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Il Maryland, vanta un'economia diversificata che spazia dall'industria all'agricoltura, delineando il quadro di uno stato prospero. L'area metropolitana di Baltimora emerge come epicentro dell'attività economica, ospitando circa un terzo dei posti di lavoro del settore industriale.
La metallurgia detiene una posizione di rilievo, con l'impianto di Sparrows Point, una delle principali acciaierie degli Stati Uniti. Accanto a ciò, l'assemblaggio di automobili, la produzione di strumenti elettrici, l'industria cantieristica tessile e alimentare contribuiscono significativamente alla forza economica dello stato.
Sebbene l'agricoltura sia di relativa importanza, resta un elemento vitale nelle contee non metropolitane tra Baltimora e Cumberland. Nella Sponda Orientale, la produzione di pollame e le coltivazioni di granturco e soia prosperano, mentre il sud produce ancora tabacco, esportato in quantità considerevoli in Europa. Nel Piedmont, coltivazioni e allevamento coesistono, mentre nelle valli dell'ovest, mele e pesche sono prodotti diffusi.
La baia di Chesapeake emerge come la principale zona di pesca commerciale, contribuendo in modo significativo all'approvvigionamento alimentare. Negli anni Ottanta, la produzione di molluschi, soprattutto ostriche, ha registrato un notevole aumento, diventando un pilastro essenziale dell'industria ittica del Maryland.
L'attività estrattiva, diffusa in tutto lo stato, si concentra principalmente sulla pietra, sabbia e ghiaia. Sebbene il carbone sia presente nei monti dell'ovest, la sua produzione ha subito una diminuzione significativa dall'inizio del secolo.