Articoli Kiribati
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Kiribati, un remoto arcipelago situato nel cuore dell’Oceano Pacifico, ha una storia unica, che riflette la sua posizione geografica strategica e il suo sviluppo socio-politico. Dalle prime esplorazioni europee alle battaglie cruciali della Seconda Guerra Mondiale, fino all'indipendenza e ai moderni problemi climatici, Kiribati ha percorso un lungo cammino.
Prima dell'arrivo degli europei, le isole che oggi costituiscono Kiribati erano abitate da popoli di origine austronesiana, i quali si stabilirono nell'arcipelago circa 2.000 anni fa. Le comunità erano prevalentemente composte da pescatori e agricoltori che vivevano in simbiosi con l'oceano e la terra. La vita sulle isole era regolata da un sistema tribale, in cui i clan e le famiglie estese formavano la base della società. Le isole erano suddivise tra diversi clan che avevano un sistema di governo decentralizzato.
Il folklore e la mitologia tradizionale sono ricchi di racconti legati agli dei del mare e della natura, riflettendo la stretta connessione degli abitanti con il loro ambiente. Questi racconti si trasmettevano di generazione in generazione attraverso narrazioni orali, canzoni e danze, molte delle quali sono ancora praticate nelle cerimonie moderne.
Il contatto di Kiribati con il mondo occidentale iniziò relativamente tardi rispetto ad altre parti del Pacifico. Il primo avvistamento documentato delle Isole Gilbert (ora parte di Kiribati) fu nel 1769, quando furono scoperte dall’esploratore britannico John Byron. Tuttavia, il nome attuale delle isole deriva da un altro esploratore britannico, Thomas Gilbert, che le visitò nel 1788 durante un viaggio attraverso il Pacifico. Le isole vennero dunque chiamate "Isole Gilbert" in suo onore.
Nel corso del XIX secolo, l'arcipelago divenne un punto di scalo per balenieri, commercianti e missionari, portando cambiamenti significativi nelle abitudini e nelle credenze locali. La presenza europea introdusse nuove malattie, cambiò i sistemi sociali tradizionali e portò alla diffusione del cristianesimo, che ebbe un impatto duraturo sulla cultura e la religione delle isole.
Con l’aumento degli interessi commerciali e strategici nella regione, la Gran Bretagna prese il controllo delle Isole Gilbert ed Ellice nel 1892, formando un protettorato. Le due isole furono amministrate insieme fino a quando non divennero una colonia della corona britannica nel 1915, consolidando il dominio britannico sull’arcipelago.
Nel corso degli anni, altre isole si aggiunsero alla colonia, ampliando il territorio sotto il controllo britannico. Tra queste, spiccano le isole Ocean (1916), l'isola di Christmas (1919) e il gruppo delle isole Phoenix (1937). Sebbene queste aggiunte aumentarono il territorio e le risorse della colonia, la vita quotidiana delle comunità locali rimase largamente influenzata dalle loro tradizioni, anche se gradualmente si iniziò a vedere l'impatto della colonizzazione in aspetti come l'istruzione e l'economia.
La Seconda Guerra Mondiale ebbe un impatto devastante su Kiribati, trasformando l’arcipelago in un teatro di battaglia cruciale per il controllo del Pacifico. Nel 1941, le forze giapponesi occuparono le isole, stabilendo basi militari su diverse isole, tra cui Tarawa. La battaglia più famosa avvenne proprio qui, nel novembre del 1943, quando le forze statunitensi lanciarono un assalto su larga scala per riconquistare Tarawa dai giapponesi.
La battaglia di Tarawa, una delle più violente dell'intero conflitto, segnò un punto di svolta nella campagna del Pacifico. Durò solo quattro giorni, ma vide intense operazioni anfibie e feroci combattimenti corpo a corpo. La riconquista dell'isola da parte degli americani costò la vita a migliaia di soldati da entrambe le parti. I resti di quei giorni, tra cui bunker, relitti di carri armati e altri manufatti militari, sono ancora visibili oggi su Tarawa, e rappresentano un forte richiamo alla storia bellica di Kiribati.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, le Isole Gilbert ed Ellice rimasero sotto il controllo britannico, ma il desiderio di autonomia e autodeterminazione iniziò a crescere. Il periodo post-bellico portò cambiamenti significativi, tra cui lo sviluppo di un'istruzione formale e l’espansione dei servizi sanitari.
Tuttavia, le tensioni tra le Isole Gilbert e le Isole Ellice cominciarono a emergere. Le due comunità avevano culture e lingue diverse, e le divergenze portarono alla separazione politica. Nel 1975, le Isole Ellice ottennero l’indipendenza e divennero lo stato sovrano di Tuvalu, mentre le Isole Gilbert continuarono il loro cammino verso l'indipendenza, che fu raggiunta il 12 luglio 1979.
Al momento dell’indipendenza, il nuovo stato sovrano assunse il nome di Kiribati, un adattamento fonetico del nome "Gilbert" nella lingua locale. Kiribati divenne parte del Commonwealth delle Nazioni, mantenendo un legame simbolico con il Regno Unito ma acquisendo piena sovranità e autodeterminazione.
Dalla sua indipendenza, Kiribati ha affrontato numerose sfide, molte delle quali legate alla sua geografia e al cambiamento climatico. Kiribati è una delle nazioni più basse del mondo, con molte delle sue isole che si trovano a pochi metri sopra il livello del mare. Questo rende il paese estremamente vulnerabile all'innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale.
Negli ultimi decenni, il governo di Kiribati ha lavorato con la comunità internazionale per affrontare le minacce ambientali, compreso il trasferimento di alcune comunità a causa della salinizzazione delle riserve d'acqua dolce e dell'erosione costiera. Nel 2014, Kiribati ha acquistato terreni nelle isole Figi come possibile piano di emergenza per la migrazione della popolazione, se le condizioni climatiche peggiorassero ulteriormente.