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Malawi storia




Dalla scoperta del Lago Malawi da parte di David Livingstone fino all'indipendenza ottenuta nel 1964, il paese ha attraversato un lungo e tortuoso percorso, segnato da colonizzazioni, ribellioni e cambiamenti politici profondi.

Le Prime Esplorazioni: La Scoperta del Lago Malawi

La storia moderna del Malawi inizia nel 1859, quando il famoso esploratore britannico David Livingstone scoprì il Lago Malawi, durante una delle sue spedizioni nel bacino dello Zambesi. Prima di questa scoperta, la regione era già abitata da secoli da varie tribù, ma l'arrivo degli europei segnò l'inizio di un periodo di profondi cambiamenti.

Al momento della scoperta, la regione era devastata dalle incursioni dei mercanti di schiavi arabi, che depredavano i villaggi locali per rifornire i mercati degli schiavi dell'Oceano Indiano. Livingstone, oltre a essere un esploratore, era anche un fervente missionario e un avversario della tratta degli schiavi. La sua documentazione delle atrocità commesse dai mercanti di schiavi arabi portò a una maggiore consapevolezza in Europa, contribuendo ad aumentare la pressione per porre fine alla tratta degli schiavi.

L'Arrivo dei Missionari e l'Inizio della Colonizzazione

Nel 1878, quasi vent'anni dopo la scoperta di Livingstone, giunsero nella regione i missionari della Chiesa presbiteriana scozzese. Questi missionari fondarono la città di Blantyre, che divenne uno dei primi insediamenti europei stabili nella regione. Tuttavia, fu solo nel 1883 che la Gran Bretagna prese ufficialmente possesso del territorio, trasformandolo in un protettorato britannico.

La colonizzazione britannica ebbe un impatto devastante sulle popolazioni indigene. I coloni europei, attratti dalle fertili terre della valle dello Shire, iniziarono a espropriare le terre migliori agli abitanti locali. Queste terre vennero poi utilizzate per coltivare caffè e tè, due delle principali colture introdotte dai britannici nella regione. La popolazione indigena fu costretta a lavorare nelle piantagioni, spesso in condizioni disumane, per pagare le tasse imposte dal governo coloniale.

La Resistenza e la Ribellione di John Chilembwe

Nonostante la repressione coloniale, ci furono diversi tentativi di resistenza da parte delle popolazioni locali. Tra questi, il più significativo fu la ribellione guidata dal reverendo John Chilembwe nel 1915. Chilembwe, un africano formatosi nella Chiesa battista nera degli Stati Uniti, era un fervente ammiratore di John Brown, noto abolizionista americano. La sua ribellione fu una risposta alle ingiustizie subite dagli africani sotto il dominio britannico, in particolare la confisca delle terre e lo sfruttamento nelle piantagioni.

La ribellione di Chilembwe, tuttavia, fu brutalmente repressa dalle forze coloniali, e lo stesso Chilembwe venne ucciso. Nonostante il fallimento immediato, la ribellione di Chilembwe lasciò un'impronta duratura nella coscienza nazionale del Malawi e divenne un simbolo della lotta per l'indipendenza.

Verso l'Indipendenza: La Federazione dell'Africa Centrale e la Nascita del Malawi

Dopo la seconda guerra mondiale, la situazione economica e politica nel Nyasaland (come era conosciuto allora il Malawi) era simile a quella delle altre colonie britanniche in Africa orientale. Una piccola élite di piantatori bianchi controllava le terre migliori e i posti di comando, mentre la maggior parte della popolazione africana viveva in condizioni di povertà, costretta a lavorare nelle piantagioni o a praticare un'agricoltura di sussistenza su terreni meno fertili.

Nel 1953, nel tentativo di mantenere il controllo sulle colonie dell'Africa centrale, i coloni europei unirono il Nyasaland alle due Rhodesie (oggi Zimbabwe e Zambia) per formare la Federazione dell'Africa Centrale. Questa mossa, però, fu fortemente contestata dalla popolazione africana, che vedeva nella federazione un ulteriore ostacolo all'indipendenza.

Le proteste contro la federazione continuarono a crescere, alimentate dal crescente movimento per l'indipendenza che stava attraversando l'Africa. Nel 1963, la Federazione dell'Africa Centrale venne sciolta, aprendo la strada all'indipendenza del Nyasaland. Il 6 luglio 1964, il paese ottenne ufficialmente l'indipendenza e prese il nome di Malawi.

L'Era di Hastings Banda: Un Governo Controverso

Dopo l'indipendenza, il potere venne assunto da Hastings Banda, leader del Malawi Congress Party (MCP). Banda, che aveva studiato medicina nel Regno Unito, divenne il primo presidente del Malawi e governò il paese con mano ferma per oltre tre decenni. La sua politica estera fu particolarmente controversa: Banda mantenne relazioni amichevoli con regimi come il Sudafrica dell'apartheid, il Portogallo coloniale e la Rhodesia bianca, suscitando critiche sia a livello nazionale che internazionale.

Sul fronte interno, Banda impose un rigido controllo sui media e limitò le attività commerciali della comunità indiana del Malawi. Il suo governo fu caratterizzato da un forte moralismo, influenzato dai suoi legami con la Chiesa presbiteriana scozzese. Nonostante le critiche, Banda riuscì a mantenere una certa stabilità politica e un modesto sviluppo economico durante i suoi primi anni di governo.

Nel 1971, Banda si fece proclamare presidente a vita, consolidando ulteriormente il suo potere. Tuttavia, col passare del tempo, il suo governo divenne sempre più impopolare a causa della repressione politica e delle difficoltà economiche.

La Transizione Democratica e l'Eredità di Banda

Negli anni '90, di fronte alla crescente pressione interna e internazionale, Banda fu costretto ad accettare riforme democratiche. Nel 1994, si tennero le prime elezioni multipartitiche del Malawi, che portarono alla fine del regime di Banda e all'inizio di una nuova era politica per il paese.

Nonostante le difficoltà economiche e politiche affrontate dal Malawi dopo l'indipendenza, il paese ha continuato a fare progressi nella costruzione di una democrazia stabile. L'eredità di Banda, sebbene controversa, rimane un capitolo importante nella storia del Malawi.


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