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Storia di Cuba




Cuba: Dalla Conquista Spagnola alla Rivoluzione Castrista e Oltre

Dal 1511, l'isola di Cuba ha vissuto un'intensa e tumultuosa storia di conquiste, resistenze e rivoluzioni. La dominazione spagnola, iniziata con i conquistadores come Diego Velázquez e Hernán Cortés, ha segnato l'inizio di un periodo di profonde trasformazioni sociali e economiche, segnate da violenze e sfruttamento delle popolazioni indigene e africane.

L'era della colonizzazione e dello sfruttamento

Cuba divenne rapidamente un fulcro per il commercio transatlantico, specialmente per la produzione di zucchero e tabacco, risorse che attrassero colonizzatori europei desiderosi di sfruttare le ricchezze naturali dell'isola. La tratta degli schiavi africani divenne un elemento cruciale dell'economia cubana fino al 1886, quando la schiavitù fu ufficialmente abolita. Tuttavia, la fine della schiavitù non migliorò significativamente le condizioni di vita della popolazione afro-cubana, che continuò a vivere in uno stato di profonda disparità sociale ed economica.

L'Avana: capitale del Nuovo Mondo

Nel corso dei secoli, L'Avana emerse come uno dei porti più importanti del Nuovo Mondo, punto di incontro per vascelli transoceanici che scambiavano merci e rifornimenti. L'introduzione del tabacco in Europa da parte di Jean Nicot nel XVI secolo e l'introduzione del caffè nel XVIII secolo contribuirono a rafforzare ulteriormente l'economia cubana, sebbene la ricchezza fosse concentrata nelle mani di pochi.

Lotta per l'indipendenza e il ruolo degli Stati Uniti

Il XIX secolo fu segnato da rivoluzioni e tentativi di riforma. Nonostante i movimenti rivoluzionari che liberarono gran parte del Sud America dal colonialismo spagnolo, Cuba rimase un'eccezione fino alla fine del secolo. La guerra ispano-americana del 1898, precipitata dall'insurrezione guidata da José Martí, portò alla cessione di Cuba alla supervisione statunitense, che mantenne un'influenza decisiva sugli affari interni dell'isola, inclusa l'installazione di basi militari come Guantánamo.

Il regime di Batista e la rivoluzione castrista

Il controllo statunitense favorì l'ascesa di leader autoritari come Fulgencio Batista, che dominò la politica cubana fino alla rivoluzione del 1959 guidata da Fidel Castro. Questo periodo vide anche l'influenza del crimine organizzato, in particolare negli anni '50, quando L'Avana divenne un centro per il gioco d'azzardo e altre attività illecite.

Il periodo post-rivoluzionario

Dopo la rivoluzione, il governo di Castro adottò misure di tipo socialista, espropriando le grandi piantagioni e nazionalizzando le industrie, il che causò tensioni con gli Stati Uniti, culminate nella crisi dei missili del 1962. L'adesione al blocco sovietico garantì a Cuba un certo sostegno economico fino al collasso dell'URSS nel 1991, che precipitò l'isola in una grave crisi economica.

Cuba nel nuovo millennio

La morte di Fidel Castro nel 2016 e il passaggio di potere al fratello Raúl hanno segnato una nuova era per Cuba, con timidi tentativi di apertura economica e miglioramento delle relazioni internazionali, compreso il parziale disgelo dei rapporti con gli Stati Uniti durante l'amministrazione Obama. Tuttavia, le sfide economiche e politiche rimangono significative, con un popolo cubano che continua a navigare tra le eredità del suo passato rivoluzionario e le incertezze del futuro.