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Antigua e Barbuda Storia




Storia di Antigua e Barbuda: da Colombo all'indipendenza

Le prime tracce di insediamenti umani ad Antigua e Barbuda risalgono al 2400 a.C., con successive migrazioni di Arawak e Caribi. Nel 1493, Cristoforo Colombo avvistò l'isola durante il suo secondo viaggio, battezzandola "Antigua" in onore della chiesa di Santa Maria la Antigua a Siviglia.

La colonizzazione britannica iniziò nel 1632, dando avvio all'economia di piantagione basata sulla canna da zucchero e sfruttando il lavoro forzato degli schiavi africani. L'abolizione della schiavitù nel 1834 portò a un declino del settore, causando una crisi economica nell'isola.

Nel 1967, Antigua e Barbuda ottennero lo status di Stato associato al Regno Unito, con un proprio Parlamento bicamerale. Il 1° novembre 1981, l'isola raggiunse la piena indipendenza all'interno del Commonwealth. Il Labour Party guidò il Paese per diversi anni, venendo riconfermato alle elezioni del 1989.

Negli anni successivi, l'isola attraversò periodi di instabilità politica, con accuse di corruzione e traffico di droga rivolte al governo. Nel 2004, il partito United Progressive Party (UPP) vinse le elezioni, ponendo fine al dominio del Labour Party.

Oggi, Antigua e Barbuda è una nazione democratica stabile, con un'economia in crescita e un'alta qualità della vita. Il turismo rappresenta il settore principale dell'economia, seguito dall'agricoltura e dai servizi finanziari.

Alcune tappe fondamentali:

1493: Cristoforo Colombo avvista Antigua
1632: Inizio della colonizzazione britannica
1834: Abolizione della schiavitù
1967: Antigua e Barbuda diventa Stato associato al Regno Unito
1981: Indipendenza all'interno del Commonwealth
2004: Vittoria del partito United Progressive Party (UPP)


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