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Storia del Molise



Il Molise, una delle regioni più piccole e spesso trascurate d’Italia, custodisce una storia complessa e affascinante, fatta di battaglie epiche, conquiste culturali e personaggi illustri. Questo articolo esplora la ricca eredità storica del Molise, dalle origini sannitiche fino alla sua moderna autonomia regionale, con un’attenzione particolare agli eventi e alle figure che hanno plasmato la sua identità.

Le Origini Sannitiche: I Fieri Nemici di Roma

Gli antichi abitanti del Molise erano i Sanniti, una popolazione fiera e guerriera che resistette per secoli all’espansione di Roma. La rivalità tra i Sanniti e i Romani culminò nella Guerra Sociale (90-88 a.C.), durante la quale i Sanniti, insieme ai loro alleati italici, misero in campo un esercito di ben 100.000 uomini.

Le Fasi della Guerra Sociale

  • Primi Scontri: I Sanniti stabilirono il loro quartier generale inizialmente a Corfinio (nell’attuale Abruzzo) e successivamente a Isernia, nel cuore del Molise.
  • Conflitto e Perdite: La guerra durò quattro anni, con un bilancio umano drammatico di circa 300.000 morti.
  • La Sconfitta: Alla fine, i Sanniti furono sconfitti, e il loro territorio entrò definitivamente nell’orbita romana.

Nonostante la loro sconfitta, i Sanniti hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura molisana, con resti archeologici come i templi e i teatri sparsi nel territorio, che testimoniano la loro sofisticata organizzazione sociale.

Il Medioevo: Longobardi, Normanni e Svevi

Con il crollo dell’Impero Romano, il Molise passò attraverso diverse dominazioni che segnarono profondamente il suo tessuto sociale e culturale.

L'Era Longobarda

Nel VI secolo, il Molise fu conquistato dai Longobardi e incorporato nel Ducato di Benevento. Durante il regno di Arechi II (758-774), il ducato raggiunse l’apice del suo potere, dominando gran parte del Mezzogiorno italiano.

I Normanni e la Contea di Molise

Nel XII secolo, i Normanni conquistarono il Molise, integrandolo nel loro regno che si estendeva da Napoli a Palermo. Tra i feudatari locali, spicca la figura di Ugo De Molinis, che attraverso un matrimonio strategico si imparentò con la famiglia di Ruggero, capostipite della dinastia normanna.

Federico II e il Giustizierato del Molise

Con l’avvento di Federico II di Svevia, il Molise fu promosso a giustizierato nel 1221, una suddivisione amministrativa che conferì maggiore rilevanza politica alla regione. Questo periodo segnò anche l’apice della stabilità sotto il regno normanno-svevo, prima del declino che avrebbe interessato tutto il Regno Meridionale.

La Decadenza e il Nuovo Corso Politico

Dopo la caduta degli Svevi, il Molise visse una lunga fase di decadenza, che si protrasse fino alla fine del XVIII secolo. Tuttavia, con l’arrivo delle idee rivoluzionarie e delle truppe francesi, la regione entrò in una nuova fase politica e culturale.

L’Epoca di Gioacchino Murat

Nel 1811, sotto il regno di Gioacchino Murat, il Molise ottenne i confini amministrativi che conserva ancora oggi, dopo la separazione dall’Abruzzo avvenuta ufficialmente nel 1963. Durante questo periodo, emergono due figure molisane di spicco: Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe.

Vincenzo Cuoco: Il Filosofo della Rivoluzione

Nato nel 1770, Vincenzo Cuoco fu un intellettuale e patriota che analizzò con grande lucidità il fallimento della Repubblica Partenopea del 1799. Nel suo Saggio storico sulla rivoluzione napoletana, Cuoco spiegò come la rivoluzione fosse estranea alle masse popolari, evidenziando la necessità di coinvolgere il popolo in qualsiasi processo di cambiamento.

Gabriele Pepe: Il Guerriero e Letterato

Gabriele Pepe, contemporaneo di Cuoco, fu un uomo d’azione e di cultura. Combatté per la Repubblica Partenopea e servì nell’esercito napoleonico, distinguendosi in battaglie come quella di Marengo. Oltre alle sue gesta militari, Pepe è ricordato per il duello simbolico con il poeta francese Lamartine, che gli valse il titolo di "novello Fieramosca".

Il Risorgimento e l’Unità d’Italia

Il Molise giocò un ruolo significativo durante il Risorgimento. Numerosi patrioti molisani si unirono alle imprese di Giuseppe Garibaldi, contribuendo all’unificazione dell’Italia nel 1860. Questo evento segnò la fine della tirannia borbonica e l’inizio di una nuova era per il Mezzogiorno.

Il Molise durante la Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Molise visse momenti drammatici, specialmente dopo lo sbarco inglese a Termoli nell’autunno del 1943. La regione divenne un fronte cruciale, subendo pesanti bombardamenti e devastazioni. L’occupazione tedesca e le battaglie successive lasciarono cicatrici profonde nella popolazione e nel territorio.

L’Autonomia Regionale

Il 1963 segnò un momento storico per il Molise: la regione ottenne la separazione amministrativa dall’Abruzzo, diventando la ventesima regione d’Italia. Questa autonomia ha permesso al Molise di valorizzare la propria identità e promuovere lo sviluppo economico e culturale, pur affrontando sfide come lo spopolamento e la mancanza di infrastrutture.

Patrimonio Culturale e Personaggi Illustri

Il Molise ha dato i natali a importanti figure della cultura e della storia italiana. Oltre a Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe, la regione è famosa per la sua tradizione artigianale, come il merletto a tombolo di Isernia e le campane di Agnone, simboli di un sapere antico che resiste al tempo.

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