Loading...
La storia documentata del Wisconsin inizia con l'arrivo degli esploratori francesi nel XVII secolo. I primi riferimenti alle terre del Wisconsin risalgono al 1634, quando Jean Nicolet, un membro della spedizione di Samuel de Champlain, fu il primo europeo a vedere la Green Bay. Nicolet era alla ricerca di un passaggio verso l'Asia, ma si trovò invece nel cuore del continente nordamericano, in un'area abitata da numerose tribù native americane, tra cui i Menominee, i Ho-Chunk e i Potawatomi.
Negli anni successivi, altri esploratori e commercianti francesi seguirono le orme di Nicolet. Nel 1659, Médard Chouart e Pierre-Esprit Radisson esplorarono la parte settentrionale del Wisconsin, cercando di espandere il commercio di pellicce, una delle principali attività economiche della regione. Questo commercio fu il motore principale dell'espansione francese nel Nord America e portò alla fondazione di numerosi avamposti commerciali e missioni religiose, come quella dei gesuiti francesi a De Pere nel 1672.
Uno degli eventi più significativi nella storia delle esplorazioni del Wisconsin fu la spedizione del 1673 guidata dal gesuita padre Jacques Marquette e dal cartografo Louis Jolliet. I due esploratori attraversarono il territorio del Wisconsin mentre cercavano una via navigabile verso il Mississippi, scoprendo così uno dei fiumi più importanti del Nord America. Questa spedizione non solo mappò nuove terre, ma stabilì anche una presenza francese più solida nella regione, facilitando ulteriori esplorazioni e insediamenti.
L'importanza strategica del Wisconsin e delle sue risorse naturali attirò l'attenzione della Gran Bretagna, portando a una crescente rivalità tra francesi e britannici. Questo conflitto culminò nella Guerra dei Sette Anni (1756-1763), conosciuta in Nord America come la Guerra Franco-Indiana. Questa guerra segnò la fine del dominio francese nella regione. Con il Trattato di Parigi del 1763, la Francia fu costretta a cedere alla Gran Bretagna tutti i suoi territori a est del fiume Mississippi, compreso il Wisconsin.
Dopo la guerra, il Wisconsin passò sotto il controllo britannico e divenne parte della provincia del Quebec tra il 1774 e il 1783. Tuttavia, la presenza britannica nella regione fu relativamente debole, con poche modifiche alla vita quotidiana delle popolazioni native e degli insediamenti francesi già esistenti. La situazione cambiò radicalmente con la fine della Guerra d'Indipendenza Americana, quando la Gran Bretagna fu costretta a cedere i territori a est del Mississippi agli Stati Uniti con il Trattato di Parigi del 1783.
Con l'acquisizione di nuovi territori, gli Stati Uniti dovettero affrontare la sfida di amministrarli e integrarli nella giovane nazione. Nel 1787, il Congresso degli Stati Uniti istituì il Territorio del Nord-Ovest, che includeva gran parte del futuro stato del Wisconsin. Questo territorio fu successivamente suddiviso in diverse unità amministrative man mano che la colonizzazione avanzava, portando alla creazione di nuovi stati.
Il Wisconsin rimase parte di vari territori, tra cui il Territorio dell'Indiana, dell'Illinois e del Michigan, fino a quando non fu creato il Territorio del Wisconsin nel 1836. Questo territorio iniziale includeva non solo l'attuale Wisconsin, ma anche parti degli attuali Iowa, Minnesota, e Dakota del Sud e del Nord. La scoperta di giacimenti di piombo e l'espansione del commercio delle pellicce accelerarono la colonizzazione della regione, rendendo il Wisconsin un punto focale per i nuovi coloni.
L'espansione dei coloni bianchi nel Wisconsin portò a crescenti tensioni con le popolazioni native. Le tribù Sauk e Fox, guidate dal capo Black Hawk, resistettero strenuamente all'invasione, culminando nella Battaglia di Bad Axe nel 1832, dove furono massacrati numerosi membri delle tribù. Questo scontro segnò la fine della resistenza armata dei nativi nel Wisconsin, aprendo la strada a una colonizzazione più intensiva.
Il crescente numero di coloni nel territorio portò a una rapida spinta verso la statualità. Nel 1846, il Wisconsin avviò il processo per diventare uno stato degli Stati Uniti, e due anni dopo, nel 1848, fu ammesso come il trentesimo stato dell'Unione. Questo passaggio segnò l'inizio di una nuova era per il Wisconsin, con un rapido sviluppo economico e una maggiore integrazione nel tessuto nazionale.
Durante la Guerra Civile Americana (1861-1865), il Wisconsin sostenne fermamente l'Unione. Quasi 100.000 uomini del Wisconsin combatterono nel conflitto, e circa 11.000 di essi persero la vita. La partecipazione del Wisconsin alla guerra consolidò il suo legame con l'Unione e contribuì a plasmare la sua identità come parte integrante della nazione.
Nel periodo post-bellico, il Wisconsin vide una rapida crescita economica, trainata principalmente dall'industria del legname e dallo sviluppo delle ferrovie. Le foreste del nord furono ampiamente sfruttate per fornire legname, che divenne uno dei principali prodotti di esportazione dello stato. La costruzione di ferrovie facilitò il trasporto di legname e altri beni, contribuendo alla crescita di città come Milwaukee, che divenne un importante centro industriale e commerciale.
Un altro sviluppo cruciale per l'economia del Wisconsin fu l'industria lattiero-casearia. Già nel 1872, fu creata l'Associazione Lattiero-Casearia del Wisconsin, che contribuì a trasformare lo stato nel principale produttore di formaggio degli Stati Uniti. Questo settore divenne una delle colonne portanti dell'economia del Wisconsin, un ruolo che continua a svolgere ancora oggi.
Durante gran parte del XX secolo, la politica del Wisconsin fu dominata dalla figura di Robert La Follette e dalla sua famiglia. La Follette, che servì come governatore e senatore, fu un leader del movimento progressista, promuovendo riforme sociali e del lavoro che resero il Wisconsin un modello di governo progressista negli Stati Uniti. Suo figlio, Philip La Follette, continuò questa tradizione durante la sua carriera politica, introducendo la prima legge sui sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti durante la Grande Depressione.
Un'altra figura controversa nella storia politica del Wisconsin fu Joseph McCarthy, senatore eletto nel 1946. McCarthy divenne famoso per la sua campagna anticomunista, nota come "caccia alle streghe", durante la quale accusò numerosi individui di spionaggio e cospirazione a favore dell'Unione Sovietica. Questa campagna, sebbene inizialmente popolare, divenne un simbolo di eccessi e paranoia politica.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Wisconsin intraprese un processo di riconversione economica, cercando di ridurre la dipendenza dall'agricoltura e di sviluppare un'industria più diversificata. Questo periodo vide la crescita di nuovi settori, come la produzione di macchinari e l'industria della birra, che contribuirono a consolidare l'economia dello stato.