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L'Aquila, capoluogo dell'Abruzzo, è una città ricca di storia e cultura che offre numerose attrazioni imperdibili. Tra queste spicca il Forte Spagnolo, una maestosa fortezza rinascimentale costruita nel XVI secolo dagli ingegneri militari spagnoli. Con la sua imponente struttura quadrangolare, i bastioni angolari e il profondo fossato, rappresenta un esempio eccezionale di architettura militare. Oggi ospita il Museo Nazionale d'Abruzzo, che custodisce reperti archeologici, opere medievali e capolavori artistici moderni, offrendo un viaggio attraverso la storia della regione.
Un'altra icona della città è la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, un capolavoro romanico del XIII secolo situato in un contesto suggestivo. La facciata, caratterizzata da un raffinato gioco di pietra bianca e rossa, e l’interno, ricco di dettagli artistici e spirituali, rendono questa basilica un luogo di grande fascino. Qui si trova anche il sepolcro di San Pier Celestino, un'opera rinascimentale di straordinaria bellezza.
Piazza Duomo è il cuore pulsante dell'Aquila, uno spazio monumentale che ospita la Cattedrale di San Massimo. Questo edificio gotico, con la sua facciata intricata e l'interno arricchito da affreschi e opere d'arte, domina la piazza, che è anche animata dal mercato storico, un luogo ideale per immergersi nella vita quotidiana della città.
Infine, la Fontana delle 99 Cannelle, costruita nel XIII secolo, è un’opera unica nel suo genere. Con le sue 99 cannelle, ognuna diversa dall’altra, rappresenta un simbolo di abbondanza e tradizione. Immersa in una leggenda che ne aumenta il fascino, è una tappa obbligata per chi visita L'Aquila.
Immersa nella suggestiva cornice del Parco del Castello, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un esempio straordinario di arte romanica. Eretta nel XIII secolo, è considerata uno dei simboli più importanti dell'Aquila.
La facciata, rivestita di pietra bianca e rossa, è un'armonia di forme e proporzioni. Il portale centrale, con dettagli scolpiti finemente, ospita una lunetta raffigurante la Madonna col Bambino. Al centro, un maestoso rosone cattura l'attenzione, irradiando luce e conferendo un'aura di sacralità all'edificio. Questo simbolo di perfezione divina è uno degli elementi più fotografati e ammirati dai visitatori.
All'interno, la basilica presenta una fusione di elementi romanici e barocchi, frutto delle trasformazioni avvenute nel XVII secolo. Le ampie navate, sostenute da solidi pilastri, guidano lo sguardo verso il presbiterio, dove si trova il sepolcro rinascimentale di San Pier Celestino. Quest'opera, realizzata da Giovanni da Sulmona, è un esempio raffinato di arte rinascimentale, e custodisce la memoria del papa eremita che riposa in questo luogo carico di significato.
La storia della basilica è profondamente intrecciata con quella dell’Aquila. Sopravvissuta a terremoti e restauri, Santa Maria di Collemaggio rappresenta la tenacia e la forza di una comunità che ha saputo preservare il suo patrimonio.
La Basilica di San Bernardino, eretta tra il XVI e il XVII secolo, è un capolavoro rinascimentale che riflette l'influenza di maestri locali e l’esuberanza dell'arte sacra dell'epoca. Situata nel cuore dell'Aquila, è dedicata a San Bernardino da Siena, il patrono della città.
La facciata, suddivisa in tre ordini di colonne, è un esempio di equilibrio tra classicismo e tradizione locale. Ogni elemento è studiato per creare una sensazione di armonia, rendendo questo edificio uno dei più iconici della città.
L'interno della basilica è uno spettacolo per gli occhi. Il soffitto, decorato con dettagli raffinati, è una delle prime cose che catturano lo sguardo. Al centro della navata principale si trova il mausoleo di San Bernardino da Siena, realizzato in marmo bianco da Silvestro dell'Aquila. Quest'opera è impreziosita da sculture e bassorilievi che raccontano la vita del santo.
Tra le opere d’arte custodite nella basilica, spiccano sculture rinascimentali di artisti locali come Nicola da Guardiagrele e Giovanni Antonio da Pescocostanzo. Particolarmente notevoli sono la statua di San Bernardino in terracotta policroma, attribuita a Giovanni da Capestrano, e il gruppo scultoreo dell’Annunciazione, una delle migliori creazioni di Silvestro dell’Aquila.
Situato all'ingresso del centro storico, il Forte Spagnolo si erge come un baluardo di potenza e resistenza. Costruito nel XVI secolo dagli ingegneri militari spagnoli, è un esempio magistrale di architettura militare rinascimentale.
Con la sua pianta quadrangolare, bastioni angolari imponenti e un profondo fossato, il forte evoca l'immagine di un'invincibile fortezza progettata per difendere la città e il suo territorio. Nonostante i numerosi terremoti che hanno colpito l'Aquila nei secoli, il Forte Spagnolo si presenta oggi in ottimo stato di conservazione, testimoniando l'eccellenza dell'ingegneria dell'epoca.
Dal 1952, il Forte Spagnolo ospita il Museo Nazionale d'Abruzzo, uno dei più prestigiosi della regione. Le sue collezioni raccontano la storia dell'Abruzzo dalla preistoria fino ai giorni nostri.
Sezione archeologica: reperti di epoca preistorica, protostorica e romana, tra cui la famosa Stele di Navelli, un’iscrizione peligna del VI secolo a.C.
Sezione medievale: una ricca collezione di sculture, dipinti e ceramiche medievali, tra cui la Madonna di Citerna, un affresco del XIII secolo.
Sezione moderna e contemporanea: opere che spaziano dal Rinascimento al XX secolo, tra cui dipinti di Francesco Paolo Michetti e Nicola da Guardiagrele.
Visitare il Forte Spagnolo significa immergersi in un’atmosfera unica, dove arte, storia e architettura si fondono per offrire un'esperienza indimenticabile.
Un altro gioiello dell'Aquila è la Fontana delle 99 Cannelle, un'opera che incanta con la sua bellezza senza tempo e il suo significato simbolico.
Iniziata nel 1272 da Tancredi da Pentima, la fontana si presenta come una grande vasca trapezoidale alimentata da 99 cannelle, ognuna delle quali è incastonata in un mascherone unico. Questo dettaglio artistico dona alla fontana un carattere distintivo e un’aura di mistero.
Secondo la leggenda, Tancredi da Pentima avrebbe chiesto di essere sepolto all'interno della fontana, rafforzando il legame tra l'artista e la sua opera. Ogni cannella rappresenta uno dei quartieri storici della città, mentre il numero 99 simboleggia abbondanza e perfezione.
Sebbene iniziata nel XIII secolo, la fontana fu completata solo nel XVIII secolo. Questo lungo processo testimonia la dedizione e la perseveranza nel portare a termine un'opera così straordinaria.
Questo gioiello urbano ha vissuto una travagliata storia, segnata da eventi sismici che ne hanno compromesso la sua bellezza. Tuttavia, dopo il terremoto che ha colpito la città nel 2009, Piazza Duomo è rinata, mostrando al mondo la sua resilienza e il suo splendore. In questo articolo esploreremo la magnificenza di Piazza Duomo, la sua tormentata storia e il suo rinnovamento dopo il disastro naturale.
La piazza è dominata dalla maestosa Cattedrale di San Massimo, dedicata al patrono della città. Questo edificio, un capolavoro dell'architettura gotica, è stato più volte restaurato e ricostruito a seguito dei terremoti che hanno colpito L'Aquila nel corso dei secoli.
La facciata della cattedrale si distingue per i suoi dettagli, scolpiti con maestria da abili artigiani. I rilievi raccontano storie sacre, mentre il portale gotico incornici magnificamente l’ingresso principale.
All'interno, la cattedrale rivela un'atmosfera di calma e raccoglimento. Tra gli elementi più preziosi si trovano l’altare maggiore e alcune pale d’altare di straordinaria bellezza.
La storia travagliata di Piazza Duomo a L'Aquila racconta di un passato segnato da eventi tragici e disastri naturali. La piazza, situata nel cuore della città, è stata testimone di numerosi terremoti che hanno causato danni significativi agli edifici circostanti. Il più devastante è stato il terremoto del 2009, che ha causato la distruzione di gran parte del centro storico, compresa Piazza Duomo. Questo evento ha portato alla perdita di preziosi monumenti e opere d'arte che adornavano la piazza. Tuttavia, nonostante le avversità, la piazza ha subito un processo di ricostruzione e restauro che ha restituito parte del suo antico splendore.
Ecco un itinerario dettagliato per scoprire le principali attrazioni in due giorni, insieme a consigli su dove soggiornare e mangiare.
La giornata inizia con una visita al Forte Spagnolo, un'imponente fortezza rinascimentale costruita nel XVI secolo. Esplora il Museo Nazionale d'Abruzzo, che ospita reperti archeologici e opere d'arte medievali e moderne. Dopo la visita al forte, passeggia nel Parco del Castello, un luogo tranquillo ideale per scattare foto e rilassarsi.
Prosegui verso la Fontana delle 99 Cannelle, simbolo della città. Questa suggestiva fontana, costruita nel XIII secolo, è un omaggio ai quartieri storici dell’Aquila, con ogni cannella rappresentante un diverso quartiere.
Per pranzo, fermati al ristorante Antica trattoria dei gemelli, situato vicino al centro storico.
Nel pomeriggio, visita la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, un capolavoro romanico con la sua facciata in pietra bianca e rossa e il sepolcro di San Pier Celestino. Concludi la giornata con una passeggiata in Piazza Duomo, il cuore della città, dove potrai ammirare la Cattedrale di San Massimo e rilassarti in uno dei caffè della zona.
Il secondo giorno inizia con una visita al MUNDA - Museo Nazionale d'Abruzzo, situato in una moderna struttura nei pressi del centro. Qui potrai ammirare una vasta collezione di arte sacra e opere di artisti locali.
Dopo il museo, esplora il centro storico, con le sue stradine caratteristiche e i negozi di artigianato.
Per pranzo, prova il Ristorante Corso Stretto.
Nel pomeriggio, visita i dintorni della città, come la Basilica di San Bernardino, un capolavoro rinascimentale dedicato al patrono dell’Aquila. Ammira il mausoleo di San Bernardino e le opere d'arte rinascimentali custodite all'interno.
Per il tuo soggiorno, ti consigliamo l'Hotel San Michele, situato nel centro storico.