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La florida situazione economica del piccolo sultanato dipende dalle ingenti risorse di petrolio e di gas naturale che garantiscono al Paese una bilancia commerciale fortemente attiva. A Lumut è stato costruito un impianto per la liquefazione del gas naturale. Meno rilevanti sono gli altri settori economici: la superficie coltivata è irrisoria e quindi il fabbisogno alimentare è garantito da massicce importazioni. Si producono riso, banane, agrumi, manioca e palme da cocco. Lo sfruttamento del patrimonio forestale procura discrete quantità di legname e di caucciù. Il governo, per diversificare l'economia, ha indirizzato gli interventi verso i settori manifatturiero e finanziario. Le esportazioni, sono dirette soprattutto verso il Giappone e in minor misura verso gli Stati Uniti, Singapore e Malaysia; manufatti alimentari e prodotti chimici vengono importati da Singapore, dal Giappone, dal Regno Unito e dalla Malaysia.