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Storia del Bhutan




Il Bhutan, piccolo regno himalayano incastonato tra Cina e India, ha una storia che rispecchia le influenze di potenti vicini, conflitti regionali e la ricerca costante della propria identità. Attraverso secoli di relazioni con il Tibet, periodi di protettorato sotto l'Impero britannico e il passaggio verso l'indipendenza, il Bhutan è riuscito a preservare la sua cultura e sovranità, mantenendo un delicato equilibrio con le potenze che lo circondano.

Le Prime Relazioni con il Tibet e la Ricerca dell’Indipendenza

Il legame storico tra il Bhutan e il Tibet risale almeno al VII secolo d.C., quando il buddhismo cominciò a diffondersi attraverso le montagne himalayane. All'epoca, il Bhutan era culturalmente e spiritualmente connesso al Tibet, il che influenzò profondamente la sua architettura, le tradizioni religiose e il sistema politico. Tuttavia, nonostante queste strette relazioni, il Bhutan cercò nel tempo di affermare la propria autonomia politica.

Il distacco formale dal Tibet avvenne intorno al 1630, quando il Bhutan acquistò l'indipendenza sotto la guida di Shabdrung Ngawang Namgyal, un lama tibetano che fuggì dalla sua terra natale per evitare la persecuzione politica. Stabilitosi nel Bhutan, Shabdrung unificò le diverse province del regno, creò un sistema di governo centralizzato e gettò le basi per una nazione indipendente, separata politicamente dal Tibet.

I Primi Contatti con l’Europa e l'Inizio dell'Interesse Straniero

Il primo contatto tra il Bhutan e l'Europa avvenne nel 1627, quando due esploratori portoghesi, Estêvão Cacella e João Cabral, attraversarono le montagne himalayane e penetrarono nelle gole del remoto paese. Sebbene questi viaggiatori abbiano lasciato solo impressioni fugaci del Bhutan, il loro arrivo segnò l'inizio di un interesse europeo, sebbene minimo, verso questa terra isolata.

Nel corso del XVIII secolo, il Bhutan si trovò a confrontarsi con nuove minacce esterne. I guerrieri Gurkha del Nepal e gli eserciti cinesi compirono incursioni nel territorio bhutanese, imponendo un pesante fardello al paese. Durante questo periodo, il Bhutan divenne temporaneamente vassallo del Celeste Impero cinese, un segno della sua vulnerabilità di fronte alle potenze regionali.

Il Protettorato Britannico e l'Influenza Coloniale

Il rapporto di vassallaggio con la Cina fu di breve durata, e nel XIX secolo il Bhutan entrò nell'orbita dell'Impero britannico. Nel 1822, la Compagnia delle Indie Orientali britannica prese il controllo del Bhutan, usando come pretesto degli sconfinamenti da parte del paese nella regione bengalese di Cooch Bihar. Questo evento segnò l'inizio di un lungo periodo di influenza britannica sul Bhutan.

Nel 1910, il Bhutan e la Gran Bretagna firmarono un trattato che formalizzava il rapporto di protettorato. Secondo i termini dell'accordo, il Bhutan manteneva la sua autonomia interna, ma gli affari esteri venivano gestiti dal governo britannico. Questo permetteva al Bhutan di preservare la propria identità e struttura politica interna, ma limitava la sua capacità di condurre una politica estera indipendente.

La Dinastia Wangchuck: L'Ascesa di un Nuovo Ordine

Mentre il Bhutan affrontava l'influenza straniera, una nuova figura emerse all'interno del paese: Ugyen Wangchuck, il più potente dei governatori provinciali. Ugyen Wangchuck approfittò delle rivalità tra le élite bhutanesi per consolidare il suo potere e, nel 1907, si fece eleggere primo maharaja del Bhutan. Questo evento segnò l'inizio della dinastia Wangchuck, che da allora regna sul Bhutan.

La dinastia Wangchuck ha giocato un ruolo cruciale nella modernizzazione e stabilizzazione del paese. Sotto il loro governo, il Bhutan è stato gradualmente unificato e ha iniziato a costruire istituzioni centrali più forti. Ugyen Wangchuck si distinse anche per la sua capacità di gestire le relazioni con l'Impero britannico, ottenendo il sostegno della potenza coloniale e consolidando la sua posizione di leadership.

Dal Protettorato Britannico al Controllo Indiano

Con la fine del dominio britannico in India e la successiva indipendenza del subcontinente indiano nel 1947, il Bhutan entrò in una nuova fase della sua storia. Nel 1949, il Bhutan e l'India firmarono un trattato di amicizia che garantiva al paese l'autonomia interna, ma stabiliva che l'India avrebbe continuato a controllare gli affari esteri e la difesa del Bhutan, in un modo simile al precedente rapporto con la Gran Bretagna.

Questo accordo era parte della strategia indiana di mantenere il Bhutan come Stato-cuscinetto contro eventuali incursioni dalla Cina. Nonostante questa limitazione, il trattato permetteva al Bhutan di mantenere la sua sovranità e di continuare il processo di modernizzazione avviato dalla dinastia Wangchuck.

Le Riforme del Terzo Re: Jigme Dorji Wangchuck

Uno dei momenti più significativi della storia moderna del Bhutan è rappresentato dal regno del terzo re della dinastia Wangchuck, Jigme Dorji Wangchuck, che salì al trono nel 1952. Sotto la sua guida, il Bhutan attraversò una serie di riforme politiche, economiche e sociali che gettarono le basi per il Bhutan moderno.

Jigme Dorji Wangchuck introdusse un programma di riforme politiche, creando un'Assemblea nazionale e cercando di bilanciare il potere della monarchia con istituzioni democratiche. Il re inaugurò anche un programma di sviluppo economico, incoraggiando la costruzione di infrastrutture, l'introduzione di nuove tecnologie e la modernizzazione dell'agricoltura.

Queste riforme furono fondamentali per preparare il Bhutan all'indipendenza politica e all'integrazione nell'arena internazionale. Nel 1971, il Bhutan ottenne l'indipendenza completa e divenne membro delle Nazioni Unite, segnando un traguardo importante nella sua storia.

Il Bhutan nel XX Secolo: Le Sfide della Modernità

Dopo aver ottenuto l'indipendenza, il Bhutan si trovò a fronteggiare una serie di sfide, sia interne che esterne. Il paese cercò di mantenere un delicato equilibrio tra le due grandi potenze regionali: India e Cina. Con l'India, il Bhutan concluse una serie di accordi commerciali negli anni '80, mentre la questione dei profughi tibetani venne risolta con la Cina nel 1979.

Le tensioni interne, tuttavia, non erano meno significative. Negli anni '90, il Bhutan fu attraversato da richieste di democratizzazione e proteste da parte di movimenti studenteschi. Nel 1990, queste richieste furono represse con durezza, ma il paese continuò a evolversi verso una monarchia costituzionale.


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