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Guinea storia




La Guinea Conakry, situata sulla costa occidentale dell'Africa, ha una storia che è stata plasmata da secoli di interazioni culturali, scontri militari e cambiamenti politici significativi. Esploreremo le tappe fondamentali della storia del paese, dalle sue origini precoloniali all'indipendenza e oltre, evidenziando i momenti chiave che hanno definito il percorso della Guinea verso la sovranità nazionale.

Le Origini Precoloniali: Regni e Dinastie

Prima dell'arrivo dei colonizzatori europei, la regione che oggi conosciamo come Guinea era abitata da vari gruppi etnici e culturali, tra cui i Fulani, i Mandingo e i Soussou. Questi gruppi avevano stabilito potenti regni e dinastie, come il Regno di Futa Jallon, noto per la sua struttura teocratica, e l'Impero di Mali, di cui la Guinea faceva parte. L'Impero di Mali, in particolare, ha lasciato un'eredità duratura, soprattutto attraverso il suo contributo alla diffusione dell'Islam e alla promozione del commercio trans-sahariano.

Il Regno di Futa Jallon

Il Futa Jallon, fondato dai Fulani nel XVIII secolo, fu uno dei più importanti regni della Guinea precoloniale. Esso si distingueva per la sua organizzazione politica e religiosa, con un governo basato su principi islamici. Questo regno fu un centro di potere e cultura che ebbe un impatto significativo sulla regione, resistendo in modo efficace alle incursioni dei colonizzatori europei per diversi anni.

La Colonizzazione Francese: Conquista e Resistenza

La colonizzazione francese della Guinea iniziò nel XIX secolo, con la progressiva occupazione della costa e la penetrazione nell'entroterra. I francesi iniziarono a stabilire contatti formali attraverso trattati di protezione con i capi locali, ma l'espansione coloniale incontrò una forte resistenza, in particolare da parte di figure come Samory Touré.

La Resistenza di Samory Touré

Samory Touré, un leader militare e stratega brillante, guidò una delle più tenaci resistenze contro l'avanzata francese. Dal 1882 al 1898, Touré combatté per difendere il suo regno Wassoulou e mantenere l'autonomia della regione contro l'invasione coloniale. Nonostante la sua cattura e l'annessione del suo regno, la resistenza di Samory Touré rimane un simbolo di lotta e resilienza per il popolo guineano.

L'Annessione all'Africa Occidentale Francese

Nel 1895, la Guinea fu formalmente annessa all'Africa Occidentale Francese, un vasto complesso coloniale sotto il controllo di Parigi. Durante questo periodo, la Francia sfruttò intensivamente le risorse naturali del paese, imponendo la coltivazione di caucciù, banane e caffè. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, però, si iniziò a sfruttare le ricche risorse minerarie, in particolare il ferro e la bauxite.

Il Movimento per l'Indipendenza: La Figura di Sékou Touré

La crescente consapevolezza nazionale e la lotta contro il dominio coloniale culminarono negli anni '50 con la figura di Sékou Touré, un giovane sindacalista che divenne il leader del movimento per l'indipendenza della Guinea. Touré fu un abile politico e un fervente sostenitore dell'autodeterminazione africana.

Il Referendum del 1958 e la Rottura con la Francia

Il momento decisivo per la Guinea arrivò con il referendum del 28 settembre 1958, quando il paese fu chiamato a scegliere tra l'autonomia all'interno dell'Unione Francese o l'indipendenza totale. La Guinea, sotto la guida di Sékou Touré, fu l'unica colonia francese a votare per l'indipendenza immediata. Questa scelta portò alla proclamazione della Repubblica di Guinea il 2 ottobre 1958.

La reazione della Francia fu immediata e severa: tutti i tecnici francesi furono ritirati dal paese, lasciando la giovane nazione in una situazione economica precaria. Tuttavia, Touré si rivolse a nuovi alleati, tra cui i paesi socialisti e il Ghana, cercando di stabilizzare il paese attraverso la nazionalizzazione delle attività economiche e un rigido controllo statale.

La Guinea Post-Indipendenza: Sfide e Transizioni

L'indipendenza portò con sé una serie di sfide significative per la Guinea, che dovette affrontare problemi economici, tensioni sociali e instabilità politica. Sékou Touré, pur essendo un eroe nazionale, adottò misure sempre più autoritarie per mantenere il controllo, alimentando il malcontento e le rivendicazioni politiche.

La Dittatura di Sékou Touré

Durante gli anni '60 e '70, il governo di Sékou Touré divenne sempre più repressivo. Egli consolidò il suo potere attraverso una serie di purghe politiche e processi contro presunti nemici dello Stato, molti dei quali erano membri della sua stessa amministrazione. La situazione interna si deteriorò ulteriormente con l'accusa contro il gruppo etnico dei Peul, accusati di cospirazione contro lo Stato.

Il Colpo di Stato del 1984 e le Sue Conseguenze

Sékou Touré rimase al potere fino alla sua morte nel 1984, quando un colpo di stato militare portò alla destituzione del suo governo e all'abrogazione della Costituzione del 1958. Il nuovo regime, pur promettendo un ritorno alla democrazia, mantenne il paese sotto stretto controllo militare, affrontando continui problemi economici e tensioni sociali.

La Transizione verso la Democrazia: Difficoltà e Speranze

Alla fine degli anni '80, la Guinea iniziò un lento e difficile processo di transizione verso la democrazia. Il regime militare, sotto la pressione interna e internazionale, si impegnò a instaurare un sistema multipartitico e convocò una Assemblea Costituente per redigere una nuova costituzione. Tuttavia, il percorso verso la democrazia si rivelò tortuoso, ostacolato dalle difficili condizioni economiche e dalle tensioni etniche che minacciavano la stabilità del paese.

Le Elezioni Democratiche e le Sfide Attuali

Le prime elezioni democratiche della Guinea si tennero nel 1993, segnando un passo importante verso la normalizzazione politica del paese. Nonostante ciò, la Guinea ha continuato a confrontarsi con sfide significative, tra cui la povertà diffusa, la corruzione e le crisi politiche ricorrenti. Oggi, la Guinea cerca di trovare un equilibrio tra lo sviluppo economico, la stabilità politica e il rispetto dei diritti umani, mentre continua a costruire il suo futuro come nazione indipendente e sovrana.


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