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Turchia storia




La Turchia, posta tra l'Europa e l'Asia, ha una storia lunga e complessa che abbraccia migliaia di anni e molteplici civiltà. Il suo territorio ha visto sorgere e cadere imperi, dalle civiltà antiche degli Ittiti e Frigi fino all'Impero Romano, Bizantino e Ottomano.

Le Civiltà Antiche: Gli Ittiti, i Frigi e l'Inizio della Storia

Gli Ittiti: La Prima Grande Civiltà Anatolica

I Turchi moderni spesso si gloriano di discendere dagli Ittiti, una delle prime grandi civiltà che fiorì sull'altopiano anatolico. Gli Ittiti costruirono un potente impero durante il II millennio a.C., con capitale a Hattusa, situata nell'attuale Boğazköy, circa 150 km a est di Ankara. Gli Ittiti sono noti per il loro sofisticato sistema giuridico e per essere stati tra i primi a lavorare il ferro, che conferì loro un significativo vantaggio militare.

Il loro impero si estese fino a comprendere gran parte dell'Anatolia e parte della Siria settentrionale. Tuttavia, gli Ittiti entrarono in conflitto con altre potenze dell'epoca, come l'Egitto. La famosa battaglia di Qadesh (circa 1274 a.C.), tra gli Ittiti e l'esercito del faraone Ramses II, è uno degli episodi bellici più celebri dell'antichità. Nonostante i successi, l'impero ittita crollò intorno al 1200 a.C., probabilmente a causa delle invasioni dei Popoli del Mare e delle tensioni interne.

I Frigi: Gli Eredi degli Ittiti

Dopo il crollo dell'Impero ittita, i Frigi presero il controllo dell'Anatolia centrale. La capitale del loro regno era Gordion, e il loro re più famoso fu Mida, noto per la leggenda del "tocco d'oro". I Frigi ereditarono gran parte della cultura ittita, continuando a sviluppare l'arte della lavorazione del ferro e costruendo tumuli funerari monumentali. Tuttavia, come gli Ittiti prima di loro, anche il regno frigio finì per cadere sotto la pressione di popoli invasori, tra cui i Cimmeri.

La Grecia e l'Ellenizzazione dell'Anatolia

Dopo il crollo dei Frigi, una nuova era iniziò per l'Anatolia con l'arrivo dei coloni greci lungo le coste occidentali. Le città-stato greche, come Efeso, Smirne e Mileto, divennero centri di commercio e cultura. Questo periodo vide l'inizio del processo di ellenizzazione della regione, durante il quale la lingua e la cultura greca si diffusero nell'Anatolia.

Una delle città più celebri di questo periodo fu Troia, immortalata nei poemi omerici. La sua leggendaria distruzione ad opera degli Achei, come narrato nell'Iliade, rappresenta uno degli episodi mitici più conosciuti della storia antica.

L'Impero Romano e la Nascita di Costantinopoli

L'Impero Romano in Anatolia

Nel 130 a.C., gran parte dell'Anatolia fu incorporata nell'Impero Romano, dopo che il re di Pergamo lasciò in eredità il suo regno a Roma. Durante il dominio romano, la regione conobbe un periodo di relativa stabilità e prosperità economica. Le città di Efeso e Smirne divennero importanti centri di commercio e cultura all'interno dell'impero.

La Fondazione di Costantinopoli

Una delle decisioni più significative per la storia della Turchia e del mondo occidentale fu presa dall'imperatore Costantino il Grande nel 330 d.C.. Riconoscendo il declino dell'Occidente romano sotto la minaccia delle invasioni barbariche, Costantino decise di fondare una "nuova Roma" sul sito della città greca di Bisanzio, sulle rive del Bosforo. La città fu ribattezzata Costantinopoli e divenne la nuova capitale dell'Impero Romano d'Oriente.

Costantinopoli crebbe rapidamente in importanza, diventando il cuore pulsante dell'impero. La sua posizione strategica tra Europa e Asia la rese un crocevia per il commercio e un baluardo contro le incursioni dei barbari. Grazie alla sua splendida architettura e alla presenza della Hagia Sophia, la città divenne anche un simbolo della cristianità.

Bisanzio: Il Millennio dell'Impero Romano d'Oriente

L'Età d'Oro di Giustiniano

L'apice dell'Impero Bizantino si ebbe durante il regno dell'imperatore Giustiniano I (527-565). Giustiniano fu un sovrano energico e ambizioso che cercò di restaurare l'antica gloria dell'Impero Romano d'Occidente, conducendo campagne militari per riconquistare parte dei territori perduti in Italia e Nord Africa. Fu durante il suo regno che venne completata la costruzione della Hagia Sophia, una delle meraviglie architettoniche del mondo antico.

Giustiniano fu anche responsabile della compilazione del Corpus Juris Civilis, una delle più importanti raccolte di leggi del mondo antico, che avrebbe influenzato il diritto occidentale per secoli a venire.

La Scissione della Chiesa e il Declino

Dal punto di vista religioso, l'Impero Bizantino si distinse sempre di più dall'Occidente. Durante il Grande Scisma del 1054, la Chiesa d'Oriente e la Chiesa d'Occidente si separarono definitivamente, con la nascita della Chiesa Ortodossa a Bisanzio. Questa scissione religiosa avrebbe avuto profonde ripercussioni sulle future relazioni tra l'Europa occidentale e l'impero.

Il periodo d'oro di Bisanzio terminò con l'avvento delle Crociate e l'aumento delle minacce esterne, in particolare quella rappresentata dai Turchi Selgiuchidi e, successivamente, dagli Ottomani. Nonostante alcuni tentativi di rinascita, l'impero bizantino entrò in una lunga fase di declino.

L'Impero Ottomano: Dalla Fondazione alla Conquista di Costantinopoli

Le Origini dei Turchi e la Dinastia Selgiuchide

Gli antenati dei Turchi moderni, i Selgiuchidi, provenivano dalle steppe dell'Asia Centrale. Nel XI secolo, i Selgiuchidi conquistarono gran parte dell'Anatolia dopo la battaglia di Manzicerta (1071), che segnò la prima grande vittoria dei Turchi contro i Bizantini. I Selgiuchidi fondarono il Sultanato di Rum, che dominò l'Anatolia centrale per quasi due secoli, fino all'arrivo dei Mongoli.

L'Ascesa degli Ottomani

Nel XIII secolo, i Turchi Ottomani, guidati dal loro fondatore Osman I, cominciarono a espandersi nell'Anatolia nord-occidentale. Gli Ottomani divennero rapidamente una potenza regionale e iniziarono a conquistare i territori bizantini rimasti. Nel 1358, attraversarono l'Ellesponto e iniziarono a penetrare in Europa, conquistando la Tracia e stabilendo il loro potere nei Balcani.

La svolta definitiva nella storia dell'Impero Ottomano avvenne nel 1453, con la conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II. L'assedio di Costantinopoli durò 53 giorni, e il 29 maggio 1453 la città cadde definitivamente nelle mani degli Ottomani. Questo evento segnò la fine dell'Impero Bizantino e l'inizio di una nuova era sotto il dominio islamico.

Il Secolo d'Oro degli Ottomani: Solimano il Magnifico

L'Impero Ottomano raggiunse l'apice del suo potere durante il regno di Solimano il Magnifico (1520-1566). Sotto il suo comando, l'impero si estese su tre continenti, includendo gran parte del Medio Oriente, dell'Europa orientale e del Nord Africa. Solimano era non solo un abile condottiero, ma anche un legislatore illuminato, noto per aver codificato un sistema di leggi che portò stabilità all'impero.

Durante il suo regno, l'Impero Ottomano divenne una delle potenze militari, economiche e culturali più influenti del mondo. Solimano era anche un grande patrono delle arti e della cultura, e la sua corte a Costantinopoli (che gli Ottomani ribattezzarono Istanbul) divenne un centro culturale e intellettuale di primaria importanza.

La Decadenza dell'Impero Ottomano

Nonostante il suo grande successo, l'Impero Ottomano iniziò a mostrare segni di decadenza nel XVII secolo. La sconfitta nella battaglia di Lepanto (1571) contro le forze cristiane segnò l'inizio del declino militare dell'impero. La fallita conquista di Vienna nel 1683 rappresentò un ulteriore freno all'espansione ottomana in Europa.

Nel corso del XVIII e XIX secolo, l'impero subì gravi perdite territoriali a causa della pressione delle potenze europee e delle insurrezioni interne. Il Trattato di Karlowitz (1699) segnò la prima grande perdita territoriale per l'impero, mentre nel XIX secolo la ribellione delle province balcaniche e l'insurrezione greca indebolirono ulteriormente la Sublime Porta.

La Fine dell'Impero Ottomano e la Nascita della Repubblica Turca

Il Grande Malato d'Europa

Nel corso del XIX secolo, l'Impero Ottomano divenne sempre più noto come il "Grande Malato d'Europa", a causa della sua debolezza politica e militare. Le potenze europee, in particolare l'Austria e la Russia, approfittarono della situazione per espandere la loro influenza nei Balcani e nel Caucaso. Le sconfitte nella Guerra di Crimea (1853-1856) e nella Guerra Russo-Turca (1877-1878) peggiorarono ulteriormente la situazione.

Le riforme interne, note come Tanzimat, cercarono di modernizzare l'impero, ma incontrarono resistenza da parte delle élite conservatrici e non riuscirono a fermare il declino.

La Prima Guerra Mondiale e il Crollo Ottomano

La partecipazione dell'Impero Ottomano alla Prima Guerra Mondiale (1914-1918) al fianco degli Imperi Centrali si rivelò un disastro. Alla fine della guerra, l'impero si trovò dalla parte dei vinti, e gran parte dei suoi territori furono occupati dagli Alleati. Il Trattato di Sèvres (1920) sancì la fine formale dell'impero, prevedendo la divisione dei suoi territori tra le potenze vincitrici.

Mustafa Kemal Atatürk e la Nascita della Repubblica

Il crollo dell'Impero Ottomano diede origine a un movimento nazionalista guidato da Mustafa Kemal, che si oppose sia all'occupazione straniera sia alla debole autorità del Sultano. Nel 1923, fu proclamata la Repubblica Turca con Ankara come capitale. Kemal, che assunse il titolo di Atatürk ("padre dei turchi"), avviò una serie di riforme radicali volte a modernizzare il paese. Il Califfato fu abolito, il sistema legale fu occidentalizzato e le donne ottennero il diritto di voto.

Atatürk trasformò la Turchia in uno stato laico e repubblicano, rompendo con il passato ottomano e gettando le basi per la Turchia moderna.


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