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Tanzania Storia




La Tanzania, situata nella regione orientale dell'Africa, ha una storia che si estende per migliaia di anni. Dal popolamento iniziale da parte dei popoli Bantu alle interazioni con commercianti e colonizzatori europei, fino all'indipendenza e alle sfide contemporanee, la storia della Tanzania è un affascinante intreccio di culture, conflitti e trasformazioni.

Le Origini: L'Arrivo dei Popoli Bantu

Il popolamento della Tanzania ebbe inizio con l'arrivo dei popoli Bantu, una delle più grandi migrazioni nella storia dell'Africa. I Bantu, originari della Nigeria orientale circa 2000 anni fa, iniziarono un lungo viaggio verso sud e est, utilizzando il sistema idrografico del Congo come principale via di migrazione. Entro il X secolo, i Bantu avevano già popolato le aree intorno ai laghi Vittoria e Tanganica, espandendosi ulteriormente verso est e sud tra i secoli XII e XV.

L'arrivo dei Bantu segnò un cambiamento significativo nella regione, portando nuove tecniche agricole, metallurgiche e sociali che trasformarono radicalmente la vita delle comunità locali. Questi popoli contribuirono a formare la base delle attuali etnie della Tanzania, con gruppi come i Sukuma, Nyamwezi e Haya che discendono direttamente da queste prime migrazioni.

L'Era dei Commerci e delle Interazioni: Gli Arabi e i Portoghesi

Nel 1498, l'esploratore portoghese Vasco da Gama fu il primo europeo a visitare la costa della Tanzania, inaugurando un periodo di intensi scambi commerciali tra l'Africa orientale e l'Europa. I Portoghesi stabilirono diversi avamposti commerciali lungo la costa, commerciando principalmente spezie, oro e avorio. Tuttavia, la loro presenza fu relativamente breve, poiché nel 1698 furono scacciati dagli arabi dell'Oman, che stabilirono il loro dominio sulla regione costiera.

Gli Arabi dell'Oman giocarono un ruolo cruciale nello sviluppo della Tanzania, in particolare nell'isola di Zanzibar, che divenne un importante centro del commercio degli schiavi e delle spezie. Zanzibar attirò mercanti da tutto il mondo, diventando un crocevia di culture e influenze diverse. La presenza araba influenzò profondamente la cultura e la religione della regione, introducendo l'Islam e contribuendo alla formazione di una società cosmopolita.

L'Inizio della Dominazione Coloniale: L'Africa Orientale Tedesca

La fine del XIX secolo vide l'arrivo delle potenze europee, pronte a spartirsi il continente africano. Gli accordi anglo-tedeschi del 1886 e del 1900 stabilirono le sfere d'influenza tra il Regno Unito e la Germania, con quest'ultima che prese il controllo della parte meridionale dell'attuale Tanzania. Questo territorio divenne noto come Africa Orientale Tedesca.

La colonizzazione tedesca fu caratterizzata da un'amministrazione diretta e da un rigido controllo militare. La resistenza locale al dominio coloniale si manifestò in vari modi, il più significativo dei quali fu la ribellione dei Maji Maji (1905-1907). Questo conflitto, scatenato dalla crescente oppressione coloniale e dall'imposizione di colture obbligatorie come il cotone, vide la partecipazione di numerosi gruppi etnici uniti contro i tedeschi. Nonostante la feroce resistenza, la ribellione fu repressa con estrema brutalità, lasciando un segno indelebile nella memoria storica della Tanzania.

Il Mandato Britannico e il Cammino Verso l'Indipendenza

Dopo la sconfitta della Germania nella Prima Guerra Mondiale, l'Africa Orientale Tedesca passò sotto il controllo britannico, divenendo un mandato della Società delle Nazioni nel 1920. Durante il periodo britannico, la Tanzania (allora conosciuta come Tanganica) vide un lento ma costante sviluppo delle infrastrutture e delle istituzioni, anche se il controllo coloniale rimase saldamente nelle mani del governo britannico.

Il movimento per l'indipendenza iniziò a prendere forma negli anni '50, guidato da figure carismatiche come Julius Nyerere, che fondò la Tanganyika African National Union (TANU) nel 1954. Grazie alla sua abilità organizzativa e alla crescente consapevolezza nazionale, il movimento indipendentista guadagnò rapidamente supporto tra la popolazione locale. Nel 1961, il Tanganica ottenne l'indipendenza dal Regno Unito, con Nyerere come primo presidente.

La Nascita della Tanzania: L'Unione con Zanzibar

Nel 1964, l'isola di Zanzibar, che aveva ottenuto l'indipendenza dal dominio britannico pochi anni prima, si unì al Tanganica per formare la Repubblica Unita di Tanzania. Questo evento segnò un momento cruciale nella storia del paese, consolidando la sua posizione come una delle nazioni più influenti dell'Africa orientale.

Zanzibar, con la sua storia unica e la sua diversità culturale, portò con sé sfide e opportunità. L'unione tra il continente e l'isola non fu priva di tensioni, ma rappresentò un passo importante verso l'integrazione nazionale e la costruzione di un'identità tanzaniana comune.

La Via Socialista di Julius Nyerere

Dopo l'indipendenza, Julius Nyerere adottò una politica di sviluppo basata sul socialismo africano, conosciuta come "Ujamaa" (famiglia in swahili). Questo modello economico e sociale promuoveva l'autosufficienza, la nazionalizzazione delle industrie e la collettivizzazione dell'agricoltura. Nyerere cercò di costruire una nazione basata sull'uguaglianza e la giustizia sociale, ma le politiche di Ujamaa incontrarono numerose difficoltà, tra cui una grave crisi economica.

Nonostante le sfide, il periodo di Nyerere fu fondamentale per la costruzione dell'identità nazionale tanzaniana e per l'implementazione di una politica estera che promuoveva l'unità africana e la lotta contro il colonialismo.

La Transizione Economica e le Sfide Contemporanee

Negli anni '80 e '90, la Tanzania affrontò una serie di riforme economiche volte a superare le difficoltà ereditate dal periodo socialista. Sotto la presidenza di Ali Hassan Mwinyi, il paese iniziò un processo di liberalizzazione economica, aprendo il mercato agli investimenti stranieri e privatizzando molte imprese statali. Queste riforme, sebbene necessarie per stabilizzare l'economia, portarono anche a nuove sfide, tra cui la crescente disuguaglianza e la necessità di modernizzare le infrastrutture.

Oggi, la Tanzania è una nazione in crescita, con un'economia in espansione e una società sempre più dinamica. Tuttavia, il paese deve ancora affrontare sfide significative, come la lotta alla povertà, la protezione dell'ambiente e la gestione della diversità culturale e politica.


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