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Le ottime condizioni climatiche di cui gode (temperatura media annua intorno ai 18 °C), malgrado la vicinanza all'Equatore, unitamente alla presenza, poco a sud della città, dell'omonimo Parco nazionale (Nairobi National Park, grande riserva protetta della fauna africana), hanno favorito il suo straordinario sviluppo turistico, facendone un punto di partenza di safari fotografici e di escursioni al Monte Kenya. Se si escludono alcune costruzioni di epoca coloniale come la Kipande House e il Norfolk Hotel, la città è caratterizzata soprattutto da edifici moderni. Molto animato è il City Market, il mercato della città dove si vendono frutta e verdura provenienti da tutte le regioni del Kenya.
Gestito dai National Museums of Kenya, rappresenta una gemma culturale e scientifica che offre ai visitatori una straordinaria panoramica sulla ricca storia archeologica, culturale e naturalistica del paese. Fondato con l'obiettivo di preservare e promuovere il patrimonio keniota, il museo si trova a Nairobi e è diventato una destinazione imperdibile per chiunque desideri esplorare le radici e la diversità del Kenya. Il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici che documentano la storia del Kenya fin dai suoi primi giorni. Tra i pezzi più notevoli ci sono manufatti preistorici, utensili e manufatti di comunità antiche che offrono una visione dettagliata delle antiche civiltà che hanno popolato la regione. In particolare, il museo è rinomato per la sua collezione di fossili umani, che forniscono un'affascinante prospettiva sull'evoluzione umana e sulle origini dell'Homo sapiens. Le collezioni culturali del museo includono una vasta gamma di oggetti rappresentativi delle diverse etnie e tradizioni presenti nel Kenya. Artigianato tradizionale, abbigliamento cerimoniale, strumenti musicali e altri manufatti offrono una finestra sulle ricche e varie culture che compongono il mosaico etnico del paese. Per gli appassionati di storia naturale, il Museo Nazionale del Kenya offre una straordinaria collezione di reperti naturali. Dai fossili di animali preistorici alle esposizioni sulla fauna e la flora del Kenya, il museo fornisce una panoramica completa della ricchezza biologica del paese. Queste esposizioni non solo educano sulle specie autoctone, ma sottolineano anche l'importanza della conservazione e della biodiversità.
Situato nella periferia di Nairobi, è un'incantevole dimora che trasporta i visitatori nel mondo affascinante della famosa scrittrice danese Karen Blixen. Conosciuta per il suo celebre libro "La mia Africa" (Out of Africa), Karen Blixen trascorse diversi anni in Kenya durante la prima metà del XX secolo, e la sua casa è ora un museo che offre una preziosa finestra sulla sua vita e il suo lavoro. Il museo è ospitato nella casa che fu la dimora di Karen Blixen dal 1917 al 1931. La struttura, costruita nel 1912, conserva ancora l'atmosfera di quell'epoca, con arredi originali, fotografie d'epoca e oggetti personali che raccontano la storia della scrittrice. I visitatori avranno l'opportunità di esplorare le varie stanze della casa, immergendosi nella vita quotidiana di Karen Blixen e nella sua relazione profonda con la terra africana. Il museo offre una visione approfondita della vita di Karen Blixen in Kenya e del suo lavoro come scrittrice. Fotografie, lettere, manoscritti e altri documenti narrano la sua storia, evidenziando la sua connessione unica con il paesaggio africano e la sua relazione con la comunità locale. Gli appassionati di letteratura avranno l'opportunità di esplorare l'influenza del Kenya sulla sua produzione letteraria, compreso il suo celebre libro "La mia Africa". Oltre alla casa, i visitatori possono godersi i rigogliosi giardini circostanti. La proprietà offre uno spazio tranquillo e sereno, perfetto per una passeggiata rilassante. I giardini conservano la loro bellezza originale e offrono una vista incantevole sulla campagna circostante, creando un'atmosfera che ispirò sicuramente Karen Blixen durante la sua permanenza.
Situato in un vecchio edificio ferroviario, espone cimeli della Ferrovia dell'Africa orientale. Ci sono modelli di treni e navi, fotografie e stranezze dalla storia della ferrovia. Qui sono ospitate dozzine di locomotive. Sul retro del complesso si trova il treno a vapore utilizzato nel film Out of Africa.
La Galleria Watatu è un'istituzione fondamentale per la promozione dell'arte contemporanea africana. Fondata nel 1969, la galleria ha contribuito a lanciare la carriera di numerosi artisti kenioti e africani, diventando un punto di riferimento per la scena artistica continentale. La Galleria Watatu ospita regolarmente mostre temporanee di artisti emergenti e affermati, offrendo al pubblico una panoramica delle diverse tendenze artistiche contemporanee africane. La galleria vanta anche una collezione permanente di opere d'arte di grande valore, che include dipinti, sculture, installazioni e fotografie. Le opere esposte alla Galleria Watatu sono spesso selezionate per essere presentate in centri culturali stranieri e in vari musei, dando agli artisti africani l'opportunità di raggiungere un pubblico internazionale. La galleria ha inoltre organizzato diverse mostre itineranti in Europa e negli Stati Uniti, contribuendo a far conoscere l'arte africana a un pubblico più ampio.
La Moschea Jamia, situata nel centro di Nairobi, in Kenya, è un grazioso edificio che rappresenta un importante luogo di culto per la comunità musulmana della città. Costruita nel 1906, la moschea si distingue per la sua architettura in tipico stile arabo, caratterizzata da un minareto svettante e da una facciata ricca di decorazioni geometriche. L'interno della moschea è semplice e austero, con un'ampia sala di preghiera illuminata da grandi finestre. L'atmosfera è di pace e raccoglimento, offrendo un rifugio dal caos e dal frastuono della città. La Moschea Jamia è un simbolo importante della multiculturalità di Nairobi, dove diverse culture e religioni coesistono pacificamente. La moschea è aperta a tutti i visitatori, offrendo un'occasione unica per conoscere la cultura islamica e ammirare la bellezza della sua architettura.
Rifugio unico, dedicato alla protezione e alla cura degli elefanti orfani. Fondata nel 1977 da Daphne Sheldrick in onore di suo marito, David Sheldrick, il centro si impegna a fornire cure e un ambiente sicuro per i piccoli elefanti che sono rimasti privi della presenza delle loro madri, spesso a causa del bracconaggio o di situazioni di emergenza.
La missione principale del David Sheldrick Wildlife Trust è quella di proteggere e preservare la vita degli elefanti, contrastando il bracconaggio e fornendo assistenza ai cuccioli rimasti soli. Il centro si impegna a riabilitare gli elefanti orfani e a prepararli per essere successivamente reintegrati nella vita selvatica. La dedizione e la passione del personale del rifugio giocano un ruolo cruciale nel garantire il benessere di questi animali vulnerabili. Una delle esperienze più memorabili per i visitatori è la possibilità di assistere alle ore di alimentazione degli elefanti. Durante questi momenti speciali, il pubblico ha l'opportunità di osservare da vicino gli elefanti mentre interagiscono tra di loro e con i loro custodi. Gli elefanti vengono nutriti con latte e seguono un programma strutturato per garantire il loro benessere.