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L'economia dell'Arizona riflette la diversità geografica dello stato, con l'agricoltura, l'industria mineraria e il turismo che giocano ruoli cruciali. L'agricoltura si concentra sulla coltivazione di cotone, fieno, frumento, mais, patate e agrumi, con le terre coltivate distribuite sull'altipiano del Colorado e nel sud-est. L'allevamento di ovini e bovini è predominante nella regione attorno a Phoenix. Nonostante le estese foreste, la produzione di legname commerciabile è limitata.
L'industria mineraria assume un ruolo di spicco, con l'estrazione del rame che rappresenta oltre la metà della produzione nazionale. Oltre al rame, l'Arizona è ricco di risorse minerarie come molibdeno, pietre preziose, ghiaia, sabbia, pomice, oro, argento, amianto, uranio e carbone.
Lo sviluppo industriale ha preso slancio negli anni Quaranta, crescendo nei decenni successivi e orientandosi verso l'alta tecnologia. Le imprese chiave, concentrate a Phoenix e Tucson, operano nei settori elettrico, elettronico, alimentare, macchinari tipografici, equipaggiamenti aerei e lavorati di rame.
Il turismo è un altro pilastro economico grazie alle bellezze naturali e al clima caldo e secco, particolarmente attrattivo nella zona meridionale dello stato. Visitatori da tutto il mondo affluiscono per esplorare il Grand Canyon, i parchi nazionali e godere delle numerose attività all'aria aperta offerte dall'Arizona. In sintesi, l'economia dell'Arizona è un mix di settori che sfruttano la ricchezza naturale dello stato, garantendo una base solida e diversificata per la sua crescita e prosperità.