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Storia di Pechino



Pechino, l'attuale capitale della Cina, è una città con una storia millenaria che riflette le trasformazioni politiche, culturali e sociali del paese. Dal suo ruolo come antica roccaforte difensiva, alla sua evoluzione come capitale imperiale, Pechino ha vissuto numerosi periodi di splendore, distruzione e rinascita.

I Primi Insediamenti: Da Chi a Yen (XII-III secolo a.C.)

La storia di Pechino inizia nel XII secolo a.C. con il piccolo insediamento di Chi, situato nell'area dell'attuale città. Questo primitivo villaggio si sviluppò grazie alla sua posizione strategica, che lo rendeva un punto cruciale per il controllo delle vie di comunicazione nella Cina settentrionale. Tuttavia, nel III secolo a.C., Chi fu distrutto. La città fu poi ricostruita con il nome di Yen, diventando un importante centro politico e militare della regione.

Durante questo periodo, Pechino era già riconosciuta come un punto chiave per la difesa contro le invasioni provenienti dalle tribù nomadi del nord. Questa caratteristica avrebbe continuato a influenzare la sua storia nei secoli successivi, definendone il ruolo come baluardo della Cina settentrionale.

Le Dinastie Sui e Tang: Yuzhou e la Rilevanza Strategica (589-907 d.C.)

Con l'avvento delle dinastie Sui (589-618) e Tang (618-907), la città fu conosciuta come Yuzhou. Durante questo periodo, Pechino consolidò la sua importanza come centro militare e amministrativo. La sua posizione strategica la rese un punto di difesa vitale contro le incursioni dei Khitani, un popolo nomade della Manciuria.

Le dinastie Sui e Tang introdussero importanti sviluppi nella regione, tra cui la costruzione di canali e strade che migliorarono le comunicazioni e il commercio. Tuttavia, la città non era ancora la capitale dell'impero cinese, bensì serviva come un'importante base difensiva per proteggere il cuore dell'impero.

La Dinastia Liao e la Dinastia Jīn: Da Yanjing a Nanjing (947-1215)

Nel 946, la città fu conquistata dalla dinastia Liao, che la elevò a capitale meridionale del loro regno. Durante questo periodo, la città fu conosciuta come Yanjing. La dinastia Liao (947-1125) era di origine Khitana e governò la Cina settentrionale, portando con sé influenze culturali e architettoniche che arricchirono la città.

Successivamente, la dinastia Jīn conquistò la città e la ribattezzò Nanjing ("Capitale del Sud"), nonostante si trovasse nella parte settentrionale della Cina. Durante il periodo Jīn, Pechino cominciò a prendere forma come una vera e propria città fortificata, con mura di difesa e un’urbanistica pianificata.

L'Invasione Mongola e la Dinastia Yuan: Dalla Distruzione alla Rinascita (1215-1368)

Nel 1215, la città subì una devastante distruzione per mano delle armate di Gengis Khan. L'invasione mongola portò caos e rovina, ma segnò anche l'inizio di un nuovo capitolo per Pechino. Dopo la conquista, i Mongoli ricostruirono la città sotto la guida di Qubilay Khan, nipote di Gengis Khan, che la ribattezzò Kanbalik (anche noto come Cambaluc da Marco Polo).

Durante il periodo della dinastia Yuan (1271-1368), Pechino divenne la capitale dell'impero mongolo e uno dei centri urbani più importanti al mondo. La città fu progettata secondo un piano urbanistico avanzato, con ampie strade e palazzi grandiosi. Questo periodo segnò l'inizio della trasformazione di Pechino in una capitale cosmopolita, con un mix di culture e influenze straniere che arricchirono il suo tessuto sociale e architettonico.

La Dinastia Ming: Da Peiping a Pechino (1368-1644)

Con la caduta della dinastia Yuan e l'ascesa dei Ming nel 1368, la capitale fu trasferita a Nanchino, e Pechino fu ribattezzata Peiping ("Pace del Nord"). Tuttavia, nel 1421, l'imperatore Yongle decise di riportare la capitale a Pechino, e la città fu ribattezzata Peking ("Capitale del Nord"). Questo trasferimento segnò l'inizio di una nuova era di prosperità per la città.

Durante la dinastia Ming, Pechino fu ricostruita e fortificata. Furono costruite le maestose mura della città, la Città Proibita e i grandi templi. La Città Proibita, in particolare, divenne il simbolo del potere imperiale e il centro della vita politica e culturale della Cina. La città si espanse notevolmente e divenne un importante centro commerciale, con mercati e quartieri specializzati.

La Dinastia Qing e il Periodo Manciù (1644-1912)

La dinastia Qing (1644-1912) prese il controllo della Cina dopo aver sconfitto i Ming, stabilendo la propria capitale a Pechino. Durante questo periodo, la città continuò a prosperare e a svilupparsi come il centro dell'impero cinese. I Qing apportarono ulteriori sviluppi architettonici e culturali alla città, arricchendo il paesaggio urbano con nuovi templi, palazzi e giardini, tra cui il famoso Palazzo d'Estate.

Tuttavia, Pechino dovette affrontare anche momenti di crisi. Nel 1860, durante la Seconda Guerra dell'Oppio, la città fu occupata dalle truppe franco-inglesi, che saccheggiarono e incendiarono il Palazzo d'Estate. Successivamente, nel 1900, la città fu nuovamente invasa da una coalizione internazionale durante la Rivolta dei Boxer, una ribellione contro l'influenza straniera in Cina. Dopo un assedio durato diverse settimane, Pechino cadde nelle mani delle forze internazionali, e la successiva pace del 1901 sancì la presenza militare straniera in città fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il XX Secolo: Dalla Caduta dell’Impero alla Repubblica Popolare (1912-oggi)

Nel 1912, la dinastia Qing fu rovesciata, segnando la fine del dominio imperiale in Cina e la nascita della Repubblica di Cina. Durante questo periodo turbolento, Pechino vide il trasferimento della capitale a Nanchino nel 1928 e assunse nuovamente il nome di Peiping ("Pace del Nord"). Nel 1937, la città fu occupata dalle forze giapponesi durante la Seconda Guerra Sino-Giapponese, un periodo segnato da difficoltà e sofferenze per la popolazione.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta dei giapponesi, Pechino fu liberata. Nel 1949, Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese dal balcone della Porta Tiananmen. La città fu designata nuovamente come capitale del nuovo stato socialista e riprese il nome di Pechino. Da quel momento, Pechino divenne il centro politico, culturale ed economico della Cina comunista.

Pechino Oggi: Simbolo della Modernità e della Tradizione

Oggi, Pechino è una metropoli globale, che unisce in sé millenni di storia e modernità. La città ha visto una rapida modernizzazione, con la costruzione di grattacieli, infrastrutture all'avanguardia e lo sviluppo di un'economia dinamica. Tuttavia, Pechino conserva anche le tracce del suo glorioso passato, visibili nei suoi monumenti storici, nei quartieri tradizionali (hutong) e nei suoi templi.

La storia di Pechino è un viaggio attraverso le diverse epoche della Cina, dalla sua antica origine come avamposto strategico, attraverso i periodi di splendore imperiale, fino alla sua trasformazione in una capitale moderna. Questo intreccio di passato e presente rende Pechino una delle città più affascinanti e ricche di storia del mondo.


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