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La Siria è una terra di straordinaria importanza storica e culturale, una delle regioni più antiche del mondo abitato ininterrottamente. Situata al crocevia tra Asia, Africa e Europa, la Siria ha svolto un ruolo cruciale nella storia del Vicino Oriente, accogliendo numerose civiltà, imperi e culture.
La storia della Siria affonda le sue radici in epoche molto remote, e recenti scoperte archeologiche hanno dimostrato che la regione fu il centro di una delle civiltà più antiche della Terra: il Regno di Ebla. Situato nel nord della Siria, Ebla fiorì tra il 2500 e il 2400 a.C., diventando uno dei principali centri commerciali e culturali del Vicino Oriente antico.
Gli archeologi hanno rinvenuto a Ebla migliaia di tavolette in argilla scritte in cuneiforme, che forniscono preziose informazioni sulle relazioni commerciali, politiche e diplomatiche della città con altre potenze dell'epoca, come l'Egitto, la Mesopotamia e l'Anatolia. Questo dimostra che la Siria fu già in tempi antichi un punto di incontro e di scambio tra civiltà diverse.
A partire dal 1250 a.C., la costa mediterranea della Siria e del Libano fu dominata dalla civiltà fenicia. I Fenici, famosi per le loro abilità di navigazione e commercio, svilupparono una prospera civiltà marittima che influenzò profondamente l'intera area del Mediterraneo. Le città-stato fenicie, come Tiro, Sidone e Biblo, furono non solo centri commerciali ma anche culturali, diffondendo l'alfabeto fenicio, il precursore degli alfabeti greco e latino.
La Siria fenicia subì anche l'influenza delle grandi civiltà mesopotamiche, anatoliche, sumere ed egiziane, e questa varietà di influssi plasmò profondamente la cultura della regione.
Nel corso dei secoli, la Siria fu oggetto di numerose invasioni e cambiamenti di dominio. Durante il periodo del Nuovo Regno Assiro (911-609 a.C.), la regione fu integrata nell'impero assiro, e successivamente passò sotto il controllo dell'Impero Persiano (539-333 a.C.) dopo la caduta dei Babilonesi.
Con la conquista della regione da parte di Alessandro Magno nel 333 a.C., la Siria divenne parte del mondo ellenistico. Dopo la morte di Alessandro, la dinastia dei Seleucidi (312 a.C.) stabilì un regno fiorente con capitale Antiochia, una delle città più importanti del mondo antico. Questo periodo segnò una fusione di culture greche e locali, un processo noto come ellenizzazione, che influenzò profondamente l'arte, l'architettura e la religione della regione.
Con la conquista romana nel 64 a.C., la Siria divenne una delle province più ricche dell'Impero Romano. La prosperità della regione durante questo periodo si riflette nella costruzione di grandi città e monumenti, come Palmira, che divenne un importante centro carovaniero e culturale.
Fu in questo contesto che il Cristianesimo fece la sua comparsa in Siria. Antiochia divenne uno dei primi e più importanti centri della nuova religione, ospitando una delle sedi patriarcali della Chiesa. La diffusione del Cristianesimo in Siria fu facilitata dalla posizione geografica della regione e dalla sua importanza come nodo commerciale e culturale.
Nel 636 d.C., gli Arabi musulmani conquistarono la Siria, ponendo fine alla dominazione bizantina. Questa conquista segnò l'inizio di una nuova fase della storia siriana. Damasco divenne la capitale del Califfato Omayyade, che governò l'intero mondo islamico dal 661 al 750 d.C.
Sotto gli Omayyadi, la Siria conobbe un periodo di grande prosperità culturale e politica. La Moschea degli Omayyadi a Damasco, costruita sui resti di un antico tempio romano e di una basilica cristiana, divenne uno dei monumenti più significativi dell'architettura islamica. Tuttavia, la presa del potere da parte degli Abbasidi nel 750 spostò la capitale a Baghdad, segnando la fine del predominio siriano nel mondo islamico.
Il Medioevo fu un periodo turbolento per la Siria, che fu oggetto di numerose invasioni e dominazioni. Durante le Crociate, la regione divenne teatro di scontri tra le forze cristiane europee e gli eserciti musulmani. La figura di Saladino, che nel 1187 riconquistò Gerusalemme e scacciò i Crociati dalla Siria, è centrale in questo periodo.
Dopo la morte di Saladino nel 1193, la Siria cadde in una fase di disgregazione politica, culminata nell'invasione mongola del 1260. Successivamente, la regione passò sotto il controllo dei Mamelucchi, una dinastia militare proveniente dall'Egitto, che governò la Siria fino all'arrivo degli Ottomani nel 1516.
La Siria rimase sotto il dominio ottomano per circa 400 anni, dal 1516 fino alla Prima Guerra Mondiale. Durante questo periodo, la Siria fu amministrata come una parte dell'Impero Ottomano e mantenne una certa stabilità, sebbene fosse spesso contesa da varie potenze europee.
Con la sconfitta dell'Impero Ottomano nella Prima Guerra Mondiale, la Società delle Nazioni assegnò alla Francia il mandato sulla Siria. Questo periodo fu caratterizzato da tensioni e ribellioni contro il dominio coloniale francese, culminate nell'indipendenza della Siria nel 1946.
L'indipendenza della Siria non portò immediatamente stabilità. Il Paese, sin dagli anni immediatamente successivi al 1946, fu coinvolto in numerose guerre e conflitti nella regione. La Siria partecipò alle guerre contro Israele nel 1948, nel 1967 e nel 1973, spesso al fianco degli altri paesi della Lega Araba.
Nel 1958, la Siria tentò un'unione con l'Egitto sotto la bandiera della Repubblica Araba Unita, ma l'esperimento si concluse nel 1961 con il ritorno della Siria alla sua indipendenza. Negli anni successivi, il paese divenne sempre più allineato con l'Unione Sovietica, cercando un appoggio militare contro Israele e altre potenze regionali.
Nel 1970, Hafez al-Assad, un esponente del partito Baath, prese il potere in un colpo di stato militare. Durante il suo lungo governo, Assad implementò una serie di riforme economiche e sociali, cercando di modernizzare il paese e di rafforzare la sua posizione internazionale. Partecipò alla Guerra del Kippur contro Israele nel 1973, riuscendo a riconquistare parte del Golan occupato, e rafforzò le relazioni con l'Unione Sovietica.
Tuttavia, il regime di Assad fu anche caratterizzato da una forte repressione interna, soprattutto contro il crescente movimento islamista. Nel 1982, Assad soffocò nel sangue una rivolta a Hama, uccidendo migliaia di civili.
Dopo la morte di Hafez al-Assad nel 2000, suo figlio Bashar al-Assad prese il potere. All'inizio del suo governo, Bashar cercò di presentarsi come un riformatore, ma il suo regime divenne rapidamente oggetto di critiche per la sua intransigenza e per la mancanza di vere riforme democratiche.
Nel 2011, sull'onda delle Primavere Arabe, la Siria fu travolta da una serie di proteste popolari contro il regime, che si trasformarono rapidamente in una guerra civile. Il conflitto siriano ha causato centinaia di migliaia di morti e ha portato a una crisi umanitaria senza precedenti, con milioni di rifugiati che hanno cercato asilo in tutto il mondo.
Oggi, dopo oltre un decennio di guerra, la Siria rimane un paese profondamente diviso e devastato.