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La storia del Michigan inizia nel 1620 con l'esplorazione da parte del francese Étienne Brulé. Successivamente, Jean Nicolet e Jacques Marquette esplorarono la regione, con quest'ultimo che fondò Sault Ste Marie e St. Ignace. Il primo insediamento permanente risale al 1701 quando Antoine Laumet de la Mothe Cadillac fondò quello che sarebbe diventato Detroit. Con il Trattato di Parigi del 1763, al termine della Guerra dei 7 anni, la Francia cedette il Michigan ai britannici. Durante questo periodo, si verificò resistenza indigena alla presenza europea, culminata nell'attacco degli indiani Ottawa a Fort Michilimanckinac.
Durante la Guerra d'Indipendenza, i residenti del Michigan, principalmente cacciatori e commercianti di pelli, appoggiarono i britannici. Tuttavia, con il Trattato di Parigi del 1783, il Michigan divenne parte degli Stati Uniti, sebbene i britannici mantennero alcuni distaccamenti fino al 1796. Nel 1805, il Congresso americano creò il territorio del Michigan, segnando un periodo di espulsione degli indiani dalle loro terre. Durante la guerra del 1812, Detroit fu brevemente occupata dai britannici, ma venne riconquistata dagli americani nel 1813.
L'apertura del canale Erie nel 1825 facilitò l'arrivo di nuovi coloni, accelerando la crescita demografica del Michigan. Questo portò alla richiesta di ammissione come stato nel 1834, ritardata fino al 1837 a causa della disputa di confine con l'Ohio, nota come Guerra di Toledo.
Nel XIX secolo, il Michigan si concentrò sullo sfruttamento delle risorse del legno e minerarie, mentre durante la Guerra Civile fornì 90.000 uomini, tra cui il generale George Armstrong Custer. La vera trasformazione economica avvenne con la nascita dell'industria automobilistica, iniziata con Ransom Olds e seguita da Henry Ford.
La creazione della Ford Motor Company nel 1903 e l'introduzione del modello T con il suo rivoluzionario sistema di montaggio a catena fecero di Detroit il centro mondiale dell'automobile, guadagnandole il soprannome di "Motor City". Nel corso delle due guerre mondiali, le fabbriche del Michigan furono cruciali nella fornitura di materiale militare agli alleati. Tuttavia, la crisi economica post-Prima Guerra Mondiale ebbe effetti negativi sullo stato, a differenza del periodo post-Seconda Guerra Mondiale, che vide un aumento del potere d'acquisto americano e la crescita dell'industria automobilistica.
Crisi e Rinascita Economica nel Tardo XX Secolo Negli anni '70 e '80, la crisi petrolifera e la concorrenza estera colpirono duramente l'industria automobilistica. Nel 1982, la disoccupazione in Michigan raggiunse il 17.3%. Tuttavia, dalla metà degli anni '80, le vendite di auto ricominciarono a salire, segnando una lenta ripresa economica. Nel 1974, il nativo del Michigan, Gerald Rudolph Ford, divenne presidente degli Stati Uniti, segnando un momento storico per lo stato nel contesto nazionale.