Articoli Saint Kitts
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Saint Kitts e Nevis, un piccolo arcipelago situato nei Caraibi orientali, rappresenta uno degli stati più piccoli e meno popolati dell'emisfero occidentale. Nonostante le sue dimensioni ridotte, queste isole vantano una storia intrecciata con la colonizzazione europea, la tratta degli schiavi, e un cammino verso l'indipendenza che ha lasciato un segno indelebile nella cultura e nell'identità della sua popolazione.
Saint Kitts, conosciuta anche come Saint Christopher, è stata una delle prime isole dei Caraibi ad essere colonizzata dagli europei. L'isola fu occupata simultaneamente nel 1623 dal francese Pierre d'Esnambuc e dall'inglese Thomas Warner. Questa colonizzazione segnò l'inizio di un periodo turbolento nella storia delle isole, caratterizzato da conflitti tra le principali potenze coloniali europee.
Nel 1629, l'ammiraglio spagnolo Federico di Toledo conquistò brevemente l'isola, ma non riuscì a mantenere il controllo a lungo. Nel corso dei successivi decenni, Saint Kitts fu contesa da Francia e Gran Bretagna, con entrambe le nazioni che cercavano di affermare il proprio dominio. La disputa fu infine risolta con il Trattato di Versailles del 1783, che sancì la cessione definitiva di Saint Kitts alla Gran Bretagna. Questo accordo pose fine alle ostilità tra le due potenze e confermò il controllo britannico su Saint Kitts.
Da Saint Kitts, gli inglesi iniziarono a colonizzare altre isole vicine, tra cui Nevis, Monserrat e Antigua. Queste isole, insieme a Saint Kitts, divennero parte di un'importante rete commerciale basata sull'economia delle piantagioni, in particolare la coltivazione della canna da zucchero, che dipendeva pesantemente dal lavoro degli schiavi africani.
La tratta degli schiavi fu un aspetto cruciale della storia di Saint Kitts e Nevis. Gli schiavi africani furono portati sulle isole per lavorare nelle piantagioni di zucchero, e la popolazione africana divenne rapidamente il gruppo demografico dominante. Le condizioni di vita degli schiavi erano estremamente dure, e le ribellioni furono frequenti. Tuttavia, la schiavitù continuò fino alla sua abolizione nel 1834, quando la Gran Bretagna abolì ufficialmente la schiavitù in tutte le sue colonie.
Dopo l'abolizione della schiavitù, Saint Kitts e Nevis rimasero sotto il controllo britannico come parte delle Indie Occidentali Britanniche. Nel 1967, le isole ottennero lo status di Stato Associato al Regno Unito, un passo significativo verso l'autonomia. Questo status conferiva a Saint Kitts e Nevis un governo interno autonomo, mentre la difesa e le relazioni estere rimanevano sotto il controllo britannico.
L'ultimo passo verso la piena indipendenza arrivò il 19 settembre 1983, quando Saint Kitts e Nevis divennero una nazione sovrana e indipendente. La Costituzione, entrata in vigore contestualmente all'indipendenza, istituì un sistema di governo parlamentare con un'Assemblea nazionale composta da 14 membri, di cui 11 eletti a suffragio universale e tre nominati dal governatore generale. Il governatore generale, rappresentante del monarca britannico, aveva il compito di nominare il primo ministro e gli altri membri del governo.
La popolazione di Saint Kitts e Nevis riflette la complessa storia coloniale e il retaggio della schiavitù. La maggioranza della popolazione è di discendenza africana, con un 86% di neri, seguiti da un 11% di mulatti e un 2% di bianchi. Questa diversità etnica si rispecchia anche nella varietà di gruppi religiosi presenti sulle isole.
L'anglicanesimo è la religione predominante, seguita dal metodismo e dal cattolicesimo. Tuttavia, la presenza di oltre 40 diversi gruppi religiosi testimonia la varietà di credenze e pratiche spirituali che coesistono pacificamente nelle isole. Questa diversità religiosa è un riflesso delle influenze culturali multiple che hanno plasmato Saint Kitts e Nevis nel corso dei secoli.
Nevis, l'isola più piccola della federazione, con una popolazione di circa 12.000 abitanti, ha sviluppato una sua identità distinta. Nonostante condivida molte delle stesse caratteristiche etniche e culturali di Saint Kitts, Nevis ha una storia politica e amministrativa che le conferisce una certa autonomia. L'isola ha una propria Assemblea, composta da 3 membri nominati dal governatore generale e 5 eletti, e un governo locale guidato da un premier.
Questa autonomia riflette il desiderio degli abitanti di Nevis di preservare la propria identità e di avere un controllo maggiore sulle questioni locali. La storia di Nevis è anche segnata dall'influenza britannica, ma l'isola ha saputo mantenere un forte senso di comunità e indipendenza.