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Storia dell'Armenia




L'Armenia è un paese con una storia millenaria che abbraccia diversi imperi, religioni e culture. Sebbene lo stato attuale copra solo una parte della regione storica conosciuta come Armenia, il popolo armeno ha lasciato un'impronta indelebile sulla storia del Caucaso e del Medio Oriente. Dalle sue origini neolitiche fino all'indipendenza moderna, l'Armenia ha attraversato periodi di prosperità e declino, lotte per la sopravvivenza e rinascite culturali.

Le Prime Civiltà e il Regno di Urartu

La storia dell'Armenia inizia già nell'età neolitica, con le prime tracce di insediamenti umani in questa regione montuosa. Tuttavia, fu con la comparsa del Regno di Urartu, tra il IX e il VI secolo a.C., che l'Armenia cominciò a emergere come una potenza regionale. Il regno di Urartu, situato attorno al Lago di Van (nell'attuale Turchia orientale), divenne uno dei centri più importanti del mondo antico, con una cultura avanzata e una solida organizzazione politica. Le vestigia di questo antico regno sono ancora visibili oggi, con siti archeologici come Erebuni, nei pressi di Erevan, che testimoniano la grandezza di questo impero.

Con la caduta di Urartu intorno al VI secolo a.C., la regione divenne il punto d'incontro di diverse tribù indoeuropee, che si stabilirono nella zona e posero le basi per la nascita della nazione armena.

L'Era degli Artassidi e il Regno di Tigrane il Grande

Il primo regno armeno unificato fu quello degli Artassidi, fondato nel II secolo a.C. Durante il regno di Tigrane il Grande (95-55 a.C.), l'Armenia raggiunse l'apice della sua espansione territoriale, diventando una delle potenze più influenti del mondo antico. Il regno di Tigrane si estendeva dall'attuale Armenia fino alla Siria e alla Mesopotamia, controllando gran parte del Caucaso e parti del Medio Oriente.

Questo periodo rappresentò una fase di prosperità economica e culturale per il paese, con Tigrane che fondò una nuova capitale, Tigranocerta, e promosse la costruzione di grandi opere pubbliche. Tuttavia, la crescente pressione dell'Impero Romano finì per porre fine all'espansione armena. Nonostante ciò, l'Armenia mantenne una notevole autonomia, pur diventando una sorta di stato cuscinetto tra Roma e l'Impero Partico.

L'Armenia e l'Avvento del Cristianesimo

Uno dei momenti più significativi nella storia dell'Armenia fu l'adozione del cristianesimo come religione di stato nel 301 d.C., sotto il re Tiridate III. Questo evento rese l'Armenia il primo stato al mondo a dichiararsi ufficialmente cristiano, un passo che avrebbe avuto profonde conseguenze politiche e culturali nei secoli successivi.

Il cristianesimo contribuì a rafforzare l'identità nazionale armena e a unire il popolo contro le influenze esterne, specialmente quelle persiane e islamiche. Con la cristianizzazione, sorsero importanti istituzioni religiose, tra cui il Catholicosato armeno, e furono costruite le prime chiese cristiane, alcune delle quali sono ancora visibili oggi.

Le Conquiste Arabe e l'Era dei Bagratidi

Nel VII secolo, l'Armenia fu invasa dagli arabi, segnando l'inizio di una lunga dominazione straniera. Gli arabi portarono l'Islam nella regione, ma concessero una relativa autonomia agli armeni. Durante questo periodo, sorse la dinastia armena dei Bagratidi, che riuscì a governare un proprio regno feudale con il consenso del califfato abbaside.

Il regno dei Bagratidi durò dal IX all'XI secolo e rappresentò un'epoca di rinascita culturale e politica per l'Armenia. La città di Ani, capitale del regno, divenne un importante centro commerciale e culturale, tanto da essere conosciuta come la "città dalle mille e una chiese". Tuttavia, il regno dei Bagratidi non poté resistere a lungo alle pressioni esterne, e alla fine dell'XI secolo, l'Armenia fu invasa dai Selgiuchidi turchi.

L'Armenia sotto il Dominio Mongolo, Persiano e Ottomano

Dal XIII secolo in poi, l'Armenia fu soggetta a una serie di invasioni e dominazioni da parte dei Mongoli, dei Persiani e dei Turchi. L'invasione mongola del 1206 segnò l'inizio di un lungo periodo di declino, durante il quale l'Armenia perse gran parte della sua autonomia politica.

Nel corso dei secoli successivi, la regione armena fu divisa tra l'Impero Ottomano e l'Impero Persiano, con i turchi che controllavano l'Armenia occidentale e i persiani che governavano la parte orientale. Questo periodo fu caratterizzato da una crescente repressione da parte degli ottomani, che cercarono di limitare le libertà religiose e culturali degli armeni.

Il Genocidio Armeno e la Prima Guerra Mondiale

Il momento più tragico della storia moderna dell'Armenia fu il genocidio perpetrato dall'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. Tra il 1915 e il 1922, circa 1,5 milioni di armeni furono uccisi in un tentativo sistematico di eliminare la popolazione armena dall'Anatolia. Questo evento ebbe conseguenze devastanti per la comunità armena, con migliaia di sopravvissuti costretti a fuggire e a stabilirsi in altri paesi, dando origine alla vasta diaspora armena che esiste ancora oggi.

Il genocidio armeno è una ferita aperta nella storia dell'Armenia e rappresenta un tema centrale nelle relazioni internazionali del paese, soprattutto con la Turchia.

L'Armenia Sovietica

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la dissoluzione dell'Impero Ottomano, l'Armenia divenne brevemente indipendente, formando la Prima Repubblica d'Armenia nel 1918. Tuttavia, questa indipendenza durò poco. Nel 1922, l'Armenia fu incorporata nell'Unione Sovietica come parte della Repubblica Socialista Sovietica Federata Transcaucasica, insieme a Georgia e Azerbaigian. Nel 1936, l'Armenia divenne una repubblica separata all'interno dell'URSS.

Durante il periodo sovietico, l'Armenia attraversò una fase di modernizzazione industriale e urbanizzazione, ma soffrì anche di repressioni politiche e religiose, con la Chiesa Apostolica Armena fortemente limitata nelle sue attività. Tuttavia, la cultura armena continuò a fiorire, con un notevole sviluppo nelle arti, nella letteratura e nella scienza.

L'Indipendenza dell'Armenia nel 1991

Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991, l'Armenia dichiarò la sua indipendenza il 21 settembre dello stesso anno, attraverso un referendum. Levor Ter-Petrossian divenne il primo presidente del paese. Tuttavia, i primi anni dell'indipendenza furono difficili, segnati da una grave crisi economica e dal conflitto con l'Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, una regione a maggioranza armena rivendicata dall'Azerbaigian.

Il conflitto del Nagorno-Karabakh, che scoppiò negli anni '90, ha avuto un impatto significativo sulla politica interna ed estera dell'Armenia, creando tensioni regionali che persistono ancora oggi.

L'Armenia Oggi

Nonostante le sfide economiche e politiche affrontate dalla sua indipendenza, l'Armenia ha compiuto progressi significativi verso la costruzione di una democrazia moderna. Il paese mantiene stretti rapporti diplomatici ed economici con la Russia, ma ha anche cercato di rafforzare i legami con l'Unione Europea e altre potenze occidentali.

Oggi, l'Armenia è una nazione orgogliosa della sua eredità culturale e religiosa, con un forte senso di identità nazionale. Le sue città, in particolare Erevan, sono centri di cultura e istruzione, mentre il paese continua a cercare la stabilità economica e politica nel complesso panorama geopolitico del Caucaso.


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