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Storia dell'Ungheria




La Storia dell'Ungheria: Dalle Origini ai Giorni Nostri

Dai suoi inizi con i Magiari, passando per le invasioni tartare e turche, fino alle lotte per l'indipendenza e le sfide del XX secolo, l'Ungheria ha attraversato periodi di splendore e difficoltà.

Le Origini e la Dinastia degli Árpád

I Magiari e l'Inizio dello Stato Ungherese

I Magiari, un popolo di origine ugro-finnica, migrarono dalle regioni caucasiche verso la pianura pannonica alla fine del IX secolo. Guidati dal loro capo Árpád, fondarono quello che sarebbe diventato lo Stato magiaro, noto anche come Ungheria. Árpád e i suoi successori stabilirono le basi di un regno che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla storia dell'Europa centrale.

La Conversione al Cristianesimo

Sotto la dinastia degli Árpád, e in particolare durante il regno di Stefano I (997-1038), i Magiari si convertirono al cristianesimo. Stefano, successivamente canonizzato come Santo Stefano, organizzò lo Stato sul modello delle monarchie occidentali, fondando diocesi e monasteri, e consolidando il potere reale. Questo periodo segnò l'inizio di una nuova era per l'Ungheria, che si integrò sempre più con l'Europa cristiana.

Lotte Interne e Invasioni Tartare

Per circa due secoli, l'Ungheria fu teatro di lotte interne tra la nobiltà terriera e il re, che cercava di imporre la sua autorità assoluta. Nel 1240, l'Ungheria subì una delle tante disastrose invasioni: i Tartari, sotto il comando di Batu Khan, devastarono il paese, causando enormi perdite umane e materiali. Tuttavia, l'Ungheria riuscì a riprendersi lentamente e continuò a svilupparsi sotto la guida della dinastia Árpád.

L'Ungheria Angioina e l'Ascesa di Mattia Corvino

La Dinastia Angioina

Al principio del XIV secolo, dopo una lunga lotta tra vari pretendenti al trono, Carlo I d'Angiò, nipote del re di Napoli, fu eletto re d'Ungheria. Sotto la dinastia angioina, l'Ungheria espanse i suoi confini, includendo la Polonia e la Dalmazia. Questo periodo fu caratterizzato da una crescente influenza e potenza regionale, che pose l'Ungheria al centro delle dinamiche politiche dell'Europa centrale.

Giovanni Hunyadi e la Minaccia Turca

Nel XV secolo, l'avanzata dell'Impero Ottomano rappresentava una minaccia crescente per l'Ungheria. Giovanni Hunyadi, un grande condottiero magiaro, si distinse per le sue vittorie contro i Turchi, riuscendo a fermarli oltre i confini del paese. La sua figura divenne leggendaria, simbolo della resistenza ungherese contro l'invasione musulmana.

Il Regno di Mattia Corvino

Nel 1458, la Dieta di Buda elesse re il figlio minore di Giovanni Hunyadi, Mattia, noto col nome di Mattia Corvino. Durante il suo regno, l'Ungheria attraversò un lungo periodo di splendore e pace. Mattia Corvino fu un sovrano illuminato, patrono delle arti e delle scienze, che trasformò Buda in un centro culturale di rilievo europeo.

Le Invasioni Turche e la Dominazione Asburgica

La Caduta di Buda e l'Occupazione Turca

Dopo la morte di Mattia Corvino, l'Ungheria cadde in un periodo di instabilità politica, con lotte tra i nobili per il controllo del trono. I Turchi approfittarono della situazione e, nel 1541, presero la capitale Buda, iniziando un'occupazione che avrebbe devastato il paese per oltre un secolo. Gli Ottomani compirono massacri e devastazioni, trasformando l'Ungheria in un campo di battaglia.

La Liberazione dagli Asburgo

Nel XVII secolo, i sovrani della dinastia degli Asburgo riuscirono a liberare l'Ungheria dal giogo ottomano. Tuttavia, per i Magiari, questa liberazione fu relativa, poiché dovettero sottomettersi ai nuovi dominatori. Gli Asburgo imposero un governo autoritario e assolutista, che limitò le libertà e i diritti della nobiltà ungherese.

Le Riforme del XVIII Secolo e i Motivi Rivoluzionari

Le Riforme degli Asburgo

Nel XVIII secolo, gli Asburgo introdussero alcune riforme seguendo le teorie sociali dell'epoca, cercando di modernizzare l'amministrazione e migliorare le condizioni di vita della popolazione. Tuttavia, queste riforme ebbero un impatto limitato, poiché il governo rimaneva fortemente centralizzato e autoritario.

I Motivi Rivoluzionari del XIX Secolo

Il XIX secolo fu un periodo di grandi cambiamenti in Europa, segnato dai moti rivoluzionari che si diffusero dalla Francia all'Italia e oltre. In Ungheria, il poeta Alessandro Petőfi e il patriota Luigi Kossuth guidarono le lotte per l'autonomia e l'indipendenza. Dopo lunghe battaglie, l'Ungheria riuscì a ottenere una certa autonomia, pur rimanendo unita all'Austria nella persona del sovrano.

Dalla Prima Guerra Mondiale alla Repubblica

La Prima Guerra Mondiale

Durante la Prima Guerra Mondiale, l'Ungheria combatté al fianco dell'Austria come parte della Duplice Monarchia austro-ungarica. La fine della guerra segnò la fine di questa unione, con la dissoluzione dell'impero e la nascita di nuove entità nazionali.

La Nascita della Repubblica Ungherese

Il 16 novembre 1918, l'Ungheria proclamò la Repubblica, segnando un nuovo inizio nella sua storia. Tuttavia, il trattato di pace concluso a Parigi comportò significative perdite territoriali per l'Ungheria, che dovette cedere la Slovacchia e la Rutenia alla Cecoslovacchia, la Transilvania e il Banato occidentale alla Romania, la Croazia e la Slavonia alla Jugoslavia, e Fiume all'Italia. Queste perdite causarono un profondo risentimento e instabilità politica nel nuovo stato ungherese.

L'Ungheria tra le Due Guerre

Tra le due guerre mondiali, l'Ungheria cercò di recuperare parte dei territori perduti, avvicinandosi alle potenze dell'Asse, Germania e Italia. Questo periodo vide un'alleanza strategica con questi paesi, che portò a notevoli ampliamenti territoriali tra il 1938 e il 1941. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale ebbe conseguenze disastrose per l'Ungheria, che subì l'invasione prima delle truppe tedesche e poi di quelle sovietiche, riportando i confini alle posizioni precedenti alla guerra.

L'Ungheria nel Secondo Dopoguerra

L'Occupazione Sovietica e il Regime Comunista

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Ungheria cadde sotto l'influenza sovietica e nel 1949 fu proclamata la Repubblica Popolare d'Ungheria, un regime comunista allineato con l'Unione Sovietica. Questo periodo fu caratterizzato da repressione politica, nazionalizzazioni forzate e collettivizzazione delle terre, che causarono gravi difficoltà economiche e sociali.

La Rivoluzione del 1956

Uno degli eventi più significativi del dopoguerra fu la Rivoluzione ungherese del 1956, una rivolta popolare contro il regime comunista e l'influenza sovietica. Sebbene inizialmente avesse successo, la rivoluzione fu brutalmente repressa dalle truppe sovietiche, e il paese rimase sotto il controllo comunista fino alla fine degli anni Ottanta.

La Caduta del Comunismo e l'Ungheria Moderna

La Transizione Democratica

Alla fine degli anni Ottanta, il regime comunista iniziò a indebolirsi, e nel 1989 l'Ungheria avviò una transizione verso la democrazia multipartitica. Questo processo culminò con le elezioni libere del 1990, che portarono alla formazione di un governo democraticamente eletto e alla fine del dominio comunista.

L'Ungheria nell'Unione Europea

Nel 2004, l'Ungheria entrò a far parte dell'Unione Europea, segnando un importante passo verso l'integrazione europea e la modernizzazione del paese. L'adesione all'UE ha portato significativi benefici economici, ma anche nuove sfide politiche e sociali.

Sfide e Prospettive Future

Oggi, l'Ungheria affronta una serie di sfide interne ed esterne, tra cui la gestione dell'economia, la questione dei diritti umani e la politica migratoria. Tuttavia, il paese continua a giocare un ruolo importante nell'Europa centrale e orientale, con una ricca eredità storica che continua a influenzare la sua identità nazionale.


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