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Nigeria Economia




L'economia nigeriana: tra agricoltura, petrolio e sfide future

L'agricoltura rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia nigeriana, con circa il 33,9% del territorio dedicato a colture seminative e arboree e il 43% a pascoli. Le principali colture da esportazione includono palma da olio, cacao, arachidi, cotone e, in misura minore, banane, caucciù, zenzero, tabacco, soia e canna da zucchero. Tra le colture alimentari destinate al consumo interno, si distinguono miglio, manioca, sorgo (diffuso soprattutto nel nord), patata dolce (anche esportata) e riso. L'agricoltura tradizionale sta vivendo un processo di diversificazione produttiva, con l'introduzione di nuove colture (patata dolce, cocco, pomodori), l'estensione di quelle esistenti per soddisfare il fabbisogno interno (riso) e l'ammodernamento delle aziende agricole. Nonostante la solidità del sistema produttivo, l'agricoltura nigeriana soffre la concorrenza del settore petrolifero, che rappresenta la principale risorsa del paese, e non riesce a colmare il fabbisogno alimentare derivato dall'incremento demografico. Il patrimonio zootecnico è ingente e diffuso, principalmente nelle regioni settentrionali, con ovini, bovini e caprini che rappresentano le specie più allevate. La pesca, di discreta entità, si svolge lungo il corso del Niger ed è destinata al consumo interno. Il patrimonio forestale fornisce legname pregiato per l'esportazione, soprattutto mogano e legni teneri.

La principale risorsa del sottosuolo nigeriano è il petrolio, mentre la produzione di gas naturale è ancora limitata. L'area petrolifera, scoperta nel 1966, si estende su entrambi i lati del delta del Niger, includendo anche le isole e la zona marittima, ed è collegata alle raffinerie di Port Harcourt e Warri. Un oleodotto di 2.800 km collega la costa con Kano e Maiduguri, all'estremità nord-orientale del paese. Le altre risorse minerarie si concentrano sull'altopiano di Jos e includono columbite (minerale di niobio, tantalio, manganese e ferro), cassiterite (minerale dello stagno) e minerali di piombo, zinco e argento. Il bacino carbonifero di Enugu si trova sulle alture meridionali, mentre i giacimenti di ferro si concentrano nell'area di Lokoja.

Su solide tradizioni locali legate alla spremitura delle arachidi, alla raffinazione dell'olio di palma, alla produzione di zucchero, tabacco e alla sgranatura e filatura del cotone, si è sviluppata una moderna industria concentrata nelle aree di produzione. Rilevante è anche l'industria tessile legata al cotone, presente sia nelle zone di produzione (Kano) che in quelle di consumo e commercio (Lagos). Sotto la spinta della domanda interna di beni di consumo, è nata una nuova industria che spazia dall'agroalimentare (birra, succhi di frutta) alle costruzioni (cemento, mobili), fino a settori prima assenti come la produzione di beni meccanici (elettrodomestici, biciclette, montaggio di autoveicoli). È presente anche l'industria pesante, con la siderurgia ad Ajaokuta e un impianto di produzione di alluminio a Port Harcourt.


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