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Lazio Feste e folklore




Il Lazio è una regione italiana ricca di storia e tradizioni, dove il folklore continua a vivere, sebbene con qualche perdita nel corso dei secoli. Se le antiche tradizioni popolari di Roma sono ormai un lontano ricordo, i piccoli centri della provincia laziali mantengono vivi riti, feste e sagre che affondano le loro radici nella cultura contadina e religiosa.

La Tradizione Folkloristica del Lazio: Un Patrimonio da Riscoprire

Il patrimonio folcloristico del Lazio ha subito nel tempo un impoverimento, soprattutto a Roma, dove celebrazioni un tempo iconiche sono oggi praticamente scomparse. Per esempio, la famosa "corsa dei barberi", che un tempo attraversava la città da piazza del Popolo a piazza Venezia, è ormai solo un ricordo. Anche il popolare “saltarello” – una danza tradizionale di origine antica – è quasi dimenticato, così come l'usanza di cantare stornelli per le vie della capitale, sopravvissuta oggi solo in alcune osterie del quartiere Trastevere.

Ma se Roma ha perso parte della sua identità folcloristica, il Lazio rurale mantiene vive queste tradizioni, che si manifestano in una successione di feste popolari e sagre paesane, ciascuna con un carattere unico e pittoresco. Vediamo alcune delle celebrazioni più rappresentative di questa regione.

Feste Invernali: L'Inizio dell'Anno con S. Sisto e S. Mauro

Il calendario delle feste nel Lazio inizia già dai primi giorni di gennaio, con la festa di San Sisto ad Alatri, il 5 gennaio. Questo rito ha origini antiche e coinvolge la comunità in celebrazioni religiose e festeggiamenti popolari che rievocano le tradizioni contadine locali.

Segue la festa di San Mauro a Canterano, una celebrazione che si tiene poco dopo, a metà gennaio, e che richiama pellegrini da tutto il Lazio. Queste festività invernali hanno spesso legami con riti propiziatori per la nuova stagione agricola.

Febbraio: La Candelora e i Riti della Luce

Febbraio è il mese della Candelora, una festa che si celebra in molti centri del Lazio per commemorare la Presentazione al Tempio di Gesù. Questa ricorrenza segna simbolicamente la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, con processioni che illuminano i borghi e le chiese. In alcune comunità, le candele benedette della Candelora sono conservate per tutto l’anno, come simbolo di protezione contro le calamità naturali e come augurio di abbondanza.

Le Sagre di Primavera: Dalla Sagra del Carciofo alla Festa dell’Infiorata

La primavera nel Lazio è il periodo delle sagre, che celebrano i prodotti tipici del territorio e uniscono tradizione e gastronomia in un’atmosfera festosa.

Una delle più famose è la Sagra del Carciofo a Ladispoli, che si tiene ogni anno nel mese di aprile. Durante questa festa, la cittadina si anima di bancarelle e stand gastronomici dove il carciofo viene celebrato come protagonista della cucina locale.

A giugno, la città di Genzano ospita l’Infiorata, una manifestazione spettacolare durante la quale le strade vengono decorate con tappeti di petali di fiori disposti in modo da creare immagini e motivi che celebrano il repertorio sacro e profano. Questa tradizione, di grande impatto visivo e simbolico, affonda le sue radici in antichi riti legati alla fertilità e alla celebrazione della natura.

Riti e Pellegrinaggi Estivi: La Festa "De Noantri" a Trastevere e il Pianto delle Zitelle

L’estate porta con sé alcune delle celebrazioni più suggestive e sentite, come la festa "de Noantri", che si tiene a Trastevere tra il 19 e il 26 luglio. Questa festa, ritenuta in parte erede di un’antichissima celebrazione della dea Fortuna, vede i trasteverini riunirsi per onorare la Madonna del Carmine, con processioni, canti, danze e spettacoli.

Un altro rito tradizionale è il pellegrinaggio al Santuario della Trinità sul Monte Autore, situato a oltre 1300 metri di altezza. Questa marcia, che si svolge nel periodo estivo, culmina in un antico rito chiamato "pianto delle zitelle", una tradizione unica e toccante in cui le giovani donne partecipano a un canto di devozione e speranza.

L’Autunno tra Feste del Vino e Processioni

Con l’arrivo dell’autunno, il Lazio celebra la vendemmia e i suoi frutti con una serie di sagre dedicate al vino e alle castagne. Tra le più conosciute vi è la Festa dell’Uva a Marino, in cui le strade si riempiono di musica e bancarelle, e il vino scorre letteralmente dalle fontane del paese. Queste celebrazioni autunnali sono una testimonianza della profonda connessione tra il Lazio e la sua tradizione vitivinicola, che si perde nei secoli.

Antichi Mestieri e Artigianato Laziale

Il folklore del Lazio è rappresentato non solo dalle sue feste, ma anche dall’artigianato locale, che conserva antiche tecniche e tradizioni. Tra gli oggetti più tipici vi sono le brocche di Pontecorvo, prodotte secondo tecniche tradizionali di lavorazione della ceramica. Anche il rame è lavorato artigianalmente in città come Palestrina e Sora, dove si realizzano oggetti decorativi e utensili per la cucina.

L’artigianato laziale include anche il ricamo, particolarmente apprezzato per la sua raffinatezza, e le ciocie, tipiche calzature dei pastori, che sono simbolo della tradizione della Ciociaria, una subregione del Lazio.

Costumi Tradizionali: Tra Nostalgia e Rievocazioni

Un tempo, i costumi popolari erano parte integrante delle festività laziali. Oggi, sono visibili solo in occasioni speciali, come le rievocazioni storiche. Gli uomini indossavano calzoni corti e aderenti sotto panciotti colorati, mentre le donne sfoggiavano gonne svolazzanti e bustini rigidi, con fazzoletti inamidati fissati sul capo. Un esempio di abbigliamento tradizionale ancora presente è quello delle donne di Nettuno, che richiama il gusto saraceno e viene esibito in rarissime occasioni, mantenendo viva una memoria culturale e visiva del passato.

Un Patrimonio Culturale da Valorizzare

Il folklore del Lazio rappresenta un prezioso patrimonio culturale che, seppur ridimensionato, continua a vivere nelle feste, nelle sagre e nell’artigianato. Queste tradizioni, tramandate di generazione in generazione, costituiscono un ponte tra il passato e il presente, un legame che unisce le comunità locali e rafforza il senso di appartenenza a una cultura antica e affascinante.


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