Loading...
Dopo un primo capovolgimento dei flussi commerciali, che ha portato le esportazioni prima del 1959 rivolte per il 90% verso gli Stati Uniti, a dirigersi, negli anni Ottanta, per l'80-85% verso l'Unione Sovietica e gli altri Paesi socialisti, il ventaglio delle controparti commerciali si è allargato alla Russia, al Canada, al Giappone, all'Italia, alla Spagna e alla Francia. I prodotti più esportati sono lo zucchero, altri generi alimentari e il nichel. Le importazioni riguardano soprattutto petrolio, macchinari e alimentari. Il turismo ha ripreso vigore su basi nuove, attirando Canadesi, Italiani, Spagnoli e Tedeschi.
Lo zucchero rappresenta la principale produzione del Paese. Retaggio della monocoltura coloniale, la sua produzione costituisce sempre la gran parte delle esportazioni. L'aumento della produzione, è dovuto al miglioramento della produttività per ettaro. Per colmare il fabbisogno alimentare sono state incrementate le produzioni di riso. Il tabacco, dopo diverse vicende, ha raggiunto la produzione antecedente il 1959 e ha visto una contrazione della produzione nell'ultimo decennio. Le altre produzioni per la sussistenza sono costituite dalle patate, dalle patate dolci, dalla manioca, dai legumi e, per l'esportazione, dalle banane, dagli ananas, dalle noci di cocco, dal cacao e dal caffè. Il patrimonio forestale, comprendente molte essenze, fra cui il mogano, il pino caraibico, la quercia, la ceiba, l'ebano, il cedro. L'allevamento bovino era già molto consistente in passato, ma mentre prima era rivolto prevalentemente alla produzione di carne, ora è destinato anche alla produzione di latte. L'attività della pesca, che può sfruttare il potenziale ittico del mar delle Antille, ricco di pesci pregiati, di crostacei e di spugne, è oggetto di notevole interesse, che ha già portato negli ultimi anni a uno sviluppo significativo del settore.
Cuba possiede ingenti riserve di nichel sulla Sierra del Cristal, nella regione orientale, e riserve di ferro sulla Sierra Maestra e nell'Isla de la Juventud. La bauxite è presente sia nella regione orientale (Sierra Maestra) sia in quella occidentale (Sierra Guaniguanico), assieme a quantità di manganese, rame, cromo e cobalto. Si estraggono anche limitate quantità di petrolio e di gas a sud dell'Avana e nella provincia di Ciego de Avila. Le attività industriali hanno il loro punto di forza nella raffinazione del nichel e del cromo nel combinat di Nicaro-Moa (complesso produttivo a integrazione verticale sul modello sovietico), nei combinat delle centrali termiche e di raffinazione del petrolio dell'Avana e di Santiago de Cuba, in quello tessile dell'Avana. Importanti sono gli zuccherifici distribuiti in tutta l'area centrale del Paese, l'industria alimentare e delle bevande, oltre a quella della carta, dei tabacchi, dei fertilizzanti e delle costruzioni. Notevole sviluppo ha avuto l'industria della lavorazione del pescato, creata sia per bilanciare i consumi interni sia per l'esportazione. L'industria siderurgica cubana, invece, dopo un tentativo di sviluppo accelerato negli anni Settanta e Ottanta, è stata ridimensionata.