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Storia della Russia




Esplorazione della storia russa, dal Paleolitico inferiore e il mosaico di culture nomadi, fino alla disgregazione dell'URSS e l'ascesa della moderna Federazione Russa.

L'Era Preistorica e l'Antichità

La vasta area euroasiatica, oggi nota come Federazione Russa, ha avuto origini antiche e complesse. Fin dal Paleolitico inferiore, con importanti ritrovamenti, quest'area ha ospitato diverse culture. Durante l'età del bronzo e del ferro, era percorsa da nomadi di diversi ceppi etnolinguistici, inclusi Baltici e Ugro-Finnici al nord, e tribù Nord-Iraniche come gli Sciti e i Sarmati al sud. Questi ultimi, noti per la loro raffinata "arte delle steppe", hanno influenzato profondamente la cultura artistica europea.

L'Ascesa degli Slavi e la Formazione della Russia

Tra il V e il VI secolo, gli Slavi orientali migrarono nella regione fra il Mar Nero e il Mar Baltico. Fondarono città cruciali come Smolensk e Kiev, quest'ultima diventando la capitale di un forte principato sotto il comando di Oleg. I contatti con vari gruppi, inclusi i Chazary e i Variaghi, introdussero gli Slavi a influenze diverse, che spianarono la strada al commercio e alla fondazione di centri mercantili.

Cristianizzazione e Declino di Kiev

Nel 988, il principe Vladimiro I si convertì al Cristianesimo Ortodosso, promuovendo l'adozione della liturgia in cirillico, che divenne la base del russo moderno. Tuttavia, il declino di Kiev nel XII secolo precedette la sua annessione al Granducato di Lituania e la successiva dominazione mongola, che segnò un periodo di arretramento culturale e civile.

Il Principato Moscovita e l'Impero Russo

Il XIV secolo vide l'ascesa del principato moscovita, con Ivan I e successivamente Ivan III, che formarono uno stato nazionale unitario. Ivan IV, noto come "il Terribile", fu il primo a fregiarsi del titolo di zar, iniziando un'espansione che includeva Siberia, Kazan e Astrahan. Mosca divenne il centro politico e religioso, con la costruzione del Cremlino e l'influenza degli architetti italiani che introdussero elementi del Rinascimento.

L'Era dei Romanov e l'Apertura alla Cultura Occidentale

La dinastia dei Romanov, iniziata nel 1613, vide zar come Pietro il Grande e Caterina II modernizzare la Russia, espandendola e introducendo riforme che miravano a trasformare lo stato in una moderna potenza occidentale. Questo periodo fu anche segnato da una crescente apertura alla cultura occidentale, anche se le strutture sociali rimanevano arretrate.

Contraddizioni e Movimenti di Riforma del XIX Secolo

Nonostante le riforme, il XIX secolo fu caratterizzato da profonde contraddizioni sociali e frequenti insurrezioni. Lo zar Alessandro II abolì la servitù della gleba nel 1861, ma le tensioni sociali continuarono a crescere, portando a movimenti rivoluzionari che culminarono nella rivoluzione del 1917.

Dalla Rivoluzione al Collasso dell'URSS stalin

La rivoluzione del 1917 portò al potere i Bolscevichi e alla formazione dell'URSS nel 1922. L'era di Stalin e la politica dei piani quinquennali segnarono profondamente la società sovietica. Dopo la morte di Stalin, la fase del disgelo non diminuì le tensioni internazionali, culminando nel periodo della perestroika di Gorbaciov che iniziò il processo di disgregazione dell'URSS.

La Federazione Russa e l'Era Post-Sovietica

Dopo il collasso dell'URSS nel 1991, la Russia ha affrontato enormi sfide politiche, economiche e sociali. La leadership di Boris Eltsin e poi di Vladimir Putin ha visto il paese attraversare trasformazioni significative, cercando di stabilire un nuovo ruolo sul palcoscenico internazionale e gestire le tensioni interne tra progresso e tradizione.

 


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