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La storia della Costa d'Avorio è ricca e complessa, caratterizzata da influenze locali, coloniali e postcoloniali che hanno modellato il paese nel corso dei secoli. Questo articolo esplora dettagliatamente le fasi principali della storia ivoriana, dalla formazione dei primi regni all'indipendenza e agli sviluppi recenti.
Nel XVIII secolo, la Costa d'Avorio era frammentata in piccoli regni locali. Tuttavia, un'alleanza con il potente regno degli Ashanti riuscì a conferire una certa rilevanza a questi regni. Questa influenza, sebbene di breve durata, lasciò un'impronta significativa nella storia della regione.
Gli Ashanti, un gruppo etnico dominante nell'attuale Ghana, esercitavano un'influenza considerevole sui regni della Costa d'Avorio attraverso il commercio e le alleanze politiche. La loro forza militare e organizzazione politica erano tali da fare di loro una potenza regionale.
Nel XIX secolo, la regione vide l'emergere di Samory Touré, un leader militare che organizzò uno Stato capace di resistere all'espansione coloniale francese. La capitale del suo Stato, Dabakala, si trovava nella regione centrorientale della Costa d'Avorio. Touré fu un fiero avversario del colonialismo francese e resistette fino al 1898, anno in cui fu definitivamente sconfitto.
Samory Touré riuscì a creare un'organizzazione statale militaremente forte, capace di resistere agli attacchi francesi per molti anni. La sua lotta contro i colonizzatori è un capitolo fondamentale nella storia della resistenza africana al colonialismo.
La penetrazione francese in Costa d'Avorio fu più tardiva rispetto ad altre regioni africane. Fu solo dopo l'abolizione della schiavitù che le missioni militari francesi iniziarono a stabilirsi lungo la costa per bloccare la tratta degli schiavi. Tuttavia, la guerra franco-prussiana del 1870 costrinse i francesi a ritirarsi temporaneamente.
Il Congresso di Berlino del 1885 fu un momento cruciale per la colonizzazione africana. Le potenze europee si riunirono per spartirsi il continente, e la Francia ottenne il riconoscimento delle sue pretese sulla Costa d'Avorio, grazie alla sua presenza militare preesistente.
Nel 1889, una colonna guidata da Treich-Laplène si incontrò con una colonna guidata da Binger, proveniente da Bamako, consolidando la presenza francese. Nel 1895, la Costa d'Avorio fu annessa all'Africa Occidentale Francese, ma ci vollero molti anni e numerosi trattati con i capi locali per consolidare l'amministrazione coloniale.
La Francia si concentrò principalmente sulla sezione meridionale della Costa d'Avorio, dove le condizioni climatiche favorivano lo sviluppo delle piantagioni di caffè e cacao. Grand-Bassam fu la prima capitale coloniale, seguita da Bingerville e, infine, Abidjan nel 1934. La costruzione della ferrovia che collegava Abidjan a Ouagadougou fu fondamentale per lo sfruttamento economico delle regioni interne.
La resistenza al dominio coloniale francese culminò nel 1944 con le prime rivolte dei lavoratori delle piantagioni di cacao, guidati da Félix Houphouët-Boigny. Laureato in medicina e di formazione marxista, Houphouët-Boigny fondò uno dei primi sindacati africani e un partito politico con l'obiettivo della decolonizzazione.
Houphouët-Boigny giocò un ruolo cruciale nella lotta per l'indipendenza della Costa d'Avorio. Dopo gravi incidenti nel 1950, decise di adottare una strategia più diplomatica, anticipando la crisi del sistema coloniale. Nel 1958, la Costa d'Avorio ottenne l'autonomia e, il 7 agosto 1960, divenne completamente indipendente, con Houphouët-Boigny come primo presidente della Repubblica.
Sotto la leadership di Houphouët-Boigny, la Costa d'Avorio visse trent'anni di eccezionale stabilità politica e crescita economica. La sua politica di apertura agli investimenti stranieri e lo sviluppo delle infrastrutture portarono il paese a diventare un esempio di successo in Africa.
Nonostante i successi iniziali, negli anni '80 la Costa d'Avorio iniziò a sperimentare tensioni sociali dovute a una crisi economica. Nel 1990, Houphouët-Boigny, ormai ottantacinquenne, varò un piano di austerità e iniziò una cauta apertura al multipartitismo. Il paese ricevette aiuti finanziari dalla Francia e da organismi internazionali per affrontare le difficoltà economiche.
Dopo la morte di Houphouët-Boigny nel 1993, la Costa d'Avorio attraversò un periodo di instabilità politica, caratterizzato da colpi di stato e conflitti civili. Tuttavia, negli ultimi anni, il paese ha fatto progressi significativi verso la riconciliazione e la stabilità.
Le elezioni democratiche e le riforme economiche hanno contribuito alla ripresa della Costa d'Avorio. Oggi, il paese sta cercando di consolidare questi progressi, puntando a diventare una delle economie più dinamiche dell'Africa occidentale.