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La storia di Torino



Torino, una città simbolo di trasformazioni politiche, sociali e urbanistiche che hanno segnato non solo il Piemonte ma l’intero paese. Dalla sua fondazione come colonia romana, passando per i fasti del ducato sabaudo e il ruolo cruciale nel Risorgimento, Torino è oggi un centro industriale e culturale di prim’ordine.

Le Origini Romane: Augusta Taurinorum

La storia di Torino inizia nel I secolo a.C., quando i Romani fondarono la colonia di Augusta Taurinorum, collocata strategicamente alla confluenza del fiume Po con la Dora Riparia. La città fu progettata secondo il classico schema romano del castrum, con un impianto urbanistico rettangolare e due assi principali: il cardo e il decumano.

Durante il periodo romano, Torino prosperò come centro militare e commerciale, grazie alla sua posizione strategica lungo le vie di comunicazione verso le Alpi. Ancora oggi, i visitatori possono ammirare le vestigia di questo periodo, tra cui la Porta Palatina, uno degli accessi meglio conservati di un’antica città romana.

Medioevo: Tra Longobardi, Franchi e Libertà Comunali

Nel VI secolo d.C., Torino divenne sede di un importante ducato longobardo. Successivamente, nel 773, i Franchi sotto Carlo Magno conquistarono la città, facendola diventare una contea franca. Durante questo periodo, Torino fu annessa alla vicina marca di Ivrea e conobbe un periodo di stabilità sotto la guida di Berengario II, re d’Italia.

Nel 1131, il conte Amedeo III di Savoia prese il controllo della città, ma fu cacciato pochi anni dopo dall’imperatore Lotario III, che concesse a Torino le libertà comunali. Questo fu un periodo di grandi cambiamenti politici: la città vide alternarsi il governo del vescovo, delle famiglie nobili locali e, successivamente, dei Savoia.

Il XIII Secolo: L'Alternarsi dei Domini

Durante il XIII secolo, Torino fu al centro di ambizioni contrastanti. Nel 1251, i Savoia conquistarono la città, ma furono presto cacciati da una fazione che riaffermò l’autonomia municipale. Tra il 1270 e il 1280, Torino passò sotto diversi domini, tra cui quello di Carlo d’Angiò e Guglielmo II di Monferrato, fino a ritornare definitivamente sotto i Savoia.

Questo periodo fu segnato da instabilità politica, ma anche da importanti sviluppi culturali e religiosi. Nel 1404, Ludovico VI di Savoia-Acaia fondò l’Università di Torino, che divenne un centro di eccellenza accademica.

Rinascimento e Barocco: Torino Capitale del Ducato Sabaudo

Con l’ascesa dei Savoia, Torino si trasformò in una città di grande prestigio. Nel XV secolo, divenne capitale del Ducato di Savoia, assumendo un ruolo centrale nella politica europea. Tuttavia, nel 1536, la città fu occupata dai Francesi, che la mantennero sotto il loro controllo fino al 1562, quando tornò ai Savoia.

Il XVII secolo fu un’epoca di grande sviluppo urbanistico e architettonico. Torino si trasformò in una città barocca sotto l’influenza di architetti come Guarino Guarini e Filippo Juvarra, che progettarono palazzi, chiese e piazze monumentali. Questo periodo vide anche il consolidamento della città come fortezza militare, capace di resistere a numerosi assedi, come quello del 1706, durante il quale l’esercito francese fu sconfitto da Eugenio di Savoia.

Il XVIII Secolo: Capitale del Regno di Sardegna

Nel 1718, Torino divenne la capitale del Regno di Sardegna, un ruolo che consolidò il suo status politico e culturale. Questo periodo fu caratterizzato da una forte crescita economica e da un rinnovato fervore architettonico. La città si arricchì di nuovi edifici pubblici e residenze reali, tra cui la magnifica Reggia di Venaria Reale.

Con la conquista francese del 1798, Torino visse anni di instabilità politica, alternandosi tra il dominio francese e quello austro-russo. Tuttavia, con il Congresso di Vienna del 1815, la città tornò ai Savoia, riprendendo il suo ruolo di capitale dello Stato sabaudo.

Risorgimento: Il Cuore dell’Unità d’Italia

Torino fu il centro nevralgico del Risorgimento italiano, il movimento per l’unificazione del paese. Nel 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, Torino divenne la prima capitale del nuovo stato unitario. Questo periodo fu segnato da un’intensa attività politica e culturale, con personalità come Camillo Benso di Cavour che svolsero un ruolo cruciale.

La città conservò il titolo di capitale fino al 1865, quando il governo si trasferì prima a Firenze e poi a Roma. Nonostante ciò, Torino continuò a essere un importante centro industriale e intellettuale.

La Rivoluzione Industriale e il Novecento

Nel tardo XIX secolo, Torino conobbe un rapido sviluppo industriale, diventando il fulcro della produzione tessile, meccanica e metalmeccanica. Nel 1899, nacque la FIAT, destinata a diventare uno dei principali produttori automobilistici al mondo. Questo trasformò Torino in una città industriale, attirando migliaia di lavoratori e plasmando il suo tessuto urbano.

Nel XX secolo, Torino divenne anche un centro di fermento politico e sociale. Durante il fascismo, la città fu teatro di importanti movimenti di resistenza. Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, Torino fu al centro delle lotte operaie, come quelle dell’autunno caldo del 1969.

Torino Oggi: Tradizione e Innovazione

Oggi, Torino è una città che combina tradizione e modernità. Dopo il declino industriale degli anni ’80, la città ha saputo reinventarsi come centro culturale e turistico. È famosa per il suo patrimonio barocco, il Museo Egizio, e dal Museo Nazionale del Cinema ospitato nella Mole Antonelliana.

Le Olimpiadi Invernali del 2006 hanno dato nuovo slancio a Torino, consolidandone il ruolo come città internazionale.


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