La capitale dell'Algeria ha 4.800.000 abitanti e' situata nella parte nord dell paese. Si trova al centro della porzione di costa mediterranea algerina, immediatamente a ridosso del massiccio montuoso dell'Atlante del Tell. La capitale dell'Algeria, principale porto del paese e fra le più belle città del Mediterraneo.
Come tutte le città musulmane che ha avuto un lungo passato coloniale, la capitale presenta una marcata dualità architettonica, ed è divisa in due parti ben distinte: la zona bassa che costituisce la città moderna, costruita dai francesi e caratterizzata da larghi viali, dalla razionalità nel tracciato delle strade e dai suoi edifici nettamente europei; e la parte alta, la medina musulmana, dove dominano le strade disposte a labirinto, molto strette, dominata dall'impressionante kasbah costruita dai turchi, che dà il nome a tutto il quartiere.
Algeri! Gli alti portici color zafferano sul lungomare richiamano quelli che poco più su sostengono i bei palazzi dalle finestre velate da tendine rosse o bianche. Algeri la Bianca.
Algeri di primo mattino, si avviano i primi autobus carichi di gente diretta al lavoro, i fedeli srotolano il loro tappetino da preghiera, il fumo dei camini intorbida già l'orizzonte. Comincia la sarabanda di carretti, macchine e camion. L'aria profuma di spezie. In Place des Martyrs la brezza fa ondeggiare i pennacchi dorati delle palme. Di fronte, sull'ampia passeggiata adorna di cespugli in fiore, seduti sulle panche di pietra, uomini e donne contemplano l'attività nel porto.
Ripide salite portano alle moschee dai contorni così dolci. Aggrappato alla parete rocciosa si staglia il triangolo bianco della casbah (città fortificata), dove coabitano influssi di Granada, di Venezia e di Istanbul: loggiati, bovindi, stradine a scale, vere e proprie gallerie oscure sotto le volte che le coprono. L'aroma dei dolci che vengono cotti all'aperto si
accorda perfettamente con la musica sciropposa che esce da tutti i caffè. È un via vai incessante di asini carichi, di una folla in djellaba, una mano sul petto e l'altra che stringe la sporta. Le saracinesche della vecchia Rue d'Isly, ora Rue Ben Mehidi Larbi, si alzano sugli uffici spaziosi delle compagnie aeree e sui lussuosi negozi dei gioiellieri, degli antiquari e
dei librai. Vicino al municipio un altero Abdel-Kader a cavallo ha preso il posto del suo antico avversario, il generale Bugeaud. Con i libri sottobraccio, gli studenti sbucano all'angolo della Grande Posta, sempre adorna dei suoi arabeschi pseudo-orientali, e salgono a gruppetti gli ampi gradini del Boulevard Mohammed Khemisti (il vecchio Plateau des
Glières), che sbocca sul Forum, divenuto Esplanade d'Afrique: l'università è poco lontana.
Al di là le strade salgono a tornanti a mezza costa. Vecchie proprietà lussuose, ville moresche Mustapha Pacha, Mustapha Ra'is, restaurata di recente, Djenane Multi, circondata da un parco stupendo, l'Hotel Saint-Georges divenute sedi diplomatiche o di uffici governativi.
Oggi la capitale è il punto di riferimento dell'intero paese: ospita gli uffici governativi e amministrativi, è il centro propulsore della vita intellettuale e culturale, detiene il primato nel campo economico. Le industrie (cementifici, stabilimenti metalmeccanici, ecc.) sorgono alla periferia: importanti soprattutto quelle di trasformazione dei prodotti agricoli dell'entroterra.
Uno sguardo dal mare scorge la città distesa in un ampio anfiteatro, che dalla costa risale verso la sommità delle colline. Nella parte alta si trova il cuore della città araba, la casbah , un fitto intrico di strade strette e tortuose, con case addossate l'una all'altra e unite tra loro da terrazze, volte, passaggi coperti. La parte bassa, invece, è attraversata da strade piuttosto larghe ed ha assunto un aspetto più simile allo stile europeo. Se la casbah in generale è il tipico centro delle città arabe, quella di Algeri è forse la più affascinante e impenetrabile, un vero labirinto di stradine e vicoli pieni di gente, di traffici, di bambini. Con i suoi misteri, ha da sempre esercitato un immenso fascino nella mente degli europei,
la cui immaginazione, anche letteraria, ha fantasticato su ogni sorta di intrighi. Queste rappresentazioni hanno probabilmente qualche cosa di vero ma, di fatto, Algeri appare oggi come una città che scoppia: vi abitano un decimo degli algerini e un terzo della popolazione urbana, ospita la metà degli impianti industriali e il 40% dei traffici portuali non petroliferi, le più grosse imprese commerciali, oltre all'apparato legato alle funzioni di capitale dello Stato.
ZONE DA EVITARE E ZONE SICURE AD ALGERI
L'aumento dell'instabilità di tutta la regione, consiglia un comportamento prudente in tutte le zone dell'area metropolitana di Algeri, e sconsiglia viaggi fuori dalla città.
PREFISSO TELEFONICO ALGERI
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