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Erevan, capitale dell’Armenia, è una delle città più antiche del mondo, la cui storia affonda le radici in epoche remote e attraversa millenni di conquiste, dominazioni e rinascite. Situata nella parte centro-occidentale del paese, Erevan si trova a circa 1.000 metri di altitudine, vicino alle rive del fiume Hrazdan e ai piedi del biblico Monte Ararat, che rimane una delle immagini simbolo più potenti per gli armeni.
Con circa 1.100.000 abitanti, la città rappresenta il cuore politico, culturale e industriale dell’Armenia moderna. Il suo paesaggio urbano riflette la complessa storia del paese, con una combinazione unica di antiche strutture e monumenti storici, accanto a moderni edifici e infrastrutture all'avanguardia. Erevan è una città che merita di essere scoperta.
La storia di Erevan inizia nel I millennio a.C., quando, nel 782 a.C., il re urarteo Argishti I fondò la cittadella di Erebuni, oggi considerata il nucleo originario della città. Questo insediamento fu un importante centro politico e militare dell’antico regno di Urartu. Le rovine di Erebuni, situate su una collina che domina Erevan, sono uno dei più antichi siti archeologici della regione e rappresentano una testimonianza tangibile delle radici millenarie della città.
Nel corso dei secoli, Erevan fu al centro di numerose vicende storiche, subendo influenze e dominazioni da parte di civiltà diverse, inclusi i romani, i persiani, gli arabi e i mongoli. Questa lunga storia di occupazioni straniere non ha mai cancellato l’identità armena di Erevan, che si è consolidata nel tempo fino a diventare la capitale di uno stato indipendente.
Erevan visse sotto il dominio russo dal 1828, quando fu incorporata nell'Impero Russo a seguito della guerra russo-persiana. Durante questo periodo, la città divenne un importante centro amministrativo e militare per l'impero. La sua popolazione, un tempo prevalentemente musulmana sotto il controllo persiano, iniziò a cambiare con l'arrivo di popolazioni armene.
Dopo la rivoluzione russa del 1917 e la disintegrazione dell'Impero Russo, l'Armenia proclamò brevemente la propria indipendenza nel 1918, ma questa durò poco. Erevan divenne la capitale della neonata Repubblica Socialista Sovietica Armena nel 1920, quando l'Armenia fu incorporata nell'Unione Sovietica. Il periodo sovietico vide una rapida industrializzazione della città e una significativa espansione urbana, ma anche una rigida repressione delle tradizioni religiose e culturali armene.
Con la disgregazione dell'Unione Sovietica nel 1991, Erevan divenne la capitale dell'Armenia indipendente. Da allora, la città ha vissuto una fase di rinnovamento e modernizzazione, mantenendo al contempo il suo ricco patrimonio storico e culturale. La capitale ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del paese, diventando il fulcro della vita politica, economica e culturale dell'Armenia contemporanea.
Piazza della Repubblica è il fulcro della vita cittadina e una delle principali attrazioni di Erevan. Progettata dall'architetto Alexander Tamanyan durante il periodo sovietico, questa vasta piazza è circondata da alcuni degli edifici più iconici della città, inclusi il Museo di Storia dell'Armenia, la Galleria Nazionale e l'Armenia Marriott Hotel.
Ogni sera, la piazza si anima grazie allo spettacolo delle fontane danzanti, un evento che attira molte persone. L’architettura neoclassica con elementi armeni tradizionali conferisce alla piazza un’atmosfera solenne e monumentale, rendendola un luogo di ritrovo per eventi nazionali e celebrazioni.
Uno dei luoghi più affascinanti di Erevan è la Cascata, una monumentale scalinata di pietra che collega la parte bassa della città con il distretto superiore. Progettata durante il periodo sovietico, la Cascata è anche sede del Cafesjian Center for the Arts, un museo d’arte contemporanea che espone opere di artisti internazionali e armeni.
La scalinata, intervallata da fontane e giardini, offre una splendida vista panoramica su Erevan e sul Monte Ararat. In cima alla Cascata, si trova un grande monumento eretto per celebrare il 50° anniversario dell'Armenia sovietica. Questo sito è perfetto per una passeggiata pomeridiana, con numerose sculture moderne esposte lungo il percorso e caffè all'aperto che offrono un’ottima sosta.
La Cattedrale di San Gregorio Illuminatore è uno dei simboli religiosi più importanti di Erevan e dell'Armenia in generale. Consacrata nel 2001 in occasione del 1700° anniversario del cristianesimo in Armenia, la cattedrale si erge maestosa su una collina ed è visibile da gran parte della città. L'edificio, caratterizzato da un'architettura imponente e semplice, è un luogo di culto fondamentale per la Chiesa Apostolica Armena. All'ingresso della cattedrale, una grande statua di Andranik Ozanian, eroe nazionale armeno, domina la scena. Il complesso ospita regolarmente funzioni religiose e cerimonie solenni.
Il Museo di Storia dell'Armenia, situato in Piazza della Repubblica, offre una panoramica completa della lunga storia del paese, dalla preistoria fino all'epoca moderna. Il museo espone reperti antichi che vanno dall'Età della Pietra fino al periodo medievale, passando per oggetti unici legati alla cultura e alla religione armena.
Adiacente al museo, la Galleria Nazionale d’Armenia ospita una straordinaria collezione di opere d’arte, che spaziano dai grandi maestri dell’arte europea, come Tintoretto e Rodin, e molte opere di artisti armeni e russi.
Il Memoriale e Museo del Genocidio Armeno, noto come Tsitsernakaberd, commemora le vittime del genocidio perpetrato dall'Impero Ottomano tra il 1915 e il 1922, un tragico evento che ha segnato profondamente la storia del popolo armeno. Situato su una collina che domina la città, il memoriale è composto da una torre appuntita alta 44 metri, circondata da una struttura a cerchio che simboleggia l’eternità del popolo armeno.
Il museo adiacente racconta in dettaglio la storia del genocidio, con fotografie, documenti storici e testimonianze che offrono un quadro commovente degli eventi di quell’epoca. Tsitsernakaberd è un luogo di riflessione e di ricordo, visitato ogni anno da leader mondiali e da numerosi visitatori, che piantano alberi in segno di rispetto per le vittime.
Il Matenadaran, ufficialmente noto come l'Istituto Mashtots di Ricerca sui Manoscritti Antichi, è una delle istituzioni culturali più importanti di Erevan. Fondato nel 1959, questo museo e centro di ricerca ospita oltre 17.000 manoscritti armeni antichi, oltre a una vasta collezione di manoscritti greci, arabi e persiani.
Tra i documenti conservati al Matenadaran ci sono antichi testi religiosi, filosofici, storici e scientifici, che testimoniano l’importanza della scrittura e della cultura nella storia armena. Il Matenadaran non è solo un museo, ma anche un istituto attivo nella conservazione e nello studio di testi antichi, con un ruolo centrale nella preservazione del patrimonio culturale armeno.
Il Monumento all'Amicizia Armenia-Russia è un simbolo dell'antica relazione tra i due paesi, eretto per celebrare il forte legame diplomatico e culturale che li unisce. Erevan è stata a lungo sotto l'influenza russa e sovietica, e questo monumento riflette l'importanza di questa collaborazione storica, evidenziando anche i valori condivisi dai due popoli. La struttura si trova su una collina che offre una vista spettacolare sul fiume Hrazdan e sul paesaggio circostante.
Il Giardino Botanico di Erevan è un’oasi verde nel cuore della città, che ospita una vasta collezione di piante native e esotiche. Questo spazio è ideale per chi desidera scoprire la flora dell’Armenia e di altre parti del mondo. Il giardino è particolarmente piacevole durante la primavera e l’estate, quando la vegetazione è rigogliosa e le numerose specie floreali colorano il paesaggio.
Situato su una collina a nord di Erevan, il Parco della Vittoria è un altro grande spazio verde con splendide vedute panoramiche sulla città e sul Monte Ararat. Il parco è anche noto per la sua statua della Madre Armenia, un simbolo della forza del popolo armeno. Questo monumento sovrasta il Museo della Grande Guerra Patriottica, che racconta il contributo degli armeni durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kond è uno dei quartieri più antichi di Erevan e offre un interessante contrasto con la modernità della capitale. Le sue strade strette e tortuose, insieme alle case tradizionali in pietra, offrono una visione del passato della città. Questo quartiere, ancora in gran parte autentico, è un tesoro nascosto per chi desidera esplorare un lato più tradizionale di Erevan.
Il centro di Erevan ha subito una significativa trasformazione negli ultimi decenni, con la costruzione di moderni edifici residenziali, hotel e centri commerciali. La zona circostante la Cascata e Piazza dell'Opera è particolarmente rinomata per i suoi caffè alla moda, ristoranti raffinati e boutique. Nonostante la modernità, il distretto conserva una certa atmosfera rilassata, dove è possibile passeggiare.
Erevan ha una lunga tradizione industriale, ereditata dal periodo sovietico, quando la città era un importante centro per la produzione di alluminio, gomma sintetica, pneumatici e vari prodotti chimici e macchinari. L'industria manifatturiera continua a giocare un ruolo cruciale nell’economia della città, con settori importanti come la metallurgia, la produzione di materiali edili e l'industria alimentare.
L'Armenia non ha risorse energetiche significative come petrolio o gas naturale, ma ha investito molto nello sviluppo delle sue infrastrutture energetiche, soprattutto nel settore idroelettrico e nucleare. Erevan ospita numerose centrali idroelettriche lungo il fiume Hrazdan, che soddisfano parte delle esigenze energetiche della città e del paese. Inoltre, la centrale nucleare di Metsamor, situata a breve distanza dalla capitale, fornisce una parte significativa dell'elettricità del paese.
Il settore dei servizi, compreso il commercio al dettaglio e all’ingrosso, è uno dei più dinamici dell’economia di Erevan. La città ospita numerosi centri commerciali e mercati tradizionali, come il famoso Mercato del GUM, che offre una varietà di prodotti locali, dagli alimenti agli artigianati.
Il turismo sta diventando una delle principali fonti di reddito per la capitale. Erevan attrae ogni anno un numero crescente di visitatori, grazie al suo patrimonio culturale, ai monumenti storici e alla crescente popolarità del turismo in Armenia. Il governo ha investito notevolmente nello sviluppo delle infrastrutture turistiche, inclusi nuovi hotel, ristoranti e attrazioni culturali.
Erevan, come capitale dell’Armenia, è considerata una delle città più sicure dell'intera regione caucasica. Il livello di criminalità è relativamente basso rispetto ad altre capitali mondiali, e i turisti in generale possono muoversi tranquillamente sia di giorno che di notte. Nonostante ciò, è sempre consigliabile adottare alcune precauzioni di base, come in qualsiasi altra città del mondo.
Il centro di Erevan, che comprende aree come Piazza della Repubblica, la Cascata e Piazza dell’Opera, è generalmente molto sicuro. Questi quartieri sono ben sorvegliati, grazie alla presenza delle forze dell’ordine e alla frequente affluenza di residenti e turisti.
Anche se Erevan è generalmente sicura, ci sono alcune aree della città, soprattutto periferiche, che è meglio evitare, in particolare di notte. I quartieri meno centrali possono avere infrastrutture meno sviluppate e un livello di sicurezza più basso, con episodi occasionali di criminalità, come piccoli furti o scippi. Inoltre, è sempre consigliabile evitare di passeggiare da soli in zone isolate durante la notte. Anche se gli atti di violenza sono rari, seguire le comuni misure di sicurezza può evitare spiacevoli inconvenienti.
PREFISSO TELEFONICO DI EREVAN
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