a definire i confini attuali del New Mexico e dell'Arizona.
Durante la Guerra Civile Americana (1861-1865), il New Mexico fu teatro di conflitti tra le truppe unioniste e confederate. Le forze confederate, provenienti dal Texas, occuparono brevemente il territorio, arrivando a prendere Santa Fe. Tuttavia, furono sconfitte a Glorieta Pass dalle truppe unioniste del Colorado, ponendo fine alle ambizioni confederate nel sud-ovest.
Dopo la Guerra Civile, il New Mexico vide una significativa crescita economica grazie all'espansione delle linee ferroviarie che collegavano l'est con l'ovest. Le compagnie ferroviarie di Topeka, Atchison e Santa Fe operarono per unire diverse regioni del New Mexico, facilitando l'esplorazione delle risorse agricole, minerarie e forestali.
Durante il XIX secolo, il New Mexico rappresentava l'immagine del "selvaggio west" popolarizzata dalla letteratura e dal cinema. Personaggi leggendari come Kit Carson, Pat Garrett, Billy the Kid e l'indiano Geronimo operarono in questo territorio, contribuendo alla sua affascinante e turbolenta storia.
Il New Mexico fu ammesso all'Unione come il 47° stato il 6 gennaio 1912. Questo evento segnò l'inizio di una nuova era di sviluppo economico e politico per lo stato.
Durante la Rivoluzione Messicana, il New Mexico fu la base delle operazioni di Pancho Villa nel 1916-1917. La sua incursione a Columbus, New Mexico, portò a una spedizione punitiva guidata dal generale John J. Pershing per catturare Villa.
Nel XX secolo, il New Mexico basò la sua economia sull'agricoltura e l'allevamento. Tuttavia, durante gli anni '20 e '30, lo stato soffrì una grave crisi economica a causa del crollo dei prezzi agricoli dopo il boom della Prima Guerra Mondiale. La scoperta del petrolio e delle miniere di potassio alleviò in parte questa crisi, ma il New Mexico non raggiunse mai i livelli di sviluppo della maggior parte degli altri stati dell'Unione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il New Mexico giocò un ruolo cruciale nello sviluppo delle armi nucleari. Nel centro di Los Alamos, il Progetto Manhattan condusse ricerche segrete che portarono alla creazione della bomba atomica. La prima esplosione nucleare ebbe luogo vicino ad Alamogordo nel 1945, cambiando per sempre il corso della storia mondiale.