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Storia della Spagna




La Storia della Spagna: Un Viaggio attraverso i Secoli

La storia della Spagna è un racconto ricco e variegato, segnato da invasioni, conquiste e un notevole impatto culturale che ha lasciato un segno indelebile sul paese. Dalle antiche civiltà fenicie e cartaginesi, passando per il dominio romano e le invasioni barbariche, fino alla dominazione araba e all'unificazione sotto i re cattolici, la storia spagnola è un intreccio di influenze diverse che hanno modellato la nazione.

Antichità: Dai Fenici ai Cartaginesi

I Fenici e la "Terra dei Conigli"

Quando l'antico popolo navigatore dei Fenici sbarcò in Spagna allo scopo di allacciare nuove relazioni commerciali, trovò quella terra popolata da una moltitudine incredibile di conigli. I Fenici allora chiamarono « Schephania » quel territorio, perché questo nome, nella loro lingua, significava letteralmente « terra dei conigli ». Anche al tempo dei Romani questi roditori dovevano esservi assai diffusi se l’imperatore Adriano fece coniare delle medaglie in cui la Spagna era rappresentata con ai piedi un coniglio.

I Cartaginesi

Nell’anno 236 avanti Cristo i Cartaginesi, bisognosi di procurarsi ricchezze per condurre la guerra contro Roma, partirono alla conquista della Spagna, ripromettendosi di sfruttare le miniere di oro e di argento della penisola. L'odierna città di Cartagena, una delle più importanti piazzeforti della Spagna, fu fondata appunto dai Cartaginesi; il suo nome deriva da quello latino di « Carthago Nova », che significa Nuova Cartagine, sotto il quale fu nota presso i Romani.

Dominazione Romana

Conquista e Sottomissione

La dominazione romana iniziò propriamente nel 209 avanti Cristo, ma non si poté dire compiuta che nel 19 avanti Cristo, quando l'imperatore Augusto riuscì a sottomettere definitivamente tutte le tribù della penisola. Durante il dominio dei Romani, la Penisola Iberica fu divisa in tre province: Hispania Tarraconensis, Lusitania, Hispania Ulterior. In questo periodo i Romani compirono in Spagna grandiose opere di civilizzazione; aprirono nuove strade, fondarono nuove città, imposero la loro cultura. Molti scrittori e imperatori romani erano di origine spagnola; i più noti furono: i poeti Lucano e Marziale, gli scrittori Seneca e Quintiliano, gli imperatori Traiano e Adriano.

Invasioni Barbariche e Dominazione Visigota

Tribù Barbare

È l'anno 409 dell'Era Cristiana. Dai Pirenei entrano in Spagna e si spargono a seminare strage e terrore in tutta la penisola le tribù barbare dei Baschi, degli Svevi, degli Alani. I terribili Vandali, già tristemente noti in tutte le contrade di Europa, giungono anch'essi e mettono a ferro e a fuoco le più belle e ricche colonie romane. Le guarnigioni romane della penisola non riescono ad arginare l'invasione. Questi barbari si stanziano da padroni nella penisola e già si apprestano a sfruttarne le ricchezze.

I Visigoti

Sopravvengono altri invasori: sono i Visigoti, comandati da Ataúlfo, che giungono dopo aver saccheggiato Roma. Il nuovo popolo dei Visigoti, numeroso ed abile nella guerra, scaccia le altre tribù nordiche ed infine resta l'unico, incontrastato padrone della Penisola Spagnola, che occupa per oltre 300 anni.

Dominazione Araba

Conquista Araba

Nel 710, un drappello di cavalieri mori sbarcò in territorio spagnolo, in prossimità dello stretto di Gibilterra. Il re visigoto Rodrigo, che allora regnava, poco si preoccupò di questa spedizione araba, pensando che, dopo aver fatto qualche razzia, i Mori sarebbero ritornati al loro paese senza fare altro danno. Ma si ingannava. Quell'esiguo sbarco non rappresentava una temporanea incursione, bensì quello che, in moderno linguaggio bellico, è chiamato una « testa di sbarco ». Nell'anno successivo un esercito musulmano sbarcò in quel territorio, pronto per iniziare l'occupazione della Spagna. Quando il re Rodrigo cominciò a preoccuparsi di questo stato di cose, era ormai troppo tardi. In una sfortunata battaglia, durata ben tre giorni, fu decisa la sorte della Spagna intera: il re Rodrigo cadde egli stesso sul campo ed i Mori divennero i nuovi padroni della penisola.

Regno di Al-Andalus

Gli arabi, riuscendo sempre a domare con la massima energia le ribellioni che ogni tanto sorgevano, governarono quasi indisturbati la penisola per circa 500 anni. Durante questo periodo, conosciuto come Al-Andalus, la Spagna divenne un centro culturale, scientifico e commerciale di primaria importanza. Le città come Cordova e Siviglia fiorirono, diventando centri di apprendimento e cultura, con biblioteche, università e splendide architetture come la Mezquita di Cordova e l'Alcazar di Siviglia.

La Reconquista

Inizio della Reconquista

Nel luglio del 1212 migliaia di crociati europei si unirono agli eserciti di León, di Castiglia, di Aragona e di Navarra nella battaglia di Las Navas de Tolosa. Questa battaglia segnò un punto di svolta nella Reconquista, la lunga campagna per riconquistare la penisola iberica dai Mori. I quattro eserciti cristiani riuscirono a sconfiggere i Mori, costringendoli a ritirarsi.

Caduta di Granada

L'ultimo baluardo musulmano in Spagna, il regno di Granada, resistette fino al 1492, quando fu finalmente riconquistato dai sovrani cattolici, Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. Con la caduta di Granada, la Reconquista si concluse e la Spagna fu unificata sotto la corona dei re cattolici. Questo evento non solo segnò la fine della dominazione musulmana in Spagna, ma anche l'inizio di un periodo di esplorazione e colonizzazione che avrebbe portato la Spagna a diventare una delle più grandi potenze mondiali.

L'Impero Spagnolo

Ascesa di Carlo I

Quando nel 1516 morì re Ferdinando il Cattolico, ultimo della dinastia di Castiglia, salì al trono suo nipote Carlo I. Questi era direttamente imparentato con la famiglia reale d'Austria; perciò, con la sua ascesa al trono, iniziò in Spagna un periodo in cui il trono era tenuto da una dinastia austriaca. Il nuovo re diede subito grandissimo impulso alle spedizioni geografiche e coloniali, cosicché la Spagna si trovò padrona, in brevissimo tempo, di un vastissimo impero.

Conquiste e Ricchezze

Una delle prime imprese coloniali spagnole fu la conquista del Messico, compiuta nel 1519 per merito di Hernán Cortés. Ben presto anche il Venezuela, la Florida, il Perù, l'Honduras ed il Guatemala divennero possedimenti spagnoli. In Europa, cadde sotto il dominio della Spagna anche l'Italia, che allora era continuamente turbata da lotte interne. Tanto vasto era a quei tempi l'impero di Spagna che Carlo I, divenuto imperatore, era solito affermare con orgoglio che sul suo regno non tramontava mai il sole

Declino dell'Impero Spagnolo

La Guerra di Successione Spagnola

Con la morte di Carlo II senza eredi nel 1700, iniziò la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714). La guerra fu combattuta tra diverse potenze europee, con i Borboni francesi e gli Asburgo austriaci che rivendicavano il trono spagnolo. La guerra si concluse con il Trattato di Utrecht nel 1713, che sancì l'ascesa dei Borboni sul trono spagnolo con Filippo V. Questo segnò l'inizio della dinastia borbonica, che ha regnato quasi ininterrottamente fino ai giorni nostri, con alcune eccezioni.

Riforme e Perdite Territoriali

Durante il XVIII secolo, i Borboni introdussero una serie di riforme amministrative e fiscali nel tentativo di modernizzare e centralizzare il regno. Tuttavia, la Spagna iniziò a perdere il suo prestigio internazionale e molte delle sue colonie. La perdita delle colonie americane nel XIX secolo fu particolarmente devastante. Le guerre di indipendenza latinoamericane, ispirate dalle rivoluzioni americana e francese, portarono alla perdita di gran parte dell'impero coloniale spagnolo tra il 1810 e il 1825.

La Spagna nel XIX secolo

Guerra d'Indipendenza Spagnola

L'inizio del XIX secolo vide la Spagna coinvolta nella Guerra d'Indipendenza Spagnola (1808-1814) contro le forze napoleoniche. La guerra ebbe inizio quando Napoleone Bonaparte invase la Spagna e pose suo fratello Giuseppe Bonaparte sul trono spagnolo. La resistenza spagnola, supportata dalle forze britanniche sotto il duca di Wellington, riuscì infine a sconfiggere i francesi, ma la guerra lasciò il paese devastato.

Tumulti Politici e Sociali

Il XIX secolo fu un periodo di grande instabilità politica e sociale in Spagna. Dopo la guerra d'indipendenza, il paese fu scosso da guerre civili, come le tre guerre carliste, e da frequenti cambi di regime tra monarchia, repubblica e dittature militari. Le lotte interne indebolirono ulteriormente la Spagna, ritardando il suo sviluppo economico e politico.

La Restaurazione Borbonica

Nel 1874, la monarchia borbonica fu restaurata sotto Alfonso XII, inaugurando un periodo di relativa stabilità conosciuto come la Restaurazione (1874-1931). Durante questo periodo, la Spagna iniziò un lento processo di modernizzazione, ma rimase un paese prevalentemente agricolo con profonde disuguaglianze sociali ed economiche.

La Spagna nel XX secolo

La Seconda Repubblica e la Guerra Civile

La Seconda Repubblica Spagnola fu proclamata nel 1931, portando una serie di riforme progressiste, tra cui la separazione tra Chiesa e Stato, il suffragio universale e la riforma agraria. Tuttavia, le tensioni sociali e politiche aumentarono, portando alla Guerra Civile Spagnola (1936-1939). La guerra fu un conflitto sanguinoso tra le forze repubblicane, sostenute da socialisti, comunisti e anarchici, e i nazionalisti guidati dal generale Francisco Franco, che ricevettero supporto da Germania e Italia fasciste.

La Dittatura di Franco

La guerra civile si concluse con la vittoria dei nazionalisti di Franco, che instaurò una dittatura autoritaria durata fino alla sua morte nel 1975. Il regime di Franco fu caratterizzato da repressione politica, censura e isolamento internazionale, ma anche da una lenta liberalizzazione economica negli anni '60 che portò ad una crescita economica significativa.

La Transizione alla Democrazia

Alla morte di Franco, il re Juan Carlos I fu nominato capo di stato e iniziò un processo di transizione democratica. Il primo ministro Adolfo Suárez Gonzales guidò la Spagna verso una nuova costituzione democratica, approvata nel 1978. Questo periodo vide anche il tentativo fallito di colpo di stato da parte di elementi dell'esercito nel 1981.

La Modernizzazione e l'Ingresso nell'UE

Sotto la guida di leader come Felipe González del Partito Socialista (PSOE), la Spagna entrò nella Comunità Economica Europea (ora Unione Europea) nel 1986, avviando un periodo di modernizzazione economica e politica. Negli anni '90 e 2000, la Spagna ha continuato a crescere, diventando una delle principali economie europee.