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Storia di New Delhi



Delhi, la capitale dell'India, ha una storia millenaria che si intreccia con quella di grandi imperi, dinastie e culture. Fondata su un territorio ricco di risorse naturali e strategicamente posizionato lungo il fiume Yamuna, la città ha visto il sorgere e il cadere di numerose civiltà. Nel corso dei secoli, Delhi è stata distrutta e ricostruita molte volte, rappresentando un crocevia di influenze culturali, religiose e politiche.

Le Prime Capitali: Dall'Indraprastha Mitologica a Dhillika

Le radici storiche di Delhi risalgono a tempi antichi, con riferimenti che la collegano alla città mitologica di Indraprastha, menzionata nell'epopea indiana del Mahabharata. Si crede che Indraprastha, fondata prima del VI secolo a.C., fosse una delle capitali più antiche dell'India, governata dai leggendari Pandava. Anche se le prove archeologiche di questo periodo sono limitate, la leggenda di Indraprastha continua a permeare la cultura e l'identità di Delhi.

Nel I secolo a.C., la città di Dilli si sviluppò come importante centro urbano. Durante il regno del re Anangpal Tomar nel 736 d.C., la città assunse il nome di Dhillika, da cui deriva il moderno nome Delhi. Questo periodo vide la costruzione di Lai Kot, una fortezza costruita per proteggere la città dai nemici. Questa struttura fortificata rappresentò una delle prime forme di difesa della città e servì come nucleo di sviluppo urbano.

Delhi Sotto i Sovrani Musulmani e la Fondazione di Tughlukabad

Con il passare dei secoli, Delhi continuò a crescere in importanza politica e strategica. Nel 1192, la città fu conquistata e ricostruita dai sovrani musulmani di origine turco-afghana, che la trasformarono in un importante centro del Sultanato di Delhi. Questo periodo segnò l'inizio della dominazione indo-islamica, con l'introduzione di nuove forme architettoniche e culturali che avrebbero definito il volto della città per secoli a venire.

Nel 1320, il sultano Ghiyasuddin Tughlak fondò la città fortificata di Tughlukabad, uno dei primi grandi centri della dinastia Tughlak. La città fu costruita per essere una fortezza imponente e sicura, con massicce mura in pietra che ancora oggi sono visibili come testimonianza del potere e della grandezza di questa dinastia. Tuttavia, la posizione isolata e le difficoltà logistiche contribuirono al declino di Tughlukabad nel giro di pochi decenni.

L'Età d'Oro dei Moghul: La Fondazione di Shahjahanabad

Uno dei periodi più prosperi della storia di Delhi ebbe inizio con l'arrivo dei Moghul nel 1526. Sotto il loro dominio, Delhi divenne il centro di uno dei più grandi imperi del mondo. Nel 1639, l'imperatore Shah Jahan fondò la città di Shahjahanabad, oggi conosciuta come la vecchia Delhi. Shahjahanabad fu progettata come una città magnifica, con il maestoso Forte Rosso e la Moschea Jama Masjid, due degli edifici più iconici dell'architettura moghul.

Il regno di Shah Jahan segnò l'apice del potere e della ricchezza moghul. Durante questo periodo, Delhi divenne un importante centro commerciale, culturale e politico, attirando mercanti, artisti e studiosi da tutto il mondo. La città era famosa per i suoi palazzi sfarzosi, i giardini ben curati e le strade affollate di mercati vivaci.

Declino e Distruzione: L'Invasione di Tamerlano e la Conquista Britannica

Nonostante il suo splendore, Delhi subì numerose invasioni e saccheggi nel corso dei secoli. Nel 1398, l'invasore turco-mongolo Tamerlano saccheggiò la città, causando una devastazione su larga scala. Questo evento segnò l'inizio di un lungo periodo di declino per Delhi, che continuò a subire incursioni e attacchi da parte di potenze esterne.

Nel 1803, Delhi fu conquistata dalle forze britanniche durante le guerre anglo-maratha, e la città cadde sotto il dominio coloniale britannico. Inizialmente, la capitale dell'India britannica era Calcutta, ma nel 1911, il governo britannico decise di trasferire la capitale a Delhi per la sua posizione più centrale e strategica. Nel 1912, iniziò la costruzione di Nuova Delhi, un progetto ambizioso che coinvolse alcuni dei più grandi architetti dell'epoca, tra cui Edwin Lutyens.

Nuova Delhi fu ufficialmente inaugurata nel 1931 come la nuova capitale dell'India britannica. La città fu progettata con ampi viali, imponenti edifici governativi e residenze per funzionari britannici, con l'intento di rappresentare la potenza e la stabilità dell'Impero.

Indipendenza e Movimento Non Violento di Gandhi

Con l'arrivo del XX secolo, Delhi divenne un punto focale per il movimento indipendentista indiano. Nel 1919, il Mahatma Gandhi formulò a Delhi i piani per il suo movimento non violento di disobbedienza civile contro il dominio britannico. La città fu testimone di importanti manifestazioni, marce e scioperi che fecero da catalizzatore per il crescente sentimento nazionale di libertà.

L'indipendenza dell'India fu finalmente raggiunta il 15 agosto 1947, con Nuova Delhi come capitale della neonata repubblica indiana. Tuttavia, la lotta per l'indipendenza non fu senza tragedie. Nel 1948, pochi mesi dopo l'indipendenza, Gandhi fu assassinato a Delhi, un evento che scosse profondamente il paese.

Delhi Oggi: Una Città in Continua Evoluzione

Dopo l'indipendenza, Delhi si trasformò rapidamente in una moderna metropoli, con una popolazione in rapida crescita e una continua espansione urbanistica. La città è diventata un centro politico, economico e culturale dell'India, sede del Parlamento Indiano e del Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del presidente dell'India.


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