Articoli Albania
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L'Albania, abitata da secoli dagli Albanesi, vide la fondazione delle città di Epidamnos (l'odierna Durazzo) e Apollonia nel 627 a.C. da parte di coloni greci provenienti da Corfù. Questi insediamenti rappresentarono i primi importanti contatti con culture esterne, anche se non ci fu un'intensa penetrazione nell'interno del territorio, allora abitato dalle tribù illiriche.
Nel 168 a.C., i Romani incorporarono l'Illiria come provincia, ma si scontrarono con la difficile orografia albanese. Ciò limitò il loro dominio prevalentemente alle regioni costiere, lasciando l'interno del paese relativamente inalterato dalla loro influenza.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'Albania fu lasciata a sé stessa e successivamente sperimentò diverse dominazioni straniere, tra cui Bulgari, Serbi, Normanni e, infine, gli Ottomani. Durante quest'ultimo periodo, la resistenza albanese trovò un simbolo in Giorgio Castriota, noto come Scanderbeg, che unificò le tribù albanesi contro l'avanzata turca. Dopo la sua morte, tuttavia, la resistenza si indebolì e l'Albania cadde sotto il dominio ottomano.
Sotto i turchi, l'Albania fu suddivisa in distretti amministrati da funzionari che, nonostante il potere assoluto, erano controllati dal governo centrale. Durante il XVIII e XIX secolo, le tensioni crebbero sotto il dominio ottomano, culminando in varie ribellioni e moti indipendentisti.
I movimenti di indipendenza furono influenzati dai moti balcanici e dal contrasto russo-turco. Dopo il Trattato di Santo Stefano e il Congresso di Berlino nel 1878, dove alcuni territori albanesi furono suddivisi tra i paesi vicini, i rappresentanti albanesi formarono una lega a Prizren per difendere gli interessi nazionali. La successiva ribellione contro i Giovani Turchi e la Guerra Balcanica portarono alla proclamazione dell'indipendenza albanese da parte di Ismail Kemal a Valona nel 1912, successivamente riconosciuta dalla Conferenza di Londra.
L'Albania, dopo aver ottenuto l'indipendenza, si trasformò in una monarchia costituzionale sotto il principe tedesco Guglielmo di Wied nel 1914. Il suo regno fu tuttavia breve, terminando con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In questo periodo turbolento, l'Albania fu oggetto di interesse e di occupazione militare da parte di sei potenze europee: Francia, Inghilterra, Russia, Italia, Germania e Austria.
Al termine del conflitto, nel 1920, l'Italia ritirò i suoi presidi dal paese, segnando l'inizio di un periodo di assestamento politico in Albania. In questo contesto, nel 1925, Ahmed Zog si proclamò presidente della repubblica e poi, nel 1928, assunse la corona, instaurando una monarchia.
Il regno di Zog fu caratterizzato da una politica interna oppressiva e una politica estera debolmente bilanciata tra Italia, Jugoslavia e Grecia. Il rapporto con l'Italia divenne particolarmente complesso, con l'Albania che scivolò in una crescente dipendenza economica e politica.
Con l'invasione fascista del 1939, Re Zog fuggì in Grecia, e l'Albania fu annessa all'Italia sotto il re Vittorio Emanuele III. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Albania fu un teatro di resistenza contro gli occupanti italiani e tedeschi, con un supporto significativo da parte dei movimenti di resistenza greco e jugoslavo.
Dopo la liberazione dal fascismo, il 3 marzo 1946, con l'elezione dell'Assemblea Costituente, l'Albania divenne una repubblica popolare sotto la guida di Enver Hoxha. Il regime comunista, inizialmente legato a Mosca, successivamente intraprese una politica di isolazionismo internazionale, distaccandosi dall'URSS, dalla Jugoslavia e dalla Cina.
La morte di Hoxha nel 1985 segnò l'inizio di un processo di democratizzazione sotto il presidente Ramiz Alia. Questi cambiamenti portarono a un aumento delle agitazioni popolari, specialmente tra gli studenti, e alla fine del regime comunista nel 1990. Le elezioni del 1992 videro la vittoria del Partito Democratico, guidato da Sali Berisha, segnando il passaggio dell'Albania a un sistema multipartitico.