Articoli Macedonia del Nord
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La Macedonia del Nord, conosciuta nei tempi antichi per le sue potenti strutture politiche, raggiunse l'apice del suo potere durante l'epoca di Alessandro Magno. Tuttavia, nel 146 d.C., cadde sotto il dominio romano. In questo periodo, i suoi confini si estendevano da Stobi a nord ai Monti Rodopi ad est, e lungo le coste del Mar Egeo e dell'Adriatico. Tessalonica divenne la capitale di questa provincia romana, un centro cruciale per l'amministrazione e la cultura.
Nel 168 a.C., i Romani divisero la Macedonia in quattro zone, segnando la fine della libertà greca antica. La regione divenne una semplice provincia romana, strategica per il movimento delle truppe verso l'Asia Minore. La popolazione era un insieme di Greci lungo i fiumi e diverse etnie non greche nell'entroterra. Tessalonica, mantenendo i propri diritti storici, divenne la sede del proconsole romano. Durante l'era repubblicana, i territori dei Dardani e dei Traci furono integrati nella Macedonia. Con l'avvento di Augusto, la regione divenne ufficialmente parte dell'Impero romano. Nonostante le città mantenessero la loro cultura greca, la provincia non riuscì ad assimilare pienamente l'influenza romana. Nonostante la Macedonia fosse un'importante fornitore di truppe per l'élite romana, l'impero non investì molto nel suo sviluppo. I confini settentrionali erano costantemente minacciati dalle tribù tracie, ma la principale via di comunicazione rimase la strada militare che collegava Dirrachium a Tessalonica. All'inizio del IV secolo, la provincia fu divisa in Macedonia Prima e Macedonia Secunda. Tuttavia, il ricco patrimonio culturale greco, rappresentato dalla Tessaglia, continuò a giocare un ruolo significativo nella storia regionale. Ai tempi di Cesare, un antico distretto romano acquisì uno statuto di libertà e indipendenza, mantenuto anche durante l'era imperiale. Questa regione, nota come Tessaglia, divenne uno dei principali fornitori di grano per l'Impero.
Dopo il crollo dell'Impero Romano, la Macedonia si legò all'Impero Bizantino. Tuttavia, dal VI secolo, la regione vide l'arrivo di popoli slavi che presto divennero la maggioranza. La Macedonia fu scenario di numerosi conflitti, passando dal controllo serbo a quello ottomano. Durante le guerre balcaniche, la regione fu teatro di sanguinosi scontri tra guerriglieri macedoni e soldati turchi. Il Trattato di Versailles assegnò gran parte del territorio macedone a Grecia e Jugoslavia, lasciando una piccola porzione alla Bulgaria. Nonostante ciò, l'aspirazione all'indipendenza rimase viva.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Macedonia accettò l'occupazione bulgara, sperando in un futuro migliore. Tuttavia, dopo l'occupazione nazista, i confini del 1919 furono ripristinati e la Macedonia divenne parte della Jugoslavia. Nel 1991, la Macedonia del Nord scelse di separarsi dalla Jugoslavia, principalmente per evitare il controllo serbo. Un referendum mostrò un forte sostegno all'indipendenza, che fu dichiarata una settimana dopo il voto.
La Macedonia del Nord divenne l'unico paese a ottenere la sovranità in modo pacifico. Tuttavia, il riconoscimento internazionale fu ritardato a causa delle dispute sul nome con la Grecia.