√ Le città dell'Algeria

ANNABA - Posta nella parte più interna di una larga baia del Mediterraneo, presso la foce del Seybouse, Annaba gode di una posizione assai pittoresca tra il mare e le boscose pendici dell'Edough. La città consta di un antico nucleo arabo, in posizione elevata e dominato dalla casbah, e di vasti quartieri europei, iniziati con l'occupazione francese e largamente estesisi specie verso sud, dove sono il porto e le aree industriali. Il suo sviluppo demografico, legato soprattutto all'incremento delle attività portuali, è stato notevolissimo dall'inizio del secolo ad oggi: dai 37 000 abitanti del 1901 è passata ai 340 000 attuali. Nell'antica cittadella, gravemente danneggiata durante i bombardamenti del 1942 e del 1943, si conserva una moschea del secolo XI; pochi chilometri a sud-est della città sono le interessantissime rovine di Ippona. Notevole centro commerciale, collegato per strada e ferrovia a Costantina, Skikda e alla zona mineraria di Tébessa, è anche il maggior centro industriale del Nord-Est algerino, con un grande complesso siderurgico, cementifici, stabilimenti chimici (superfosfati) e meccanici. Il porto, fra i più attivi del Paese, è adibito particolarmente all'esportazione di minerali di ferro e fosfati, e all'importazione di macchine, cereali e derrate alimentari.
BÉJAIA - Sorge sulla sponda occidentale del golfo omonimo, presso la foce dell'Uadi Soumman, estendendosi ad anfiteatro sul fianco orientale del Djebel Gouraya. Centro culturale, è sede di alcuni musei (fra cui quello dedicato al pittore Émile Aubry, nativo di Sétif) e biblioteche, mentre la casbah è il suo luogo più caratteristico.
Il suo porto, uno dei maggiori del Paese, collegato tramite oleodotti e gasdotti ai giacimenti sahariani (Hassi-Messaoud, Ohanet, Zarzaìtine), esporta annualmente circa 10,5 milioni di t di idrocarburi. Il settore industriale è legato soprattutto ad attività tessili, chimiche, conciarie e della lavorazione del sughero.
COSTANTINA - È situata a 640 m al margine settentrionale degli altipiani interni, in posizione strategica su una rupe calcarea di forma trapezoidale, isolata su tre lati dalle gole incise dall'Uadi Rhumel e dai suoi trìbutari. Le moschee di Sidi el-Kettanli Sì-di Lakhdar, el-Kebir e el-Ghezal (oggi chiesa di Notre Dame des Sept Douleurs); alcune tombe turche; il quartiere chara, ossia il ghetto; i ponti sul Rhumel (Sidi M'Cid e Sidi Rached, ardite opere d'ingegneria) sono le cose da vedere in città. Costantina, sede universitaria, di un museo archeologico, di teatri, conserva anche resti delle mura romane e bizantine, di cisterne, di un acquedotto, di un arco trionfale e di un ponte romano.
Importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie tra gli altipiani e la regione costiera, dove ha il suo sbocco al mare nei porti di Skikda e Annaba, è vivace mercato dei prodotti agricoli e forestali della regione circostante. Il settore industriale conta impianti tessili, alimentari, meccanici e conciari.
MOSTAGANEM - Situata sulla costa mediterranea, 70 km a nord-est di Orano, la città conserva nella topografia l'antica distinzione fra la zona portuale, sviluppatasi fin dal secolo XVI, il quartiere arabo, che si estende nell'ampia ansa dell'Uadi Ai'n Séfra, ed il quartiere europeo, dalle vie ampie e rettilinee, che si prolunga da un lato fino alla spiaggia e dall'altro fino alle colline circostanti. Alcune antiche moschee, numerose tombe sacre e un forte turco costituiscono i più interessanti monumenti di Mostaganem, che è sede di un modernissimo istituto di tecnologia agricola. Notevole porto commerciale, sbocco di una vasta piana irrigata e coltivata ad agrumeti e vigneti, possiede industrie alimentari, meccaniche, del tabacco e del legno.
ORANO - Il castello cinquecentesco, la porta di Spagna, la chiesa di San Luigi, la moschea di el-Pasa, i caratteristici quartieri ebraico e della Calére, l'interessante museo municipale (preistoria, archeologia, etnografia, belle arti) e l'università sono i principali punti d'interesse artistico e culturale.
Seconda città dell'Algeria, importante centro industriale, con acciaierie, cementifici, officine meccaniche, stabilimenti chimici (superfosfati) ed alimentari, impianti tessili e per la lavorazione del vetro. Il porto è specializzato nell'esportazione di prodotti agricoli e zootecnici. Collegata per ferrovia ad Algeri e Fès (Marocco), è anche sede di aeroporto (Es Sénia).
SÉTIF - Situata a 1100 m nell'Atlante Telliano, tra la catena del Babor e i monti del Hodna, si è sviluppata urbanisticamente dopo il 1925, al di là delle mura che circondavano i due quartieri (quello civile e quello militare) in cui era divisa la città ottocentesca. Ospita un interessante Museo archeologico (il primo creato nel Paese dopo l'indipendenza), un parco archeologico e un istituto di tecnologia agricola; la città moderna copre in gran parte le rovine di Sitifis. Collegata da una linea ferroviaria ad Algeri, è vivace mercato di prodotti agricoli (cereali, uva, olive, frutta) e zootecnici, con industrie alimentari e calzaturiere.
SIDI-BEL-ABBÈS - Mercato agricolo di una fertile regione (cereali, uva, ortaggi, frutta), è sede di industrie alimentari, tessili, del legno e del cemento. È stazione della linea ferroviaria Orano-Tlemcen.
SKIKDA - Città dall'aspetto moderno, sorge nella parte più interna del golfo omonimo, tra i capi de Fer e Bongaroun, 60 km a nord-est di Costantina. Vi si trovano un grandioso teatro romano del secolo II e un ricco museo (archeologico, di armi e di gioielli) che raccoglie le vestigia delle varie civiltà che si sono susseguite sul territorio dell'odierna Skikda. Servita da un ottimo porto e da un aeroporto, terminale di un gasdotto e di un oleodotto provenienti dalle zone sahariane di estrazione degli idrocarburi, la città ha fortemente sviluppato le proprie funzioni nel settore industriale: impianti alimentari, chimici, petrolchimici, meccanici e per la liquefazione del gas naturale. Intensa, poi, l'attività di commercializzazione dei prodotti agricoli e quella peschereccia.
TLEMCEN - È situata sulle propaggini settentrionali dei monti omonimi, 10 km a sud-ovest di Orano. Capitale storica e artistica del Paese, ha nella Grande Moschea (costruita nel 1136 da 'Ali Ben Yusuf) e nelle moschee di el-Kebìr, Sidi Halwi, Sidi Brahim e Sidi bel-Hasàn (oggi museo archeologico ed etnografico), nell'antica cittadella del Mechouar, nel quartiere ebraico e in quello dei Hadar i prinicipali punti d'interesse artistico-culturale. Posta lungo la linea ferroviaria Orano-Oujda, è attivo mercato agricolo e sede di un fiorente artigianato (tappeti, ceramiche, oreficeria), ampiamente esportato.