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La storia del Camerun affonda le sue radici nel Medioevo africano, quando l'impero di Kanem espanse la sua influenza verso sud conquistando il massiccio dell'Adamaua. Quasi contemporaneamente, la costa subì l'influenza europea con l'insediamento di basi per la tratta degli schiavi da parte dei portoghesi provenienti dall'isola di Fernando Poo.
Nei secoli successivi, la tratta degli schiavi crebbe su larga scala ad opera degli olandesi, la cui presenza cessò solo con l'introduzione delle prime leggi antischiaviste. Nel 1858, ai piedi del Monte Camerun, un gruppo di missionari battisti fondò una missione, creando una colonia che esportava alcuni prodotti tropicali. Il monopolio su questi prodotti era detenuto da una compagnia tedesca, che diede alla Germania di Bismarck il pretesto per rivendicare la fascia costiera e penetrare nell'entroterra verso il Lago Ciad.
Dopo aver stroncato la resistenza indigena, i tedeschi stabilirono piantagioni di cacao, tabacco, palma da olio e gomma lungo la costa. Con la prima guerra mondiale, la colonia fu spartita tra i vincitori: l'Inghilterra ottenne un quinto del territorio, mentre la Francia si impossessò del resto come mandato fiduciario della Società delle Nazioni.
Venne così attuato un duplice sistema di colonizzazione: nella parte inglese si applicò la politica dell'"indirect rule", che rispettava la gerarchia politica indigena, mentre la Francia centralizzò tutto il potere amministrativo sul proprio apparato burocratico, non sempre efficiente. L'istruzione degli indigeni fu affidata alle missioni cattoliche, mentre i francesi introdussero il lavoro forzato per realizzare le prime grandi infrastrutture: il porto di Douala, un primo tronco di ferrovia e una rete stradale rimasta incompiuta.
Dopo la seconda guerra mondiale, il Camerun fu inglobato nell'Unione Francese. Nonostante l'adesione alla Comunità Francese nel 1958, i partiti politici camerunesi organizzarono scioperi e manifestazioni contro il perdurare del mandato fiduciario. Nel 1959, il leader socialista André-Marie Mbida ottenne il voto a favore dell'indipendenza all'ONU, che venne concessa il 1° gennaio 1960.
Nel 1961, a seguito di un controverso referendum, il Camerun inglese si riunì a quello francese, formando una Repubblica federale bilingue. Il sistema federale fu abolito nel 1972, dopo un avanzato processo di assimilazione del territorio anglofono.
Gli ultimi decenni hanno visto una gestione del potere non democratica, con l'ammissione di un solo partito, il MDPC. Tuttavia, questo regime ha avuto il merito di mantenere una certa stabilità politica interna. All'inizio del 1990, le proteste contro il regime per la liberazione dei detenuti politici e l'instaurazione di un sistema pluripartitico si sono intensificate. Alla fine dello stesso anno, il congresso del partito ha aperto la strada a una svolta democratica.