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Il Ciad, situato nel cuore dell'Africa, vanta una storia ricca e complessa che abbraccia millenni. Dalle prime civiltà che sorsero intorno al Lago Ciad, passando attraverso l'era dei grandi regni e sultanati, fino alla colonizzazione francese e all'indipendenza nel XX secolo, la storia del Ciad è caratterizzata da conflitti, conquiste e una costante lotta per l'autonomia e la stabilità.
Il primo grande stato a emergere nell'area oggi conosciuta come Ciad fu il regno di Kanem. Fondato nel IX secolo, questo regno si estendeva dal Borku fino al Lago Ciad. Kanem prosperò grazie al controllo delle vie carovaniere e del commercio, collegando l'Africa subsahariana con il Nord Africa e il Medio Oriente. Durante il suo apice, il regno di Kanem era noto per la sua ricchezza e potere, sostenuti da un esercito forte e una burocrazia efficiente.
Nel XVIII secolo, il potere del regno di Kanem iniziò a declinare, con il controllo delle rotte commerciali che passò a nuovi stati emergenti: il regno del Baghirmi e il sultanato dell'Ouadai (Quadda). Questi due stati, spesso in lotta tra loro, riuscirono a mantenere un certo grado di prosperità fino alla fine del XIX secolo. Tuttavia, la perdita dei mercati mediterranei e le continue guerre interne li indebolirono notevolmente.
Alla fine del XIX secolo, un sudanese proveniente dalla valle del Nilo, Rabah, conquistò prima l'Ouadai (1886), poi il Baghirmi (1892) e infine il Kanem-Bornu (1893). La Francia, che aveva ottenuto il controllo della sponda settentrionale del Lago Ciad durante la Conferenza di Berlino (1884-1885), intervenne militarmente contro Rabah. Lo scontro decisivo avvenne a Kousseri il 22 aprile 1900, dove Rabah e il generale francese Lamy persero la vita. Da quel momento, il Ciad divenne un possedimento francese.
La colonizzazione del Ciad da parte della Francia fu un processo graduale. Il primo nucleo della colonia fu costituito dai territori militari degli antichi regni del Kanem-Bornu e del Baghirmi nel 1900. Nel 1906, questi territori furono uniti all'Ubanghi Sciari (attuale Repubblica Centrafricana) e, successivamente, nel 1912, si aggiunsero i territori a ovest del fiume Logone, grazie agli accordi franco-tedeschi. Il territorio coloniale del Ciad si organizzò completamente solo nel 1922 e si estese fino al Tibesti occidentale nel 1930.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Ciad giocò un ruolo significativo quando la "colonna Ledere" partì da Fort Lamy per unirsi agli anglo-americani sulla costa mediterranea, segnando l'inizio dell'esercito gollista. Dopo la guerra, la Francia faticò a mantenere il controllo della colonia. Nel 1945, venne fondato il Partito Progressista Ciadiano (PPT), uno dei primi partiti di ispirazione marxista in Africa. Questo partito giocò un ruolo chiave nel movimento per l'indipendenza.
L'11 agosto 1960, il Ciad ottenne l'indipendenza dalla Francia. Tuttavia, le divisioni tribali ed etniche interne emersero rapidamente. La Francia favorì la nomina di François Tombalbaye, un uomo del Sud e filofrancese, a capo dello Stato. Tombalbaye riuscì a eliminare gli elementi socialisti dal PPT, ma le tensioni interne tra il Nord islamico e nomade e il Sud cristiano o animista e contadino esplosero presto.
Nel 1963, le popolazioni del Nord fondarono il Fronte di Liberazione Nazionale del Ciad (FROLINAT) e iniziarono una sanguinosa rivolta. Il FROLINAT ricevette supporto dalla Libia, dall'Algeria e dal Sudan. Tombalbaye chiese l'intervento della Francia, ma fu assassinato nel 1975 da ufficiali ribelli. La guerra civile continuò con episodi clamorosi, come il sequestro dell'archeologa francese Françoise Claustre da parte del FROLINAT.
La Libia, sotto la guida di Muammar Gheddafi, annesse la striscia di Aozou, un territorio di 100.000 km² verso il Tibesti, basandosi su un vecchio accordo tra Mussolini e la Francia mai entrato in vigore. Nel febbraio 1979, la guerra civile raggiunse la capitale e, il 21 agosto dello stesso anno, fu firmato un accordo di pace a Lagos, in Nigeria. Tuttavia, l'intervento libico aumentò negli ultimi mesi del 1980, sostenendo il partito filoarabo al potere.
Nel gennaio 1981, la Libia e il Ciad proclamarono un'unione tra i due paesi, ma questa non si concretizzò mai del tutto. Nel 1982, un colpo di Stato portò al potere Hissène Habré, che beneficiò di aiuti militari francesi. Nonostante alcuni successi contro la guerriglia nel 1987, la situazione rimase instabile. Una nuova Costituzione, approvata nel 1989, prevedeva l'elezione diretta dei membri dell'Assemblea Nazionale, ma tutti dovevano appartenere al partito unico UNIR (Unione Nazionale per l'Indipendenza e la Rivoluzione).
Alla fine del 1990, un attacco dei guerriglieri appoggiati dalla Libia riuscì a rovesciare il regime di Habré. Da allora, il Ciad ha continuato a lottare con instabilità politica e conflitti interni, ma ha anche cercato di costruire una nazione più stabile e prospera.