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L'industria, il commercio e i servizi dominano il panorama economico della Georgia, coinvolgendo il 60% della forza lavoro. Sebbene l'agricoltura non sia più il motore trainante dell'economia, conserva una significativa presenza, specialmente nelle industrie connesse alla lavorazione dei prodotti agricoli. Le aziende avicole di Gainesville, nella Georgia settentrionale, sono rinomate nel settore. La modernizzazione ha portato una diversificazione nei prodotti agricoli, tra cui soia, granturco, arachidi, tabacco, polli, bovini, ortaggi e frutta, con particolare concentrazione nella pianura costiera.
Le vaste foreste di pino dello Stato sostengono un importante settore economico, producendo non solo legname e pasta di legno, ma anche resine e catrami. Dopo un periodo di industrializzazione limitata, l'economia della Georgia ha conosciuto una rivoluzione nel dopoguerra. Settori come quello tessile, con una spiccata produzione di tappeti, e l'industria dell'abbigliamento, ora la seconda più importante, si sono sviluppati rapidamente. Altri settori in crescita includono trasporti, carta, alimenti e macchinari elettrici.
Dopo un declino temporaneo, i trasporti fluviali stanno riacquistando importanza, anche se la maggior parte del traffico merci è gestito dalle ferrovie e dagli autocarri. Le città principali sono ben servite da aeroporti efficienti. Nonostante la necessità di importare combustibili, la Georgia beneficia della vicinanza al giacimento carbonifero degli Appalachi. Circa il 20% dell'energia consumata proviene da impianti idroelettrici, mentre il resto da centrali termiche a carbone o gas naturale.