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Storia della Bulgaria




La Storia Bulgara dal Medioevo al XX Secolo

Origini e Ascendenza Bulgara

Nel VII secolo, tribù nomadi bulgare emigrarono dalle vastità dell'Asia, stabilendosi nella Dobrugia e ponendo le basi per il primo stato slavo nella Penisola Balcanica. Questo avvenimento segnò una svolta storica, in cui l'Impero Bizantino perse il controllo incontrastato della regione, facendo spazio all'emergente regno bulgaro guidato da sovrani quali Krum il Terribile e Presian. Questi re espansero il loro dominio attraverso conquiste militari significative.

Consolidamento del Potere e la Svolta Religiosa

Durante il regno di Boris I, la Bulgaria attraversò una fase di consolidamento e crescita culturale, principalmente attraverso la conversione al Cristianesimo. Questo non solo unificò il popolo bulgaro sotto una singola fede religiosa, ma elevò anche il suo status internazionale. Nonostante le tensioni con l’Impero Bizantino, la Bulgaria adottò il cristianesimo greco-ortodosso, arricchendo così il proprio patrimonio culturale e spirituale.

L'Età d'Oro sotto Simeone I

Simeone I, amante delle arti e guerriero astuto, portò la Bulgaria a un'età d'oro. Sotto la sua guida, il regno non solo prosperò culturalmente ma si espanse anche territorialmente, diventando un avversario formidabile per l’impero bizantino.

Declino e rinascita

Dopo la morte di Simeone, la Bulgaria entrò in un periodo di declino, aggravato da conflitti con vicini ostili. Tuttavia, figure come Kalojan e Ivan Asen II rinvigorirono la nazione, restaurandone indipendenza e grandezza. In questo periodo, la Bulgaria si riappropriò di un ruolo centrale nella geopolitica balcanica.

Sotto il Giogo Ottomano

La conquista ottomana rappresentò un capitolo oscuro, caratterizzato da tentativi di soppressione culturale. Nonostante ciò, il popolo bulgaro mantenne viva la sua eredità culturale. Il XIX secolo vide il declino dell'Impero Ottomano e la nascita di una Bulgaria autonoma, con un processo graduale che culminò nella piena indipendenza nel 1908.

I Bulgari nel Contesto dei Conflitti Mondiali

Nel XX secolo, la Bulgaria partecipò alle guerre mondiali, inizialmente allineandosi con gli Imperi Centrali nella Prima Guerra Mondiale, il che le costò perdite territoriali significative. La Seconda Guerra Mondiale vide un'iniziale dichiarazione di neutralità da parte della Bulgaria, seguita da un riallineamento contro la Germania Nazista. La fine del conflitto segnò un'epoca di cambiamenti politici, con la Bulgaria che abbracciò il comunismo sotto influenze sovietiche, evolvendosi attraverso rigide politiche staliniste e successiva liberalizzazione.

Rivoluzione e Transizione

L'avvento della perestrojka sovietica ebbe un impatto profondo sulla Bulgaria, portando a un cambiamento politico radicale. Il Partito Socialista Bulgaro, abbandonando il leninismo, adottò il "socialismo democratico", segnando un nuovo capitolo nella storia bulgara, che continuerà a evolversi nel contesto europeo e globale.


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