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Storia di Amman



Amman, la capitale della Giordania, è una città che ha visto sorgere e cadere civiltà, guerre e periodi di prosperità, e che si è continuamente reinventata attraverso i secoli. Considerata uno degli insediamenti umani più antichi del mondo, Amman ha una storia che rivaleggia con quella di città come Gerusalemme. La sua posizione strategica lungo le rotte del deserto le ha conferito una rilevanza storica unica, rendendola un crocevia di culture e poteri in lotta per il controllo della regione.

Origini Antiche: La Grande Città di Ammon

L'origine di Amman risale a circa il 1500 a.C., durante l'età del Bronzo, quando la zona iniziò a essere abitata in modo stabile. Scavi archeologici hanno portato alla luce tombe e reperti che attestano la presenza umana sin dai tempi preistorici. Nel XIII secolo a.C., la città fu conquistata dagli Ammoniti, un antico popolo semitico, che la chiamarono Rabbath Ammon, ovvero "la grande città di Ammon". Questa città divenne il centro della cultura ammonita e la capitale del loro regno.

Gli Ammoniti si insediarono sulle colline circostanti Wadi Mujib, sfruttando la posizione geografica della città per il controllo delle rotte commerciali e delle risorse naturali. L'indipendenza del regno ammonita durò diversi secoli, nonostante le minacce esterne, soprattutto quella rappresentata dagli Assiri. Per oltre un secolo, il regno ammonita riuscì a resistere alla pressione assira grazie a un sistema di alleanze con altri regni indipendenti della regione.

La Minaccia Assira e la Caduta di Ammon

Nel IX secolo a.C., il regno ammonita divenne sempre più vulnerabile di fronte all'avanzata degli Assiri, una potenza militare in rapida ascesa. Gli Assiri erano decisi a espandere il loro dominio verso la valle del Nilo, e la posizione strategica di Ammon sulla via delle carovaniere la rese un obiettivo chiave.

Nel 373 a.C., il re Sanjpu decise di sottomettersi agli Assiri, accettando di pagare un tributo al re assiro Tiglat Pileser III. Da quel momento, il regno ammonita perse gran parte della sua indipendenza e fu governato sotto la tutela di un governatore assiro. Con il tempo, la potenza assira declinò, lasciando il posto ai Medi e ai Babilonesi che ne presero il controllo.

L'Era Babilonese e la Scomparsa degli Ammoniti

Il periodo babilonese segnò un punto di svolta per la città e i suoi abitanti. Nel 587 a.C., Nabucodonosor II, re di Babilonia, conquistò Gerusalemme e deportò il popolo ebreo a Babilonia. Questo evento ebbe ripercussioni anche sulla regione di Ammon, che perse definitivamente la sua indipendenza.

Gli Ammoniti, indeboliti dalle invasioni e dalle politiche babilonesi, si fusero gradualmente con le tribù del deserto circostanti, perdendo la loro identità come popolo indipendente. La città di Rabbath Ammon venne abbandonata, lasciando solo rovine a testimoniare il suo antico splendore.

Philadelphia: La Conquista Ellenistica e Romana

Nel III secolo a.C., la regione cadde sotto il controllo del regno tolemaico. Tolomeo II Filadelfo, il re egiziano, conquistò la città e la ribattezzò Philadelphia in suo onore. Il nome "Philadelphia" sarebbe stato utilizzato per indicare la città durante il periodo ellenistico, romano e bizantino.

La città fiorì sotto il dominio ellenistico e romano, diventando un importante centro commerciale grazie alla sua posizione lungo le vie carovaniere. Quando l'Impero Romano si espanse verso la costa orientale del Mediterraneo, Philadelphia divenne parte della Decapoli, una lega di dieci città autonome della regione, che fungevano da avamposti della cultura greco-romana nel Vicino Oriente.

Le campagne militari di Pompeo nel 63 a.C. consolidarono ulteriormente il dominio romano sulla regione, e la città fu brevemente occupata dai Nabatei prima di essere conquistata da Erode il Grande intorno al 30 a.C. Durante il periodo romano, Philadelphia si sviluppò come una delle principali città della provincia romana d'Arabia, con infrastrutture avanzate come strade, teatri, e templi, molte delle quali sono ancora visibili oggi.

Il Periodo Bizantino e la Conquista Islamica

Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Philadelphia passò sotto il controllo dell'Impero Bizantino. Durante questo periodo, la città divenne sede di un episcopato e continuò a prosperare come centro religioso e commerciale.

Nel 635, durante l'espansione islamica, la città fu conquistata dalle forze arabe guidate dal generale Yazid ben Abi Sufyan. Amman entrò così a far parte del Califfato Rashidun e successivamente del Califfato Omayyade. Durante il periodo omayyade, la città godette di un periodo di prosperità, anche se le antiche vie commerciali cominciarono a cambiare. L'orientamento verso il commercio marittimo e lo spostamento delle rotte carovaniere portarono Amman a un lento declino.

Il Declino e la Rinascita Ottomana

Con il passare dei secoli, Amman cadde in uno stato di abbandono. I viaggiatori arabi, come il geografo Abu I-Fida, descrissero la città come un luogo in rovina, un'ombra del suo passato glorioso. L'Amman omayyade scomparve gradualmente e la città divenne poco più di un villaggio abbandonato lungo le antiche piste carovaniere ormai deserte.

Fu solo nel XIX secolo, durante il periodo ottomano, che Amman iniziò a rinascere. Nel 1878, l'Impero Ottomano permise ai Circassi, un popolo di religione musulmana proveniente dal Caucaso e scacciato dalla loro terra d'origine dai russi, di stabilirsi in diverse parti della Transgiordania, compresa Amman. Questi nuovi abitanti contribuirono a rivitalizzare la città, rendendola nuovamente un centro di attività economica e sociale.

Il XX Secolo: Da Centro Ottomano a Capitale della Giordania

Nel 1921, Amman divenne la capitale dell'Emirato della Transgiordania, creato sotto il mandato britannico. L'emiro Abdullah I, uno dei principali leader della rivolta araba contro l'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale, scelse Amman come capitale per la sua posizione strategica e per la possibilità di sviluppo.

Durante la Prima Guerra Mondiale, Amman servì come importante base militare ottomana, fino a quando fu occupata dalle forze britanniche nel settembre del 1918. Nel 1946, la Transgiordania ottenne l'indipendenza e divenne il Regno Hashemita di Giordania, con Amman come sua capitale.

Amman Moderna: Sfide e Sviluppo

Nel 1948-49, durante la guerra arabo-israeliana, Amman accolse un gran numero di rifugiati palestinesi provenienti dai territori occupati dal nuovo Stato di Israele. La popolazione della città crebbe ulteriormente dopo il conflitto del 1967, quando la Giordania perse il controllo della Cisgiordania. Amman dovette affrontare sfide significative legate all'integrazione di un grande numero di rifugiati, ma questo portò anche a una rapida crescita urbana e allo sviluppo di infrastrutture.

Nel 1970, le tensioni politiche tra l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e il governo giordano portarono a scontri armati noti come "Settembre Nero". Amman fu al centro di questi conflitti, che causarono gravi danni alla città. Nonostante ciò, Amman riuscì a superare queste sfide e si trasformò in una metropoli moderna e un centro politico, economico e culturale della regione.


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