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Serbia


Dati generali

  • Fuso orario
  • Stessa ora dell' Italia
  • Dominio di primo livello
  • .rs
  • Ordinamento
  • Repubblica parlamentare
  • Città principali
  • Belgrado, Novi Sad, Nis, Kragujevac, Pancevo.
  • Superficie
  • 77.400 km²
  • popolazione
  • 6.800.000 abitanti circa.
  • religioni
  • Ortodossa.
  • densità
  • 87,85 ab./ km²
  • Lingua Ufficiale
  • Serbo.
  • Prefisso telefonico Serbia
  • +381
  • Documenti di viaggio
  • Passaporto o carta d'identità in corso di validità. Visto di ingresso non richiesto per soggiorni fino a 90 giorni.
  • Valuta Serbia
  • Dinaro serbo 1 euro = 117,14 RSD 05.2024

  • monete e banconote in circolazione


Aspetto fisico

La Serbia è uno stato dell'Europa dell'est, e confina con: Montenegro, Kosovo, Macedonia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Croazia, Bosnia Herzegovina. Il paese può essere geograficamente suddiviso in due grandi aree morfologiche: la pianura settentrionale e le regioni montuose del sud e dell'est.

La Pianura della Vojvodina

Il nord della Serbia è dominato dalla Pianura Pannonica, principalmente rappresentata dalla provincia della Vojvodina. Questa regione è caratterizzata da un paesaggio estremamente pianeggiante, solcato da importanti corsi d'acqua come il Danubio, il Sava e il Tisa. Le colline della Fruska Gora, ricoperte di boschi, offrono un lieve contrasto rispetto alla piatta vastità circostante

Le Regioni Montuose

Spostandosi verso sud e est, il paesaggio cambia drasticamente. La regione meridionale e orientale della Serbia è segnata da catene montuose che fanno parte dei sistemi dei Carpazi e dei Balcani. Queste montagne presentano una serie di rilievi che superano spesso i 1.000 metri di altezza.

Sistema dinarico: A sud della linea Sava-Danubio, troviamo i monti della Serbia peripannonica e i rilievi più elevati che si innalzano nel sistema dinarico. Montagne come il Povljen, il Maljen e il Rudnik.
Arco carpatico-balcanico: A est, la Morava segna la transizione verso l'arco carpatico-balcanico, con montagne come l'Homoljske Planine e il Deli Jovan. Queste zone sono famose per le loro gole, in particolare quelle del Danubio nelle Porte di Ferro, dove il fiume taglia attraverso i monti.
Balcani occidentali: La catena dei Balcani occidentali, con la Stara Planina e il suo picco più alto, il Midžur, delinea il confine con la Bulgaria. Questa area è una delle più selvagge e incontaminate.

Il Sud

Verso il sud, nel bacino superiore della Morava, i rilievi dinarici si elevano notevolmente, raggiungendo il loro apice nel Suvo Rudiste.


Idrografia

La Serbia, è caratterizzata da una rete idrografica estesa. Il Danubio, o Dunav come è conosciuto localmente, è l'arteria fluviale principale della Serbia e uno dei fiumi più importanti d'Europa. Entrando nel paese al confine con l'Ungheria, il Danubio scorre attraverso la Serbia per circa 588 chilometri prima di proseguire verso la Romania. La Sava è un altro fiume significativo che segna il confine settentrionale della Serbia con la Croazia prima di unirsi al Danubio a Belgrado. La Morava è il fiume più lungo interamente entro i confini serbi. Il suo bacino idrografico è il più grande del paese. Il Timiș origina nei Carpazi in Romania, entrando in Serbia nel suo corso inferiore. Anche se meno significativo in termini di navigabilità, contribuisce alla rete idrografica della Vojvodina.
Laghi
Il lago Đerdap, noto anche come lago delle Porte di Ferro, è il più grande lago artificiale della Serbia, creato dalla costruzione della diga di Đerdap sul Danubio. Il lago Vlasina, situato nell'estremo sud-est della Serbia, è uno dei pochi laghi naturali del paese. Originariamente una torbiera, è stato trasformato in un lago di accumulazione negli anni '40. Oggi, il lago Vlasina è noto per il suo ambiente naturale tranquillo, la flora e la fauna uniche e le isole galleggianti, un fenomeno naturale raro. Il lago Perućac è un altro importante lago artificiale, situato sul fiume Drina.


Clima

Il clima della Serbia varia notevolmente in base alla geografia del paese, dalla pianura pannonica settentrionale fino alle regioni montuose meridionali e orientali. Nelle pianure, specialmente nella Vojvodina e nelle vallate interne come la valle della Morava, il clima è tipicamente continentale con estati calde e afose e inverni freddi. Le temperature estive possono essere elevate, spesso superando i 30°C, il che rende queste aree particolarmente soggette a periodi di siccità. Le precipitazioni sono relativamente scarse durante i mesi estivi, ma si verificano principalmente in primavera e autunno. Contrastando con le estati calde delle pianure, gli inverni nelle regioni montuose della Serbia, specialmente nel sud come nei monti Kopaonik, possono essere particolarmente freddi e nevosi. Queste aree vedono temperature che possono scendere ben al di sotto dello zero, e le nevicate sono frequenti.
Le precipitazioni variano notevolmente a seconda della regione: mentre Belgrado e le pianure settentrionali ricevono circa 700 mm di pioggia all'anno, le regioni montuose tendono a ricevere quantità maggiori di precipitazioni. Queste sono distribuite diversamente durante l'anno, con le montagne che vedono picchi nei mesi invernali, a differenza delle pianure dove la pioggia è più concentrata in primavera e autunno.
Un fenomeno meteorologico distintivo che influisce sul clima serbo, in particolare a Belgrado e nelle regioni orientali, è il kosava. Questo vento freddo e secco soffia dal nord-est o dall'est, prevalentemente nei mesi invernali. Il kosava può raggiungere velocità elevate, aumentando la sensazione di freddo e riducendo significativamente la temperatura percepita. Questo vento è noto per la sua capacità di schiarire il cielo.


Flora e fauna

La flora serba, profondamente influenzata dalle condizioni climatiche e orografiche, presenta una diversità che va dalle vaste pianure alle montagne.
Nelle pianure, specialmente quelle lungo il Danubio e nei territori della Vojvodina, la vegetazione naturale è scarsa a causa dell'intensa attività agricola. Tuttavia, in alcune aree meno coltivate, sopravvivono ampi lembi di steppa dominati da graminacee. Queste steppe sono simili agli ecosistemi del tipo prateria, con erbe alte e resistenti che si adattano bene alle condizioni del suolo e alle variazioni climatiche della regione. Queste aree offrono habitat importanti per molte specie di uccelli, insetti e piccoli mammiferi. Muovendoci verso le regioni montuose, la vegetazione cambia drasticamente. Le Alpi Dinariche e l'arco balcanico sono coperte da estesi boschi di latifoglie e conifere. Queste foreste sono distribuite in fasce altitudinali distinte, riflettendo la variazione delle condizioni ambientali al variare dell'altitudine. A quote inferiori, predominano le foreste di latifoglie, con specie come il faggio, la quercia e il castagno. Man mano che si sale di quota, le latifoglie lasciano il posto alle conifere, come abeti e pini. Queste foreste sono adatte a sopportare condizioni più fredde e terreni più poveri, tipici delle zone più elevate. Oltre i 2.000 metri, la copertura forestale si dirada e si trasforma in pascoli alpini. Queste aree sono caratterizzate da una vegetazione erbacea bassa e resistente, adatta a sopportare il freddo estremo e le brevi stagioni di crescita.


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