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Capo verde Storia




La Storia di Capo Verde: Dalla Colonizzazione all'Indipendenza

Le Origini della Colonizzazione Portoghese

Le prime popolazioni insediatesi nelle Isole di Capo Verde furono i portoghesi, nella seconda metà del XV secolo. Per la grande potenza navale lusitana, l'arcipelago aveva un'importanza strategica come base d'appoggio sulle rotte che collegavano il Portogallo al Brasile e alle Indie Orientali. Situato a circa 570 km al largo delle coste africane, Capo Verde divenne rapidamente un punto di sosta cruciale per le spedizioni marittime.

Disastri Naturali e Calamità

La storia di Capo Verde è segnata da una serie interminabile di catastrofi naturali e calamità. Tra gli eventi più devastanti si ricordano le eruzioni vulcaniche, come quella disastrosa del vulcano Fogo nel 1680, i terremoti, e le epidemie portate dalle navi provenienti da Africa, Asia e America Centro-meridionale. Questi disastri, insieme alle gravissime carestie dovute alle periodiche siccità, causarono migliaia di morti. Durante la carestia del 1940-1943, circa 30.000 persone, pari al 15% della popolazione, persero la vita.

Abolizione della Schiavitù e Cambiamenti Amministrativi

Un momento determinante nella storia dell'arcipelago fu l'abolizione della schiavitù nel 1836. Questo evento causò l'esodo di buona parte della ricca borghesia lusitana dalle isole. Successivamente, nel 1879, Capo Verde fu separata amministrativamente dalla Guinea Portoghese, che fino ad allora era stata governata da Praia, la capitale dell'arcipelago sita nell'isola di Sào Tiago.

Cultura e Preparazione Amministrativa

Nonostante la povertà, la popolazione di Capo Verde ha sempre dimostrato un profondo interesse culturale e una notevole preparazione amministrativa. La letteratura indigena, influenzata sia dalla tradizione portoghese che da forme espressive africane, è ricca di fermenti moderni e di sensibilità sociale. È proprio grazie a un gruppo di letterati che iniziò la lotta per l'indipendenza, parallela al movimento di liberazione della Guinea.

La Lotta per l'Indipendenza

Mentre in Guinea fu relativamente facile attivare la guerriglia grazie al supporto dei paesi vicini, nelle Isole di Capo Verde il Portogallo riuscì a soffocare facilmente i primi moti indipendentisti del 1962. Anzi, l'arcipelago fu trasformato in un centro di deportazione per i politici indesiderabili delle colonie africane. Il movimento di liberazione, guidato inizialmente da Amilcar Cabral e, dopo il suo assassinio nel 1973, da Aristide Pereira, raggiunse il suo scopo nel 1974. Capo Verde divenne una Repubblica indipendente nel luglio 1975, pochi mesi dopo la Guinea.

Il Periodo Post-Indipendenza e la Politica Estera

Dopo l'indipendenza, Capo Verde e la Guinea mantennero una politica estera di rigoroso non allineamento, muovendosi su vie parallele. Tuttavia, nel novembre del 1980, a seguito di un colpo di stato in Guinea, il governo di Capo Verde decise di interrompere ogni rapporto con il paese africano.

La Transizione alla Democrazia

Nel luglio del 1990, Capo Verde visse una svolta storica nella sua vita politica. Aristide Pereira lasciò la guida del paese e, due mesi dopo, l'Assemblea nazionale di Praia dichiarò nulla la norma costituzionale che prevedeva il ruolo guida del partito unico, instaurando il pluralismo politico-parlamentare.

Boom Demografico e Sfide Economiche

Oggi, grazie alla riduzione delle calamità naturali e delle cause di alta mortalità, Capo Verde sta vivendo un boom demografico. Tuttavia, questa crescita della popolazione aggrava la già precaria situazione economica del paese e alimenta una forte corrente migratoria. Nonostante queste sfide, il popolo di Capo Verde continua a dimostrare una straordinaria resilienza e un forte spirito di adattamento.

 


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