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La Storia delle Figi




Le isole Figi, un arcipelago situato nel Pacifico meridionale, hanno una storia che si estende molto oltre l'arrivo degli esploratori europei.

Le Origini e lo Sviluppo Pre-Europeo

La storia antica delle Figi è avvolta nel mistero, poiché mancano dati storici certi per il periodo precedente all'esplorazione europea. Gli studi archeologici indicano che le isole furono abitate per la prima volta circa 3.500 anni fa, probabilmente da popolazioni austronesiane provenienti dal sud-est asiatico. Gli abitanti originari delle Figi svilupparono una cultura avanzata, con una società complessa, caratterizzata da strutture sociali stratificate e pratiche agricole sofisticate. Tra i segni distintivi della cultura figiana pre-europea vi erano la costruzione di grandi canoe da guerra e abitazioni cerimoniali, l'arte della navigazione, e le pratiche rituali legate alla vita religiosa e sociale.

L'Arrivo degli Europei: Le Prime Esplorazioni

Le prime notizie sulle Figi risalgono al XVII secolo, quando furono esplorate per la prima volta dagli europei. Nel 1643, l'esploratore olandese Abel Tasman avvistò alcune isole dell'arcipelago durante una spedizione. Tuttavia, furono le spedizioni successive, come quelle di James Cook nel 1774, William Bligh nel 1787 e James Wilson nel 1797, a fornire le prime descrizioni dettagliate delle Figi e dei loro abitanti. Nel 1827, il francese Jules S.C. Dumont d’Urville continuò l'esplorazione, ma fu solo nel 1840 che una spedizione statunitense condusse una ricognizione sistematica delle isole.

Il Commercio del Legno di Sandalo e l'Inizio della Colonizzazione

Le Figi suscitarono l'interesse delle potenze europee e degli Stati Uniti principalmente per il commercio del legno di sandalo, una risorsa molto richiesta in Asia per la produzione di profumi e incensi. Con il declino del commercio del sandalo, l'economia delle Figi si spostò verso la produzione agricola, in particolare zucchero e cotone. Questo sviluppo creò una forte domanda di manodopera, che portò all'immigrazione forzata di lavoratori indiani, noti come "coolies", reclutati per lavorare nelle piantagioni. Il conseguente incremento della popolazione indiana modificò profondamente la composizione demografica delle isole, portando a tensioni etniche che avrebbero influenzato la storia politica delle Figi nei secoli successivi.

La Colonizzazione Britannica e la Lotta per l'Indipendenza

Nel 1857, la Gran Bretagna nominò un console per le Figi e, nel 1874, le isole divennero ufficialmente una colonia della Corona britannica. Durante il periodo coloniale, la Gran Bretagna promosse lo sviluppo economico dell'arcipelago, incoraggiando la produzione di zucchero e altre coltivazioni commerciali. Le condizioni dei lavoratori nelle piantagioni, tuttavia, erano spesso dure, e la migrazione di manodopera indiana portò a disuguaglianze sociali che segnarono profondamente la società figiana.

Il desiderio di autodeterminazione crebbe con l'andare del tempo, e nel 1965 i movimenti indipendentisti locali presentarono una richiesta di indipendenza alle Nazioni Unite. La promulgazione di una nuova costituzione nel 1966 stabilì un Consiglio legislativo con rappresentanza elettiva. Nel 1970, le Figi ottennero l'indipendenza, entrando a far parte del Commonwealth delle Nazioni.

I Colpi di Stato e l'Instabilità Politica

L'indipendenza non portò automaticamente alla stabilità politica. Dal 1970 al 1987, il Paese fu governato dal Partito dell'Alleanza, dominato dall'etnia indigena figiana. Tuttavia, le elezioni del 1987 segnarono una svolta, con la vittoria della coalizione tra il Partito della Federazione Nazionale (prevalentemente indiano) e il Partito Laburista, guidata da Timoci Bavandra. Questo risultato elettorale causò forti tensioni tra le diverse comunità etniche, sfociando in un colpo di stato militare guidato da Sitiveni Rabuka nel maggio 1987. Il governo fu sciolto, la costituzione sospesa e venne dichiarato lo stato di emergenza.

Nel 1990, fu introdotta una nuova costituzione che favoriva l'etnia indigena figiana, ma venne riformata nel 1997 per garantire una maggiore equità e rappresentanza a tutte le comunità. Tuttavia, le tensioni etniche e politiche rimasero presenti, sfociando in altri colpi di stato, tra cui quello del 2000 e del 2006.

Il XXI Secolo: Verso la Riconciliazione e lo Sviluppo

Negli ultimi decenni, le Figi hanno cercato di superare l'eredità di instabilità politica attraverso riforme costituzionali e politiche di riconciliazione. Dopo il colpo di stato del 2006, il governo militare ha promesso di lavorare per ristabilire la democrazia, e nel 2013 è stata adottata una nuova costituzione che garantisce i diritti di tutti i cittadini indipendentemente dall'etnia. Le elezioni del 2014 hanno segnato un ritorno alla democrazia con la vittoria del partito "FijiFirst", guidato dall'ex leader militare Frank Bainimarama.


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