Articoli Islanda
- Città
- Cosa vedere
- Popoli
- Bandiera
- Cartina
- Risorse esterne
- Storia
Loading...
L'Islanda, situata nell'Europa settentrionale, è un'isola bagnata dall'Oceano Atlantico. Questa nazione insulare, è la parte emersa di una vasta piattaforma sottomarina formata nella sezione settentrionale della grande dorsale medio-atlantica. L’Islanda è un luogo dove il vulcanesimo e il glacialismo si combinano in un paesaggio mozzafiato, tanto che l’isola, il cui nome significa “terra dei ghiacci”, è anche conosciuta come “isola del fuoco”.
Il vulcanesimo islandese si distingue per la varietà degli apparati, la maggior parte dei quali si eleva dalla distesa lavica dell’Ódádhahraun. Questa attività vulcanica ha dato luogo a manifestazioni anche recentissime, le più note delle quali riguardano le isole Vestmannaeyjar, al largo della costa sud-occidentale. Qui, nel 1963, un’eruzione vulcanica sottomarina ha dato origine all’isolotto di Surtsey e, nel gennaio 1973, si è dovuto evacuare la cittadina di Vestmannaeyjar a causa di una violentissima eruzione. Oltre al vulcanesimo primario, in Islanda sono diffuse e assai importanti le forme di vulcanesimo secondario, tra cui i geysers e le sorgenti di acqua calda, che rappresentano una delle principali ricchezze del Paese. Il glacialismo, che interessò l’intera isola, ha modellato profondamente la morfologia creata dagli espandimenti vulcanici. A esso si devono le forme tondeggianti dei rilievi, che in più punti si aggirano sui 1.700 m e che raggiungono i 2.119 m nel Hvannadalshnúkur. Oggi i ghiacciai, dall’aspetto di enormi cupole ghiacciate, sono ancora molto estesi: occupano un’area di 13.000 km2, di cui ben 8.456 spettano al Vatnajökull, nel sud-est dell’isola, rendendo l’Islanda il paese con i ghiacciai più vasti d’Europa. L’Islanda è essenzialmente montuosa, con una serie di pianure sormontate da vulcani e da cupole ghiacciate, che in genere si spingono sino al mare. Le pianure litoranee, formate da depositi fluvioglaciali, sono assai esigue, eccetto nella parte meridionale del Paese, dove se ne trovano di relativamente ampie. Le coste, per lo più alte e rocciose, sono variamente articolate e spesso incise da profonde insenature, simili ai fiordi norvegesi.
L'Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, vanta anche un sistema fluviale unico. I rilievi, orientati da ovest a est nel settore centro-meridionale dell'isola, determinano il corso dei fiumi, che si dirigono principalmente verso nord o sud-ovest. Il Thjórsá, il più lungo fiume islandese, ne è un esempio emblematico. Alimentati da piogge e nevi, i fiumi islandesi hanno un regime per lo più costante, con massimi in primavera. Tuttavia, le eruzioni vulcaniche possono causare la fusione dei ghiacci, provocando piene improvvise e di notevole gravità. Le cascate sono una delle caratteristiche più spettacolari dei fiumi islandesi. La Gullfoss, la "cascata d'oro" sul fiume Hvítá, è un esempio imperdibile della bellezza e potenza di queste cascate.Oltre al fascino naturalistico, i fiumi islandesi hanno avuto un ruolo importante nella storia e nella cultura del paese. Le loro valli hanno fornito vie di comunicazione e siti per insediamenti umani. Inoltre, l'energia idroelettrica ricavata dai fiumi è una fonte primaria di energia per l'Islanda.
I principali fiumi dell'Islanda:
Thjórsá: il più lungo fiume islandese (230 km).
Jökulsá á Fjöllum: il secondo fiume più lungo (206 km).
Ölfusá: il fiume con la maggior portata media annuale (423 m³/s).
Hvítá: famoso per la cascata Gullfoss.
Skjálfandafljót: il fiume più settentrionale dell'Islanda.
Influenzato da correnti polari e atlantiche, il clima islandese è di tipo oceanico temperato freddo. Le estati sono fresche, con temperature medie che si aggirano intorno ai 10-11 °C. Gli inverni, invece, sono relativamente miti, con medie attorno a 0 °C, grazie all'influenza della corrente del Golfo.
Il clima islandese presenta però notevoli differenze tra le diverse zone del paese. Nella sezione settentrionale, l'influenza del Polo determina inverni più rigidi, estati quasi inesistenti e scarse precipitazioni (circa 400 mm annui). Nelle regioni meridionali, i venti di sud e sud-ovest mitigano le temperature e apportano copiose precipitazioni, che possono raggiungere i 1.200 mm annui. La corrente del Golfo lambisce le coste occidentali e meridionali dell'Islanda, innalzando le temperature invernali e favorendo la formazione di nebbie fitte e persistenti.
L'Islanda, vanta una flora e una fauna uniche al mondo. Il paesaggio islandese è caratterizzato da vasti appezzamenti di brughiera e prati, che si alternano a zone di tundra al di sopra dei 600 metri di altitudine. La tundra ospita specie endemiche di licheni, capaci di adattarsi alle condizioni climatiche estreme. La scarsa presenza di boschi, dovuta principalmente all'intenso diboscamento operato in epoca medievale, è un problema che le autorità islandesi stanno cercando di risolvere con un'opera di riforestazione. Sono state infatti messe a dimora diverse specie arboree, tra cui la betulla bianca e la nana, il pino silvestre, l'abete rosso e il salice. L'obiettivo è quello di creare nuove aree verdi e di proteggere il suolo dall'erosione. L'Islanda vanta un ricco patrimonio faunistico, soprattutto per quanto riguarda la varietà degli uccelli. Si contano infatti oltre 200 specie, tra cui anatre, oche, cigni, falchi, gufi e gabbiani. I fiumi e i laghi islandesi sono inoltre ricchi di pesci, come salmoni, trote e anguille.