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Il Vietnam, vanta una storia secolare segnata da influenze straniere, guerre e straordinarie conquiste. Situato nel sud-est asiatico, il Vietnam ha vissuto la dominazione di imperi potenti come quello cinese e francese, nonché la devastante Guerra del Vietnam, culminata con la riunificazione del paese nel 1976.
La storia del Vietnam inizia con una delle influenze più determinanti: quella della Cina. Nel 111 a.C., durante il periodo della dinastia Han, la Cina annesse la regione del Vietnam settentrionale, battezzandola "Annam", che significa "terra pacificata". Questo evento segnò l'inizio di una lunga fase di dominazione cinese che sarebbe durata per oltre un millennio.
Durante questo periodo, la cultura vietnamita fu profondamente influenzata dalla Cina in vari aspetti, tra cui la struttura amministrativa, la religione (con il Confucianesimo e il Buddhismo) e l'architettura. La cultura e la lingua locali subirono un'impronta cinese molto forte, con la diffusione del sistema burocratico cinese e della scrittura in caratteri cinesi. Tuttavia, nonostante questa dominazione, il popolo vietnamita mantenne un'identità distinta e cercò più volte di liberarsi dal dominio straniero.
Nel 938 d.C., il generale vietnamita Ngo Quyen riuscì finalmente a respingere le forze cinesi nella battaglia del fiume Bach Dang, segnando l'inizio di un periodo di indipendenza per il Vietnam. Questa vittoria fu un evento cruciale per la nascita della nazione vietnamita.
Dopo aver ottenuto l'indipendenza dalla Cina, il Vietnam iniziò a svilupparsi come un regno autonomo. Nel 968, il generale Dinh Bo Linh fondò il regno di Dai Viet, stabilendo una monarchia che avrebbe governato il paese per secoli. Fu durante questo periodo che il concetto di "Nam tien", o "lunga marcia verso sud", divenne una delle caratteristiche principali della storia vietnamita.
Il Nam tien si riferisce all'espansione progressiva del Dai Viet verso il sud, un processo che portò alla conquista di territori precedentemente appartenenti al Regno di Champa e all'impero Khmer. Questa espansione non solo consolidò il controllo vietnamita lungo la costa annamitica, ma permise anche di estendere il regno fino alla regione di Hue nel 1306.
Nel 1428, un altro eroe vietnamita, Le Loi, sconfisse le forze cinesi e fondò la dinastia Le, una delle più durature e influenti nella storia del Vietnam. Sotto il governo della dinastia Le, il Vietnam visse un periodo di prosperità e stabilità, caratterizzato dalla codificazione del diritto e da una crescita economica.
Tuttavia, nel XVI secolo, il paese fu diviso tra due potenti famiglie: i Trinh, che governavano il nord con capitale a Hanoi (all'epoca Tonkin), e gli Nguyen, che controllavano il sud con capitale a Hue. Questa divisione portò a una serie di conflitti interni che indebolirono il regno, pur portando anche a una maggiore espansione territoriale verso il sud e il Laos.
Durante questo periodo, i portoghesi, seguiti da olandesi, francesi e inglesi, iniziarono a stabilire contatti commerciali con il Vietnam. Fu proprio il contatto con le potenze europee a segnare l'inizio dell'interesse coloniale verso questa regione del sud-est asiatico.
Un momento chiave nella storia del Vietnam si ebbe nel 1802, quando Nguyen Anh, membro della famiglia Nguyen, si proclamò imperatore con il nome di Gia Long, unificando il paese sotto il suo controllo e fondando la dinastia Nguyen. Hue divenne la capitale imperiale, e la costruzione del palazzo reale si ispirò all'architettura imperiale cinese di Pechino, a testimonianza della persistente influenza culturale cinese.
Tuttavia, l'impero di Nguyen si rivelò debole di fronte alle pressioni esterne. Durante il XIX secolo, la Francia iniziò a espandere la sua influenza in Vietnam, stabilendo basi commerciali lungo la costa meridionale. Nel 1859, le truppe francesi occuparono Saigon (l'attuale Ho Chi Minh City), e entro il 1860 controllavano gran parte della Cocincina. Nel 1874, il Vietnam firmò un trattato che riconosceva il dominio francese sulla regione meridionale.
Entro il 1885, anche il Tonchino (Vietnam settentrionale) e l'Annam (Vietnam centrale) caddero sotto il controllo francese. La Francia, nel 1887, formalizzò la sua presenza coloniale fondando la Federazione dell'Indocina, che includeva il Vietnam, la Cambogia e, dal 1893, il Laos, con capitale a Hanoi.
L'occupazione francese incontrò una crescente resistenza nel corso del tempo, soprattutto a partire dagli anni '30, quando il Partito Comunista Indocinese, fondato da Ho Chi Minh, cominciò a guidare il movimento indipendentista. La situazione divenne più complessa con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Quando la Francia cadde sotto l'occupazione nazista, il Vietnam passò sotto il controllo del governo di Vichy, che amministrava il paese sotto il dominio giapponese.
Nel 1945, alla fine della guerra, Ho Chi Minh proclamò la nascita della Repubblica Democratica del Vietnam, con sede a Hanoi. Tuttavia, la Francia non accettò facilmente la perdita della sua colonia, e ben presto iniziò una lunga guerra tra i Viet Minh, guidati da Ho Chi Minh, e le forze francesi.
Questa guerra culminò nella sconfitta francese nella famosa battaglia di Dien Bien Phu nel 1954, che portò alla firma degli Accordi di Ginevra. Il Vietnam fu temporaneamente diviso in due parti lungo il 17º parallelo, con il nord controllato dai comunisti e il sud sotto l'influenza francese.
La divisione del Vietnam segnò l'inizio di un nuovo conflitto, noto come Guerra del Vietnam, che coinvolse direttamente gli Stati Uniti. Nel Vietnam del Nord, Ho Chi Minh instaurò un governo comunista, ricevendo aiuti dall'Unione Sovietica e dalla Cina. Nel Sud, invece, il governo di Ngo Dinh Diem, con il sostegno degli Stati Uniti, cercò di consolidare il suo potere, ma fu presto minacciato da una crescente ribellione interna.
Nel 1960, i vari gruppi insurrezionali del sud si federarono nel Fronte di Liberazione Nazionale, noto come Vietcong, un movimento a prevalenza comunista. La situazione degenerò rapidamente, e nel 1963, Ngo Dinh Diem fu assassinato. Seguì un periodo di instabilità politica con diversi colpi di stato e governi militari che si succedettero rapidamente.
Gli Stati Uniti, nel tentativo di fermare l'avanzata comunista, aumentarono il loro impegno militare, coinvolgendosi direttamente nel conflitto. La guerra raggiunse il suo apice negli anni '60 e '70, con pesanti perdite da entrambe le parti. Tuttavia, nonostante l'immenso sforzo bellico americano, la guerriglia vietcong e l'esercito del Vietnam del Nord riuscirono a resistere.
Nel 1973, incapaci di ottenere una vittoria decisiva, gli Stati Uniti firmarono un accordo di pace a Parigi e ritirarono le loro truppe. Due anni dopo, nel 1975, le forze comuniste presero il controllo di Saigon, ponendo fine al regime del Vietnam del Sud.
Nel 1976, il Vietnam fu formalmente riunificato sotto il nome di Repubblica Socialista del Vietnam, con capitale Hanoi. Pham Van Dong, un veterano del movimento comunista, divenne il primo ministro.
Il periodo post-bellico fu estremamente difficile per il Vietnam. Il paese affrontava una grave crisi economica e infrastrutturale, aggravata dalla devastazione della guerra. Inoltre, nel 1979, il Vietnam invase la Cambogia per rovesciare il regime dei Khmer Rossi, una mossa che portò a un deterioramento delle relazioni con la Cina, che appoggiava il governo cambogiano.
I rapporti tra Vietnam e Cina rimasero tesi fino al 1985, con frequenti scontri lungo il confine. Tuttavia, nel 1989, i due paesi iniziarono un processo di normalizzazione delle relazioni, facilitato anche dalla posizione "dura" della Cina dopo il massacro di Piazza Tiananmen.
Negli anni '90, il Vietnam intraprese un percorso di riforme economiche (Doi Moi) che portarono a una progressiva apertura del paese agli investimenti stranieri e a un'economia di mercato, pur mantenendo il controllo politico del Partito Comunista. Nel 1992, furono ristabilite relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, ponendo fine a decenni di isolamento internazionale.
Oggi, il Vietnam è un paese in rapida crescita economica, con una popolazione giovane e dinamica.