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Belgrado, la capitale della Serbia, è una città ricca di storia e cultura, il cui nome evocativo, Beograd, significa "Città Bianca" in serbo. Questo soprannome fu attribuito dagli Slavi che si insediarono nell'area nel VII secolo, provenienti dall'Europa orientale. Belgrado si erge su una collina strategica alla confluenza tra il fiume Sava e il Danubio, un punto di incontro tra l'Europa centrale e la penisola balcanica, dominata dall'imponente fortezza di Kalemegdan.
Le origini di Belgrado risalgono al IV secolo a.C., quando fu fondata dai Celti. Poco tempo dopo, nel III secolo a.C., la città cadde sotto il controllo dell'Impero Romano e fu nota con il nome di Singidunum. L'imperatore Giustiniano in seguito la trasformò in una fortezza cruciale per bloccare il passaggio delle tribù barbare oltre il Danubio. Questa posizione strategica ha reso Belgrado un bersaglio desiderabile per molte potenze nel corso dei secoli.
Nel corso del Medioevo, la città fu teatro di numerosi assedi e cambi di potere. Goti, Unni e Sarmati sono solo alcuni dei popoli che tentarono di conquistarla. Più tardi, anche Slavi, Bizantini e Ungheresi si contesero il possesso di questa preziosa enclave strategica. Tuttavia, fu nel 1521 che Belgrado subì uno dei cambiamenti più significativi della sua storia: la conquista da parte dell'Impero Ottomano. Gli Ottomani rinominarono la città Dar al-Gihad, che significa "Porta della guerra", facendo di Belgrado il loro avamposto europeo.
Sotto il dominio dell'impero ottomano, Belgrado rimase un importante centro militare e commerciale. Nonostante vari tentativi di liberazione, la città rimase sotto l'occupazione ottomana per più di tre secoli. Fu solo nel 1867, dopo una serie di rivolte insurrezionali, che Belgrado divenne finalmente la capitale del regno di Serbia, segnando l'inizio di un'era di rinnovamento e sviluppo.
Con la fondazione del regno di Serbia, Belgrado cominciò a prosperare e a svilupparsi urbanisticamente. La sua posizione unica come crocevia di strade dirette verso Bulgaria, Ungheria, Macedonia e Croazia le conferì un vantaggio significativo. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, Belgrado divenne la capitale dello Stato appena formato della Jugoslavia, nonostante la sua posizione periferica rispetto al resto del paese. La popolazione della città crebbe rapidamente, raggiungendo i 200.000 abitanti nel 1919.
Oggi, Belgrado è una metropoli vivace e dinamica che continua a espandersi e a svilupparsi. La città è un insieme di, stili architettonici e influenze storiche che si riflettono nei suoi edifici, nelle sue strade e nella vita quotidiana dei suoi abitanti. La fortezza di Kalemegdan, che domina la città dall'alto, rimane uno dei simboli più potenti del passato turbolento di Belgrado. Attraverso secoli di conquiste, assedi e rinascite, Belgrado ha mantenuto il suo spirito indomito e continua a essere un centro nevralgico per la cultura, la politica e l'economia nella regione balcanica.