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La Calabria, collocata all’estremità meridionale dell’Italia, considerata una "penisola nella penisola", questa regione si estende tra due mari, il Tirreno e lo Ionio, creando una straordinaria varietà di paesaggi.
Il territorio calabrese si distingue per una conformazione prevalentemente montuosa e collinare. Le montagne, che occupano oltre il 42% della superficie regionale, appartengono alla catena dell’Appennino Lucano e Calabro. Tra i massicci principali, il Pollino svetta con i suoi 2.271 metri di altitudine, seguito dalla Serra Dolcedorme (2.267 m) e dal Montalto, la cima più alta dell’Aspromonte, che raggiunge i 1.956 metri.
Situato nella parte centrale della regione, l’altopiano della Sila rappresenta una delle aree naturali più affascinanti del sud Italia. Diviso in tre zone principali, la Sila Greca, la Sila Grande e la Sila Piccola, questo altopiano si caratterizza per un paesaggio che ricorda le Alpi.
La Sila ospita alcune delle riserve naturali più importanti d’Italia, come il Parco Nazionale della Sila, che tutela la biodiversità locale e offre opportunità per escursioni e attività all’aperto. I laghi artificiali, come il Lago Arvo, il Lago Ampollino e il Lago Cecita.
Nella punta estrema della regione si trova l’Aspromonte. Tra le sue cime, il già citato Montalto è il punto più alto, da cui si può ammirare uno spettacolare panorama che spazia dal Mar Ionio al Mar Tirreno.
Le colline calabresi, che costituiscono una porzione significativa del territorio, rappresentano l'unione tra le montagne e le coste. Questo paesaggio collinare si distingue per le sue distese di uliveti, agrumeti e vigneti.
Con i suoi 738 km di costa, la Calabria offre un patrimonio marino tra i più vari d’Italia. Sul versante tirrenico, le coste si presentano prevalentemente rocciose e frastagliate, caratterizzate da alte scogliere, insenature nascoste e spiagge di ciottoli. Qui si trovano località, come Tropea e il Golfo di Sant’Eufemia.
Il versante ionico, invece, si distingue per le sue lunghe spiagge di sabbia. Tra le mete più suggestive il Golfo di Squillace e Capo Colonna.
Nella parte settentrionale della regione scorrono i fiumi più ricchi d’acqua, per le precipitazioni discretamente ricche sui rilievi e per la struttura calcarea degli stessi, che alimentano copiose sorgenti. Sono però fiumi brevi, che scorrono lungo i ripidi versanti e ben presto si gettano in mare. Il Crati scende dalla Sila, tocca Cosenza, dove riceve il Busento; è poi alimentato dalle acque che provengono dalla Catena Paolana e dal Pollino e infine sfocia nello Ionio, dopo aver attraversato la Piana di Sibari. Anch’esso, come tutti i corsi d'acqua della regione, alterna i lunghi periodi di magra estiva alle rovinose piene invernali.Il Neto è l’altro fiume, ancora più irregolare nella portata, che abbia una certa importanza fra quelli del versante ionico. Sfociano nel mar Tirreno il Savuto e l’Amato, che pure scendono dalla Sila. Numerosi sono in tutta la regione, ma specialmente nella sua sezione meridionale, i torrenti, detti fiumare, ripidi e incassati fra gole nel tratto montano e dagli ampi alvei ciottolosi nel loro basso corso, generalmente poveri d’acqua o asciutti addirittura, ma violentissimi nei periodi di piena.
Nella regione mancano i laghi naturali; fra quelli artificiali sono importanti, in quanto regolatori dei corsi d’acqua e usati per alimentare centrali idroelettriche, i laghi di Ampollino, di Cecita o Mucone, di Arvo, nella Sila, che con le loro sponde tortuose e ricche di vegetazione danno grande bellezza al paesaggio.
La Calabria, posizionata al centro del Mediterraneo e caratterizzata da una conformazione territoriale unica, presenta un clima che varia significativamente a seconda della vicinanza al mare e dell'altitudine. Le zone costiere godono di un clima tipicamente mediterraneo, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche. Le temperature medie annue si aggirano tra i 16 e i 18 °C, rendendo queste aree piacevoli per gran parte dell’anno. Tuttavia, addentrandosi verso l’entroterra e aumentando l'altitudine, il clima diventa progressivamente più continentale. Sui rilievi montuosi e sugli altopiani, come la Sila e l’Aspromonte, le temperature medie annuali scendono notevolmente, arrivando a circa 7-8 °C sopra gli 800 metri.
Le precipitazioni sono distribuite in modo irregolare sia a livello stagionale che geografico. Mentre l’inverno è generalmente piovoso, l’estate è caratterizzata da lunghi periodi di siccità. Il versante tirrenico, grazie all'esposizione ai venti umidi provenienti dal mare, registra livelli di piovosità più elevati rispetto al versante ionico. Le zone montane interne, come le Serre e l’Aspromonte, ricevono le precipitazioni maggiori, con valori che possono superare i 1500-2000 mm annui. Al contrario, le aree costiere ioniche e la valle del Crati sono tra le più aride, con precipitazioni che difficilmente superano i 400-500 mm all’anno. In inverno, le montagne calabresi spesso si ricoprono di neve. Le nevicate sono frequenti soprattutto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio.
La Calabria, grazie alla sua conformazione geografica e alla diversità climatica, offre un ambiente ricco di biodiversità, che varia dalle coste ai rilievi montani. La flora è caratterizzata da una stratificazione che riflette la varietà del territorio. Nelle aree costiere predomina la macchia mediterranea, con specie come lentisco, rosmarino, cisto e ginestra, che creano un paesaggio di colori vivaci e profumi intensi. Sui versanti collinari, si incontrano boschi di querce, castagni e alberi da frutto, che costituiscono un ambiente ideale per numerose specie animali.
A partire dai 1000 metri di altitudine, il paesaggio si trasforma. Le foreste di faggi, pini larici e abeti bianchi dominano gli altopiani della Sila e dell’Aspromonte. In queste zone, si trovano anche praterie e radure che ospitano una flora erbacea tipica delle alte quote.
La fauna calabrese riflette la diversità degli ecosistemi locali. Nelle zone montane e boscose si possono ancora avvistare il lupo appenninico, insieme a cinghiali, volpi, donnole e martore. Le foreste sono animate da una varietà di uccelli, tra cui il picchio nero, il falco pellegrino e l’aquila reale, oltre a gufi e civette che popolano i cieli notturni.
Anche le aree costiere e lacustri ospitano una fauna variegata, con anfibi e rettili adattati a climi più miti. I laghi della Sila e i corsi d'acqua montani sono rifugio per diverse specie di pesci e anfibi, contribuendo alla ricchezza ecologica della regione. La tutela di questa biodiversità è essenziale per garantire che la Calabria rimanga una terra di bellezza incontaminata e risorsa naturale preziosa.