Loading...
La Valle d’Aosta, incastonata tra le maestose Alpi, offre un mix unico di natura, storia e cultura. È una destinazione ideale per chi cerca paesaggi mozzafiato, attività all’aperto e un tuffo nella storia.
Tra le attrazioni principali ci sono i castelli, testimonianze del passato medievale della regione. Il Castello di Fénis, con le sue mura merlate e affreschi suggestivi, e il Castello di Issogne, famoso per il cortile dipinto e l’atmosfera rinascimentale, sono tra i più iconici. Anche il Castello di Verrès, con la sua struttura imponente, merita una visita.
La natura è protagonista assoluta in Valle d’Aosta. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco nazionale italiano, è un paradiso per escursionisti e amanti della fauna selvatica. Qui è possibile avvistare stambecchi, camosci e aquile reali immersi in un contesto di laghi alpini e boschi incontaminati. Gli amanti della montagna non possono perdere il Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa, accessibile con la spettacolare funivia Skyway, che regala panorami mozzafiato.
Le città e i borghi della regione offrono esperienze uniche. Aosta, conosciuta come la "Roma delle Alpi", conserva vestigia romane come l’Arco di Augusto e il Teatro Romano. Il borgo di Bard, dominato dall’omonima fortezza, è una tappa imperdibile per chi desidera immergersi nella storia e nella cultura locale.
Il Monte Bianco, con i suoi 4.810 metri di altitudine, è la montagna più alta d’Europa e rappresenta una barriera naturale tra Italia e Francia. Nonostante la sua imponente presenza, il Monte Bianco è accessibile grazie a infrastrutture moderne come il tunnel stradale e la spettacolare funivia Skyway Monte Bianco, che offre una vista mozzafiato sui ghiacciai e sulle vette circostanti.
Il massiccio del Monte Bianco si estende per circa 27 chilometri e fa parte delle Alpi Graie. Questa catena montuosa ospita oltre cento vette e cinquanta ghiacciai, tra cui la Mer de Glace e il Glacier de l’Argentière, sul versante francese, e i ghiacciai del Miage e della Brenva sul lato italiano. La diversità dei ghiacciai offre uno spettacolo naturale unico, che cambia con le stagioni.
La zona è un paradiso per gli alpinisti esperti, che possono cimentarsi in decine di itinerari che conducono alle cime più alte. Per i meno esperti, il Monte Bianco offre opportunità di trekking e passeggiate, oltre alla possibilità di ammirare il panorama dai rifugi alpini e dai punti di appoggio ben attrezzati.
Courmayeur è uno dei centri turistici più rinomati della Valle d’Aosta, apprezzato sia in estate che in inverno. Situato in una verde conca ai piedi del Monte Bianco, questo borgo unisce il fascino delle tradizioni alpine a un’offerta turistica di altissimo livello.
Piazza Abbé Henry: Questa piazza è un omaggio alle guide alpine che hanno segnato la storia dell’alpinismo locale.
Torre Malluquin e Campanile della Chiesa Parrocchiale: Due simboli del patrimonio storico-architettonico di Courmayeur, che raccontano secoli di storia.
Monumento a Giosuè Carducci: Situato nel parco del Municipio, celebra il legame del poeta con questa località alpina.
Courmayeur offre numerose opportunità per gli amanti degli sport invernali, tra cui sci e snowboard, oltre a escursioni estive nei boschi e sulle montagne circostanti. La presenza di hotel di lusso e ristoranti raffinati completa un’esperienza turistica di alta qualità.
Situata a est della grande catena del Monte Bianco, la Val Ferret è un luogo di rara bellezza, caratterizzato da una natura incontaminata e panorami mozzafiato. Questa valle è perfetta per chi cerca un’esperienza di immersione totale nella natura.
La Val Ferret si sviluppa in direzione nord-est/sud-ovest, partendo dal Col Ferret, che segna il confine con la Svizzera. A differenza della vicina Val Veni, la Val Ferret presenta un fondovalle più ampio e dolce, ideale per passeggiate e attività all’aria aperta.
Planpincieux e La Vachey: Questi due borghi offrono spazi ideali per rilassarsi e ammirare il paesaggio circostante.
Les Grandes Jorasses: Con i suoi 4.208 metri, questa cima domina la parte orientale della catena del Monte Bianco e rappresenta una delle mete più ambite dagli alpinisti.
La Val Ferret è famosa per le sue praterie e i boschi di conifere, perfetti per escursioni. In estate, è possibile praticare la pesca sportiva. In inverno, la valle diventa un’area ideale per lo sci di fondo.
Morgex e La Salle, sebbene distinte, condividono un legame profondo che le rende quasi inseparabili nella loro presentazione. Situate nel cuore della Valdigne, rappresentano un perfetto equilibrio tra natura e cultura.
La Salle si distingue per la sua posizione privilegiata, che garantisce una vista straordinaria sul Monte Bianco e sulla Grivola. Circondata da dolci colline coltivate a vigneti, è una località ideale per chi cerca tranquillità lontano dal turismo di massa. I suoi paesaggi, caratterizzati da ampie foreste e pascoli verdi, invitano a esplorazioni e passeggiate all’aria aperta.
La Salle vanta una ricca offerta di attrazioni storiche e naturali che incanteranno ogni visitatore.
Le cappelle collinari di La Salle e Morgex sono impreziosite da affreschi di un pittore locale sconosciuto, che ha lasciato un’impronta unica e primitiva. Le trovi nelle frazioni di Les Cours, Villarisson, Remondey, Challancin, Morge e Charvaz.
Morgex si trova in una zona pianeggiante, vicino alla sponda sinistra della Dora Baltea. È una località dall’atmosfera autentica e accogliente, famosa per la produzione di vini di alta qualità, come il celebre Blanc de Morgex et de La Salle, il vino più alto d’Europa.
Morgex non è solo una destinazione naturale, ma anche un punto di riferimento per gli amanti della storia e dell’architettura.
Pré-Saint-Didier è una località che coniuga perfettamente natura, relax e tradizione. Situata in una posizione privilegiata, è protetta dalle intemperie grazie alle montagne circostanti. Questo borgo è ideale per chi cerca una fuga dalla routine quotidiana in un contesto alpino unico.
Lo stabilimento termale è senza dubbio una delle attrazioni principali. Risalente al XIX secolo, le terme offrono un'atmosfera che unisce il fascino storico al comfort moderno. Immergersi nelle sue acque calde, circondati da uno scenario montano mozzafiato, è un'esperienza rigenerante per corpo e mente. Le vasche esterne permettono di godere del panorama mentre ci si rilassa, soprattutto durante l'inverno, quando il contrasto tra l'acqua calda e l'aria frizzante crea un'atmosfera magica.
La Parrocchiale di San Lorenzo rappresenta un altro luogo interessante. Il suo campanile medievale domina il paesaggio, e gli interni custodiscono altari in legno di grande pregio.
Per gli amanti della natura e delle escursioni, l’Orrido di Pré-Saint-Didier è un punto di interesse imperdibile. Questo profondo canyon, scavato dalla Dora di La Thuile, offre uno spettacolo naturale impressionante. Esiste anche una passerella panoramica sospesa che consente di ammirare la gola da una prospettiva unica.
Partendo da Pré-Saint-Didier, si entra nella suggestiva Valle di La Thuile. Questo territorio selvaggio e incontaminato è un paradiso per gli escursionisti, gli amanti dello sci e chiunque desideri esplorare paesaggi alpini mozzafiato.
Il primo tratto della valle è caratterizzato da un fondovalle profondo e selvaggio, dove la natura regna sovrana. Qui la Dora di La Thuile precipita nell’Orrido. Il villaggio di La Bahne, circondato da prati verdi e conifere, offre un’oasi di tranquillità per una sosta.
La Thuile si trova al centro di una conca spettacolare, circondata da foreste e prati. Da qui si diramano diversi valloni, ciascuno con la propria personalità e bellezza:
Vallone di San Margherita (Rutor): Ideale per escursioni verso il maestoso Ghiacciaio del Rutor, uno dei più grandi della regione. Il percorso conduce anche a cascate spettacolari.
Vallone del Piccolo San Bernardo: Offre accesso al famoso valico alpino che segna il confine tra Italia e Francia.
Vallone di Chavannes: Perfetto per chi cerca sentieri meno battuti e una natura quasi incontaminata.
Vallone di Petosan: Conosciuto anche come Vallone del Colle San Carlo, è una tappa per gli amanti del trekking.
Il Ghiacciaio del Rutor, con i suoi 3.486 metri di altitudine, è una delle meraviglie naturali della Valle di La Thuile. Questo ghiacciaio imponente domina il panorama e offre numerose opportunità di escursioni per tutti i livelli di esperienza. Gli appassionati di alpinismo possono raggiungere la vetta per godere di una vista a 360 gradi sulle Alpi circostanti.
La Strada Statale n. 26 conduce fino al Valico del Piccolo San Bernardo, un punto di confine storico tra Italia e Francia. Il valico è anche un punto di partenza per escursioni verso i ghiacciai del Breuil e di Chavannes, che aggiungono ulteriori elementi di fascino alla regione.
Tra le vette più iconiche e riconoscibili delle Alpi, il Cervino si erge con la sua maestosa forma piramidale, catturando l'attenzione di visitatori, alpinisti e artisti da secoli. Con i suoi 4.478 metri di altezza, il Cervino domina la Valtournanche in Italia e la Mattertal in Svizzera, rappresentando un simbolo della natura alpina nella sua forma più pura e imponente.
Ciò che rende il Cervino unico non è solo la sua altezza, ma anche la sua capacità di apparire diverso a seconda del punto di osservazione e delle condizioni atmosferiche.
Il nome “Cervino” deriva dal termine patois franco-provenzale serva, che significa “foresta” o “bosco”. Questo nome poetico si aggiunge alle sue denominazioni nelle altre lingue: Mont Cervin in francese e Matterhorn in tedesco.
La prima scalata del Cervino avvenne il 14 luglio 1865 dal versante svizzero ad opera dell’inglese Edward Whymper, accompagnato da una squadra internazionale di alpinisti e guide. Tuttavia, questa spedizione è ricordata non solo per il suo successo, ma anche per la tragedia che ne seguì: quattro membri della cordata morirono durante la discesa. Pochi giorni dopo, il 17 luglio 1865, la vetta fu raggiunta per la prima volta dal versante italiano da una cordata valdostana guidata da Jean-Antoine Carrel.
Il Cervino è parte delle Alpi Pennine, situato tra il Colle di Valpelline, il Colle delle Grandes Murailles e il Colle del Teodulo. La sua forma piramidale è composta da quattro pareti principali, ciascuna rivolta verso un punto cardinale, e da quattro creste fondamentali:
Cresta dell'Hörnli (nord-est)
Cresta del Leone (sud-ovest)
Cresta di Furggen (sud-est)
Cresta di Zmutt (nord-ovest)
Anche senza essere esperti alpinisti, il Cervino può essere ammirato in tutta la sua magnificenza grazie a numerosi sentieri escursionistici che ne permettono un avvicinamento sicuro. Tra i punti di osservazione ci sono:
Plan Maison: Un altopiano raggiungibile con la funivia da Cervinia, ideale per godere di panorami mozzafiato.
Lago Blu: Un piccolo specchio d’acqua che riflette il Cervino nelle sue acque cristalline, creando un’immagine da cartolina.
La Valtournanche è una valle incantevole che prende il nome dal Cervino, conosciuto localmente come "la Tor". La valle è una meta ideale per le vacanze sia estive che invernali, offrendo una varietà di attività e località attrezzate.
Il viaggio nella Valtournanche inizia ad Antey-Saint-André, un tranquillo villaggio che introduce i visitatori alla bellezza della valle. Da qui, si possono raggiungere altre località affascinanti come:
La Magdeleine: Un piccolo villaggio esposto a ponente, immerso in un anfiteatro naturale di prati e pinete. Questo borgo è l'ideale per chi cerca pace e panorami spettacolari.
Torgnon: Situata di fronte a La Magdeleine, questa località offre un ambiente solare e aperto, perfetto per gli appassionati di escursioni e sport invernali.
Da Buisson, una funivia porta a Chamois, uno dei comuni più alti d’Italia e unico nel suo genere: qui non circolano automobili. Questo piccolo paradiso è il luogo perfetto per chi desidera immergersi nella natura incontaminata e praticare trekking o sci di fondo.
Situata ai piedi del Cervino, Breuil-Cervinia è una delle località turistiche più famose delle Alpi. Con la sua posizione privilegiata a 2.050 metri di altitudine, questa cittadina offre un mix perfetto di avventure all’aria aperta, comfort moderni e panorami indimenticabili.
Cervinia è una meta ambita sia in inverno che in estate. Durante la stagione fredda, si trasforma in un paradiso per gli amanti dello sci grazie a uno dei comprensori sciistici più grandi e meglio attrezzati d’Europa. In estate, la conca della Valtournanche si rivela perfetta per escursioni, mountain bike e alpinismo.
Il comprensorio di Cervinia offre oltre 350 km di piste che si estendono fino alla località svizzera di Zermatt. Gli appassionati di sport invernali possono cimentarsi su piste di varia difficoltà, dal principiante all’esperto, con la possibilità di sciare anche durante i mesi estivi grazie al ghiacciaio del Plateau Rosa.
Tra le esperienze più emozionanti, segnaliamo:
La Pista Ventina: Una discesa di 11 km che parte dal Plateau Rosa e arriva fino a Cervinia, attraversando paesaggi spettacolari.
Heliskiing: Per chi cerca avventure estreme, è possibile provare il brivido dello sci fuoripista accompagnati da una guida.
Quando la neve si scioglie, Cervinia si trasforma in una destinazione ideale per escursionisti e amanti della natura. Tra le attività più popolari ci sono:
Escursioni al Lago Goillet: Un lago alpino con viste spettacolari sul Cervino.
Golf a 18 buche: Situato a oltre 2.000 metri di altitudine, il campo da golf di Cervinia è uno dei più alti d’Europa.
Il Monte Rosa è il secondo massiccio montuoso più alto delle Alpi, superato solo dal Monte Bianco. Questa catena è celebre per i suoi vasti ghiacciai e le sue cime maestose, che attirano alpinisti e turisti da tutto il mondo.
La storia alpinistica del Monte Rosa risale al 1778, quando cinque giovani di Gressoney, guidati da Valentin Beck, raggiunsero la quota di 4.366 metri. Da allora, numerose ascensioni storiche hanno segnato la scoperta delle sue vette, come la Punta Zumstein (4.563 m) e la Punta Gnifetti (4.559 m). La vetta più alta, la Punta Dufour (4.653 m), si trova in territorio svizzero ed è stata conquistata nel 1848.
Il Monte Rosa domina sette vallate principali, tra cui tre si trovano in Valle d’Aosta:
Valtournanche: Attraversata dal torrente Marmore.
Valle d’Ayas: Conosciuta per i suoi paesaggi pittoreschi e il torrente Evançon.
Valle del Lys: Un luogo ricco di fascino, di cui parleremo in dettaglio più avanti.
Oltre a queste, si trovano la Valsesia e la Valle Anzasca in Piemonte, e la Mattertal e la Saastal in Svizzera.
Nonostante la sua imponenza, il Monte Rosa è accessibile sia agli alpinisti esperti che ai turisti grazie a una rete di rifugi e percorsi ben organizzati. Tra le esperienze imperdibili, spicca la visita al rifugio Capanna Regina Margherita, situato a 4.554 metri di altitudine.
La Valle del Lys, anche conosciuta come Valle di Gressoney, è la più lunga delle valli laterali della Valle d’Aosta, estendendosi per circa 45 km. Questa valle affascinante è nota per la sua bellezza paesaggistica e per la sua storia unica, che riflette un mix di cultura valdostana e walser.
Protetta dalla barriera del Monte Rosa, la Valle del Lys gode di un clima mite e offre panorami spettacolari. Lungo il suo percorso, si alternano tratti incassati tra le rocce e ampie aree pianeggianti. Tra i punti più suggestivi si trovano i villaggi di:
Fontainemore: Un pittoresco borgo incastonato tra le montagne.
Gaby: Un luogo tranquillo, ideale per chi cerca relax.
Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité: Questi due villaggi rappresentano il cuore della cultura walser nella valle, con le loro caratteristiche case in legno e pietra.
La Valle del Lys è una meta rinomata per gli sport invernali, grazie ai moderni impianti di risalita e alle piste da sci che si estendono fino al comprensorio del Monterosa Ski. In estate, invece, è il punto di partenza ideale per escursioni e trekking verso le vette del Monte Rosa.
La valle conserva un ricco patrimonio culturale, con tradizioni e leggende tramandate nei secoli. I musei locali e le chiese storiche offrono un’occasione unica per scoprire la storia di questa comunità, che è stata profondamente influenzata dai Walser, un antico popolo alpino.
Sáint-Vincent è conosciuta come il maggior centro termale della Valle d’Aosta e uno dei suoi principali poli turistici. Grazie alla presenza delle famose Terme di Sáint-Vincent, questa cittadina attira visitatori in cerca di benessere e relax. Le sue acque termali, note fin dall’antichità, offrono benefici per la salute, in particolare per il sistema respiratorio e la pelle.
Ma Sáint-Vincent non è solo sinonimo di benessere: è anche sede del celebre Casinò de la Vallée, uno dei più rinomati d’Europa, che aggiunge un tocco di glamour al borgo.
Il Centro Valle della Valle d’Aosta si estende tra Montjovet e Pierre Taillée, accogliendo numerose valli confluenti nella Dora Baltea. Questa zona è particolarmente ricca di testimonianze storiche e artistiche, che ne fanno una tappa imperdibile per gli appassionati di cultura.
La Valle d’Aosta è famosa per i suoi castelli, ciascuno con la propria storia da raccontare. Queste imponenti costruzioni, spesso arroccate su speroni rocciosi, offrono un affascinante viaggio nel passato.
Il Castello di Sarre domina la conca di Aosta. Costruito nel XIII secolo, questo castello è stato una residenza di caccia per i re sabaudi, come Vittorio Emanuele II, il “re cacciatore”. La sua sala principale è decorata con un originale soffitto di corna di stambecchi e camosci, un tributo alle battute di caccia reali. La torre quadrata è la parte più antica del complesso, mentre il resto del castello è frutto di ristrutturazioni seicentesche.
Con le sue quattro torri merlate, il Castello di Aymavilles è un’icona della Valle d’Aosta. Questo maniero è un mix perfetto di stili architettonici, dai muri medievali alle eleganti strutture classicheggianti del XVIII secolo. Situato nei pressi del villaggio di Aymavilles, il castello è un punto di partenza ideale per esplorare i dintorni, inclusa la spettacolare Grivola.
Il Castello di Saint-Pierre è uno dei più fotografati della regione, grazie al suo aspetto fiabesco. Sebbene le sue origini risalgano al XI secolo, il castello ha subito numerosi rifacimenti, tra cui un importante restauro nel XIX secolo.
I castelli di Avise e Blonay si trovano in uno scenario idilliaco, circondati da vigneti e castagneti. Il Castello di Avise, risalente al XV secolo, è ancora parzialmente abitato e conserva una splendida scala a chiocciola. Il Castello di Blonay, più antico (XII secolo), si affaccia sulla gola della Dora, offrendo un panorama mozzafiato.
Considerato uno dei castelli più spettacolari della Valle d’Aosta, il Castello di Fénis è un gioiello architettonico e storico. Le sue mura merlate, le torri e i raffinati affreschi interni raccontano la storia della nobile famiglia Challant, che lo abitò per secoli. Oggi il castello è un museo aperto tutto l’anno, dove i visitatori possono ammirare la loggia in legno, la cappella affrescata e una scalinata monumentale.
Sempre a Saint-Pierre, il Castello Sarriod de la Tour si distingue per il suo carattere rustico e autentico. Costruito nel XIV secolo, conserva un soffitto ligneo decorato con mensole gotiche di soggetto grottesco. Questo castello rappresenta una perfetta sintesi tra arte e tradizione valdostana.
Scoprire la Bassa Valle d’Aosta è un viaggio attraverso la storia e la bellezza naturale. Questo itinerario, che si estende per circa 55 km, è ideale per una mezza giornata in auto e tocca alcuni dei luoghi più affascinanti della regione. Dalle vestigia romane ai castelli medievali, dalle chiese romaniche ai borghi antichi, ogni tappa offre una finestra su epoche passate.
Pont-Saint-Martin (345 m s.l.m.) è il punto di partenza ideale. Al centro del vecchio paese si trova lo spettacolare Ponte Romano, costruito probabilmente nel I secolo a.C. Questo imponente ponte ad arco unico si erge a oltre 20 metri sopra il torrente Lys. Costruito per la strada consolare delle Gallie, rappresenta una delle opere ingegneristiche più notevoli dell’epoca romana.
Proseguendo verso Donnaz, un borgo ricco di storia, è possibile passeggiare nella via centrale, caratterizzata da edifici antichi che evocano un mondo tradizionale ormai in via di scomparsa. Poco fuori dal paese, troverete un arco romano scavato nella roccia, parte dell’antica via consolare. Il tratto è lungo oltre 200 metri e offre uno sguardo unico sull’abilità ingegneristica romana.
Il borgo di Bard (566 m s.l.m.) è incastonato ai piedi del maestoso Forte di Bard, una struttura che domina il paesaggio. Questo imponente complesso militare, che ha origini nel XI secolo, fu ristrutturato e ampliato nei secoli successivi.
Passeggiate nella via principale del borgo, che conserva alcune case antiche di grande fascino.
Visitate il Forte, che oggi ospita musei e mostre temporanee.
Ammirate il panorama dalla sommità del Forte, con una vista mozzafiato sulla valle.
Continuando lungo la valle, raggiungerete Arnad (354 m s.l.m.), famoso per la Chiesa romanica di San Martino. Costruita nell’XI secolo, è considerata una delle chiese più suggestive della Valle d’Aosta. Durante i restauri del 1952 sono emersi affreschi preziosi che decorano la navata centrale, il sottotetto e la facciata meridionale. Nel borgo di Arnad si trovano anche la Torre del XII secolo e il Castello del XVI secolo della famiglia Valleise. Gli affreschi della chiesa di San Martino sono un capolavoro che merita una visita approfondita.
Proseguendo verso Verrès, una deviazione conduce al borgo di Issogne (387 m s.l.m.), dove si trova uno dei castelli più interessanti e meglio conservati della regione.
Il cortile con la fontana a forma di melograno.
Le sale affrescate, che narrano episodi storici, leggendari e mitologici.
La cappella interna, un luogo di grande spiritualità.
Una visita al Castello di Issogne è come fare un salto nel passato, immergendosi nella vita dei nobili dell’epoca.
A pochi chilometri di distanza si trova il paese di Verrès (390 m s.l.m.), dominato dal suo imponente Castello del XIII secolo. Questa struttura cubica, che misura 30 metri per lato, è situata su una rocca che sbarra l’entrata della Valle dell’Evançon.
La scala centrale monumentale, una delle più spettacolari d’Italia.
I saloni spogli, che conservano comunque un’atmosfera suggestiva.
Il Castello appartenne, come quello di Issogne, alla potente famiglia degli Challant.
Concludendo l’itinerario, dirigetevi verso Montjovet (385 m s.l.m.), dove i resti del Castello di Saint-Germain si ergono su un baluardo roccioso. Questo castello, anche se in rovina, conserva un fascino particolare e offre una vista spettacolare sulla valle sottostante.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un gioiello naturalistico e storico, il più antico parco nazionale italiano, istituito ufficialmente il 3 dicembre 1922. Situato attorno al massiccio del Gran Paradiso, l’unico massiccio alpino interamente in territorio italiano, il parco si estende su un’area di circa 2.000 km², abbracciando cinque valli principali: Valle di Cogne, Valsavarenche, Valle dell’Orco, Valle di Rhêmes e Valle Soana.
Il Parco ha origini che risalgono al 1821, quando le Regie Patenti vietarono la caccia allo stambecco nelle valli circostanti il massiccio del Gran Paradiso. Nel 1919, Re Vittorio Emanuele III donò allo Stato Italiano i territori della Riserva Reale di Caccia, ponendo le basi per la nascita ufficiale del parco tre anni dopo.
Le prime mulattiere, che ancora oggi attraversano il parco, furono costruite per volere di Re Vittorio Emanuele II. Questi percorsi permettono ai visitatori di esplorare facilmente i diversi ambienti naturali e di ammirare la straordinaria biodiversità.
La fauna del parco è straordinariamente ricca e rappresenta uno dei motivi principali per visitare questa area protetta.
Simbolo del parco, lo stambecco è un magnifico animale alpino che vive in branchi. I maschi possono pesare fino a 130 kg, con corna imponenti che raggiungono un metro di lunghezza. In inverno, i branchi si avvicinano spesso alle zone di fondovalle, rendendo più facile osservarli.
Condivide l’habitat dello stambecco, senza mostrare rivalità. Agile e scattante, il camoscio emette acuti fischi d’allarme per segnalare possibili pericoli.
Sebbene sia sempre più rara, l’aquila reale è un predatore affascinante. Con un’apertura alare impressionante, svolge un ruolo cruciale nella selezione naturale della fauna del parco.
La fauna del parco include anche la volpe, la marmotta, l’ermellino, la pernice bianca e numerosi piccoli uccelli come il gracchio dal becco giallo. Nei boschi più ombrosi si possono avvistare rari esemplari di gufo reale e civetta nana.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un vero paradiso per gli amanti della botanica. Tra le numerose specie alpine, spiccano alcuni rarissimi esemplari:
Aethionema Thomasianum: presente solo nei monti dell’Atlante e nella Val di Cogne.
Potentilla Pensylvanica: una pianta che cresce spontaneamente nel Nord America e in Italia è presente esclusivamente nella Valle di Cogne.
Astragalus Alocuperoides: chiamato “il re degli astragali”, è originario delle steppe asiatiche ma si trova anche nel Delfinato e nella Val di Cogne.
Linnaea Borealis: una pianta profumata che si nasconde nell’ombra dei boschi.
Situato nella Valnontey, presso Cogne, il Giardino Alpino Paradisia è una tappa imperdibile per chi visita il parco. Fondato nel 1955, ospita una collezione unica di piante alpine, dell’Appennino, di catene montuose extraeuropee e delle regioni artiche e subartiche.
Centinaia di specie botaniche etichettate con cartelli esplicativi.
Un’opportunità unica per osservare e fotografare piante rare.
Personale specializzato disponibile durante la stagione estiva per fornire spiegazioni dettagliate.
Con oltre 370 km di sentieri, il parco è un paradiso per gli escursionisti di ogni livello. Tra i sentieri più popolari ci sono:
Rifugio Vittorio Sella al Lauson: un percorso immerso nella natura, dove è possibile avvicinare stambecchi e camosci.
Tour del Gran Paradiso: un trekking di più giorni che attraversa i paesaggi più iconici del parco.
Sentiero Naturalistico della Valnontey: ideale per famiglie e amanti della flora.
Il parco ospita 57 ghiacciai, grandi e piccoli, che modellano il paesaggio alpino. Il Gran Paradiso, con i suoi 4.061 metri di altezza, è la meta ideale per alpinisti esperti. Tuttavia, anche i semplici turisti possono godere della bellezza dei ghiacciai dai punti panoramici accessibili.
Periodo Migliore: la primavera e l’estate sono ideali per godere della flora in piena fioritura e per avvistare la fauna.
Cosa Portare: scarpe da trekking, binocolo, macchina fotografica e una guida naturalistica per riconoscere le specie animali e vegetali.
Rispetto per l’Ambiente: non raccogliere fiori, non disturbare gli animali e seguire i sentieri segnalati.