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EUROPA

SUPERFICIE POSIZIONE E CONFINI

Tra tutte le parti del mondo, l'Europa occupa per estensione il penultimo posto, seguita solo dall'Oceania. La sua superficie, pari a 1/14 delle terre emerse, è di kmq 10.519.677. Il 7,9% della superficie totale è rappresentata dalle isole, il 27% dalle penisole e il 65,1% dal tronco continentale. L'Europa, situata nell'emisfero boreale, occupa la parte nord-occidentale dell'Eurasia. I suoi punti estremi, se si escludono le isole che geograficamente sono comprese nel continente europeo, sono i seguenti: a nord Capo Nordkyn (Norvegia) a sud Capo Tarifa (Spagna) a ovest Capo de Roca (Portogallo) a est Costa del mar di Kara (Russia). La distanza fra i 2 estremi di Est e Ovest è di km 5400; quella fra i due estremi di Nord e Sud è di km 4200. I confini dell'Europa sono in massima parte naturali, essendo il continente circondato dalle acque a Nord, Ovest e Sud. A Est, invece, non c'è un elemento morfologico particolare che la separi dall'Asia, tanto che alcuni geografi erano giunti a negare valore a un continente europeo e a proporne uno unico euro-asiatico, non a ragione però, poiché troppo notevoli sono le differenze fra le due terre. L'Europa confina pertanto a Nord con il mar Glaciale Artico; a Ovest con l'oceano Atlantico; a Sud con il mar Mediterraneo, l'Egeo, il mar di Marmara, il mar Nero e la catena del Caucaso. A Est il confine è segnato dal fiume Kara, dalla catena degli Urali, dal fiume Ural, dal confine amministrativo tra la Russia europea e la Repubblica del Kazakhstan, e infine dal mar Caspio.
CITTA' PIU' POPOLOSA la città più popolosa dell' Europa è Parigi 11.000.000 ab.circa

MORFOLOGIA AMBIENTE FISICO E RILIEVI


L'Unicità e la Posizione Geografica dell'Europa

L'Europa, unica nel suo genere, offre un ambiente naturale che ha favorito lo sviluppo di civiltà avanzate. Questo sviluppo è stato reso possibile grazie alla sua posizione strategica: la connessione terrestre con l'Asia attraverso gli Urali e la vicinanza con l'Africa attraverso lo stretto di Gibilterra. La sua affacciatà sull'Oceano Atlantico ha aperto le porte a esplorazioni e scambi culturali. Questo vantaggio geografico ha permesso all'Europa di avere un'influenza significativa nel mondo, pur in presenza di un declino del modello eurocentrico.

La Diversità Geografica e i Rilievi Europei

La varietà geografica dell'Europa è evidente nelle sue molteplici formazioni terrestri. Le penisole scandinave, iberiche, italiane e balcaniche conferiscono al continente un carattere distintivo. Queste formazioni, insieme a penisole minori, golfi e baie, rendono la morfologia europea particolarmente ricca e varia. Le montagne europee, da quelle accessibili dell'Occidente con le imponenti Alpi, ai più modesti rilievi degli Urali a Est, offrono una topografia che ha influenzato storicamente insediamenti e vie di comunicazione. Le pianure come il bassopiano francese, polono-germanico e la Valle Padana hanno favorito l'insediamento umano e l'agricoltura.

La Storia Geologica dell'Europa

L'evoluzione geologica dell'Europa è stata un processo lungo e complesso. Iniziando con lo scudo fennosarmatico nel periodo algonkiano, l'Europa ha assistito all'emergere e al cambiamento di diversi sistemi montuosi come i Caledonidi, i sistemi Armoricano e Varisco. Questi movimenti hanno formato la struttura geologica dell'Europa, incluso il sistema alpino, che ha plasmato la morfologia attuale. L'orogenesi alpina ha modellato le principali catene montuose, giocando un ruolo chiave nell'attuale assetto geografico europeo.

L'Impatto dell'Era Quaternaria

L'era Quaternaria ha avuto un impatto decisivo sulla geografia europea. I ghiacciai quaternari hanno modellato le montagne e depositato sedimenti che hanno influenzato la rete idrografica. Il bradisismo ha determinato cambiamenti importanti nella configurazione delle isole e dei mari. L'Europa centrale mostra evidenti segni di queste trasformazioni, con la presenza di morene glaciali e variazioni nel paesaggio.

L'Evoluzione Continua del Continente Europeo

L'Europa, con le sue dinamiche geologiche in continua evoluzione, rimane un teatro di cambiamenti paesaggistici. Il vulcanesimo appenninico e le pianure alluvionali testimoniano l'incessante attività geologica. Il Monte Bianco, come punto più alto dell'Europa, simboleggia la maestosità e la complessità geologica del continente. La ricca diversità geografica e culturale dell'Europa, frutto di millenni di trasformazioni, continua a essere un fattore fondamentale nella civiltà umana.

IDROGRAFIA

I Grandi Fiumi Europei: Assi Fondamentali della Geografia

I fiumi europei giocano un ruolo cruciale nello sviluppo urbano e industriale del continente. Essi non solo forniscono vie d'acqua navigabili, ma hanno anche favorito la nascita di importanti centri urbani lungo le loro rive. Il Danubio, il secondo fiume europeo per bacino, portata media e lunghezza, nasce dalla Selva Nera e si estende attraverso diverse nazioni. Reno e Rodano, entrambi originari dalle Alpi, rappresentano altri assi idrografici fondamentali, e sono stati collegati tramite vie d'acqua artificiali, ampliando ulteriormente la rete di navigazione. In futuro, è previsto un collegamento tra Reno e Danubio, che potenzierà ulteriormente questa rete.

I Bassipiani e i Grandi Fiumi

L'Europa dei bassipiani è costellata da numerosi fiumi importanti che scorrono in direzioni parallele a quella del Reno, come l'Elba, l'Oder e la Vistola verso est, e la Senna e la Loira ad ovest. Questi fiumi, che sfociano nel Mar Baltico, nel Mar del Nord, nella Manica o direttamente nell'Atlantico, hanno un regime idrico costante che garantisce la loro navigabilità per gran parte dell'anno.

Il Bacino Meridionale e i Fiumi con Regime Irregolare

I fiumi meridionali europei, che si riversano nel Mar Nero e nel Mediterraneo, come il Po, il Rodano e l'Ebro, tendono a presentare un regime idrico più irregolare. La loro importanza geografica è quindi limitata dalla variabilità stagionale e dalla frammentazione geografica dei loro bacini. Inoltre, il drenaggio delle acque in queste zone, spesso con versanti ripidi e disboscamento, pone sfide significative in termini di gestione e difesa del territorio.

I Laghi Europei: Diversità e Importanza

Nonostante l'Europa non possa vantare laghi sconfinati come in altre parti del mondo, il continente è ricco di migliaia di laghi, molti dei quali di origine glaciale. La Finlandia, ad esempio, ne conta circa 60.000. I laghi più estesi si trovano nelle regioni pianeggianti attorno al Baltico, mentre quelli alpini e prealpini, come i laghi svizzeri o lombardi, sono generalmente più profondi e giocano un ruolo cruciale come moderatori del clima e regolatori della portata fluviale.

Il Volga: Il Fiume Più Lungo dell'Europa

Il fiume più lungo d'Europa, il Volga, che raggiunge una lunghezza di circa 3.530 km, scorre interamente in Russia. È totalmente navigabile e i suoi bacini si estendono attraverso un'ampia area. Il Volga svolge un ruolo fondamentale nell'economia e nella cultura russa, rappresentando una via d'acqua vitale per il trasporto e un elemento centrale nel paesaggio russo.

 

CLIMA


Mediterraneo e Atlantico: Caloriferi d'Europa

Il Mediterraneo e l'Atlantico, specialmente con la calda Corrente del Golfo, agiscono come enormi "caloriferi" per l'Europa. Questi mari influenzano in modo significativo il clima dei paesi costieri, creando condizioni atmosferiche più miti rispetto all'interno del continente. La Corrente del Golfo, in particolare, porta acque più calde verso l'ovest dell'Europa, contribuendo a temperature invernali più elevate rispetto a quelle che si potrebbero aspettare a tali latitudini.

Lo Sviluppo Costiero e l'Impatto Climatico

L'Europa si distingue per il suo sviluppo costiero estremamente articolato, che influisce sulla varietà climatica del continente. Questa varietà è accentuata dall'estensione del continente verso est, dove le influenze oceaniche si attenuano e il clima diventa più continentale.

Climatologia Comparativa: Londra, Berlino e Mosca

L'influenza della latitudine, dell'altitudine e della prossimità ai grandi corpi d'acqua è evidente nel confronto tra Londra, Berlino e Mosca. Sebbene queste città siano situate a latitudini simili, mostrano differenze significative nelle temperature medie, sia in inverno che in estate. Ciò dimostra come la continentalità e l'influenza oceanica modellino i climi europei in maniera complessa.

Tripartizione Climatica dell'Europa

La divisione climatica dell'Europa in tre aree principali - occidentale, orientale-continentale e mediterranea - riflette le varie influenze ambientali. Ad ovest del Reno, le temperature medie invernali rimangono sopra lo zero a causa dell'effetto mitigatore dell'Atlantico. Verso est, l'incremento della continentalità fa scendere notevolmente le temperature. Nel Mediterraneo, la combinazione di latitudine e la vicinanza al mare caldo mantiene le temperature invernali più elevate, specialmente nelle zone meridionali.

Corrente del Golfo e le Sue Implicazioni

La Corrente del Golfo sposta l'isoterma di 0 °C di gennaio ben oltre il Circolo Polare Artico nel Mare di Norvegia. Questo implica che, alla stessa latitudine, le condizioni climatiche in Europa possano essere notevolmente più miti rispetto a quelle in Nord America.

Temperatura e Masse d'Acqua: Estate e Inverno

Le grandi masse d'acqua fungono da caloriferi in inverno e da condizionatori in estate. Di conseguenza, le temperature estive più elevate si trovano all'interno del continente, lontano dalle coste. Tuttavia, l'intera Europa durante l'estate rimane generalmente entro un range di temperature moderato, influenzato principalmente dalla latitudine.


FLORA E FAUNA

Modificazioni Umane nel Paesaggio Vegetale

La vegetazione naturale dell'Europa ha subito significative modifiche a causa dell'attività umana. Nel corso dei millenni, vaste aree di terra sono state trasformate per scopi agricoli, urbani e industriali. Tra il 1990 e il 2000, oltre 800.000 ettari di terreno in Europa sono stati edificati, dimostrando l'ampio impatto dell'espansione umana.

Riduzione della Copertura Forestale e Domini Vegetali

Nonostante la riduzione della copertura forestale, l'Europa nord-orientale conserva ancora ampie distese di foreste. La foresta di conifere domina la penisola finno-scandinava e il settore settentrionale del bassopiano sarmatico. Le zone più elevate e la fascia costiera dell'Oceano Artico sono caratterizzate dalla tundra, dovuta al permafrost. Le foreste di latifoglie prevalgono nell'Europa atlantica, sostituite da lande erbose e brughiere in aree disboscate. Nel clima mediterraneo, la vegetazione è caratterizzata dalla macchia sempreverde.

Vegetazione e Fauna Secondo l'Altimetria

Lungo le grandi catene montuose, la vegetazione arborea varia in fasce altimetriche: latifoglie a quote più basse, aghifoglie a quote superiori, seguite da praterie e tundre di alta montagna. Praterie e steppe si trovano nelle pianure danubiane e sarmatiche, così come sugli altipiani iberici e anatolici.

Cambiamenti nel Patrimonio Faunistico

L'intensa umanizzazione ha anche alterato profondamente il patrimonio faunistico originario dell'Europa. Anche se specie come l'alce, il bisonte e il cinghiale sono ancora presenti, la popolazione di orsi e lupi è notevolmente ridotta. La fauna delle aree montuose, quella ittica e l'avifauna, sebbene minacciate, restano relativamente integre.

Tutela e Conservazione Ambientale

La consapevolezza dell'importanza della conservazione ambientale ha portato alla creazione dei primi parchi nazionali europei in Svezia nel 1909. Attualmente, quasi il 20% del territorio europeo è protetto attraverso parchi nazionali, riserve naturali e oasi faunistiche. Questi sforzi mirano a preservare la biodiversità e il patrimonio naturale di un continente che ha subito trasformazioni ambientali considerevoli.